Feng Menglong ( 1574-1645) è stato uno scrittore e poeta cinese della dinastia Ming. Feng Menglong è stato uno scrittore e poeta cinese e reinventa il genere della novella con la “storia introduttiva”. Quest’ultima corrisponde a una digressione – sicuramente più breve di quella contenuta nel romanzo vero e proprio – in cui vi sono dei legami con la trama della storia principale; la sua precipua funzione è, senza dubbio, quella di suggerire alcune interpretazioni autoriali dei temi che verranno poi trattati in seguito, nel corpo della storia principale.
Ulteriore novità introdotta dal poeta cinese Feng Menglong fu quella di rivolgersi, nei suoi scritti, direttamente al pubblico: in sostanza, fu il primo a stracciare quel cielo di carta sul quale tante parole sono state spese per commentare ‘Il fu Mattia Pascal’ di Luigi Pirandello.
Nacque a Changzhou, l’attuale Suzhou, una bellissima città che si trova nei pressi dell’attuale Shanghai a sud della Cina. La ricchezza che caratterizzava si è in qualche modo riflessa sui nostri tempi: tutt’oggi, infatti, è piena di ville e giardini rari. Sulla sua morte – come tutti i personaggi storici che entrano nel mito – ci sono molte discussioni tra gli studi. È plausibile, tuttavia, che Feng Menglong scrittore e poeta cinese morì a Shouning nel 1646.
Feng Menglong, inoltre, sostenitore delle forme letterarie e popolari: guidato da un intuito commerciale spiccato, conosceva i gusti del pubblico, e di conseguenza cosa i lettori avrebbero voluto voluto leggere. Il suo successo fu enorme: con le sue 3 raccolte di novelle, riuscì forse per la prima volta a raggiungere un pubblico molto ampio composto da ogni classe sociale: intellettuali, così come persone appartenenti a classi più umili, leggevano con avidità le sue storie.
I protagonisti delle sue novelle erano di origini umili; discutevano spesso di amore, dettaglio del tutto non trascurabile dal momento che nelle epoche a lui precedenti l’amore, almeno nella letteratura ufficiale, era considerato un vero e proprio tabù.
Feng Menglong è stato un innovatore anche sotto il profilo meramente storico linguistico: oltre ad aver inventato numerose novelle, infatti, tradusse le antiche in lingua vernacolare, rendendole disponibile – oltre che per i contenuti, come visto, anche per la lingua – a un pubblico davvero molto ampio.
Gli sono attribuite moltissime opere di narrativa e di teatro, anche se per la maggior parte di esse è probabile che ne curò soltanto la revisione. Il lavoro più importante di Feng Menglong fu la compilazione di una fondamentale antologia di novelle in vernacolo, letteralmente ‘tre raccolte di parole’. Il nome deriva dai titoli di ciascuna delle tre raccolte: la prima si intitola infatti ‘Parole chiare per capire il mondo’, la seconda ‘Parole normali per ammonire il mondo’ e la terza ‘Parole durevoli per risvegliare il mondo’.
Le opere di Feng Menglong hanno un evidente intento didattico-didascalico: il filo conduttore che le lega, e che ispirò anche le successive generazioni di scrittori – è la ricompensa per aver fatto del bene: la logica, insomma, del bene ‘premiale’ e della necessità, viceversa, di allontanarsi dal male, che va punito.
Feng Menglong, come tutti altri romanzieri e commediografi dell’epoca Ming, costituisce un esempio meraviglioso di cultura ancora troppo sconosciuta in Occidente e, per tale motivo, se ne consiglia una viva lettura.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia