A 100 anni dalla sua morte, il nome di Gustave Eiffel è ancora sinonimo di genio ingegneristico e audacia architettonica. È l’uomo che, attraverso le sue opere in ferro, è riuscito a cambiare per sempre l’immaginario di Francia e America. Ideatore dell’omonima torre, diventata simbolo intramontabile di Parigi, e della struttura interna della Statua della Libertà, la sua carriera è un’epopea di innovazione e sfide. Ripercorriamo insieme le tappe più importanti della sua vita.
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Biografia e studi di Gustave Eiffel
Gustave Eiffel nacque il 15 dicembre 1832 a Digione. Il suo vero cognome era Bönickhausen, ma decise di adottare “Eiffel” per renderlo più facile da pronunciare per i francofoni. Dopo essersi diplomato, si trasferì a Parigi per prepararsi ai test di ammissione della prestigiosa École Centrale des Arts et Manufactures. Riuscì ad accedervi nel 1853 e due anni dopo si laureò, diventando un brillante ingegnere specializzato in chimica, ma con una profonda passione per la metallurgia.
Le opere principali di Gustave Eiffel
Sebbene il suo nome sia legato a due monumenti iconici, la carriera di Eiffel è costellata di opere ingegneristiche innovative, specialmente nel campo dei ponti e viadotti.
Opera | Anno e ruolo di Eiffel |
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Ponte Saint-Jean (Bordeaux) | 1860 – Primo grande progetto come ingegnere capo. |
Viadotto di Garabit (Francia) | 1884 – Capolavoro di ingegneria ferroviaria, all’epoca il più alto del mondo. |
Statua della Libertà (New York) | 1886 – Ingegnere progettista della struttura portante interna. |
Torre Eiffel (Parigi) | 1889 – Progettista e costruttore dell’intera opera. |
1. La Torre Eiffel: la sfida e le critiche
In occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1889, Eiffel fu scelto per costruire un’opera che dimostrasse la grandezza industriale della Francia. Propose un’enorme torre in ferro, materiale che riteneva fondamentale per il progresso. I lavori iniziarono nel 1887 e la torre fu inaugurata nel 1889. Nonostante la sua maestosità, Eiffel fu aspramente criticato. Intellettuali come Émile Zola e Alexandre Dumas figlio firmarono una petizione definendola “inutile e mostruosa”. L’idea iniziale era di smontarla dopo l’EXPO, ma il suo successo e la sua utilità come antenna per le trasmissioni radio la salvarono, trasformandola nel simbolo eterno di Parigi.
2. La Statua della Libertà: l’ingegnere dietro il simbolo
Pochi sanno che Gustave Eiffel collaborò anche alla realizzazione della Statua della Libertà di New York, progettata da Frédéric-Auguste Bartholdi e donata dai francesi agli americani. Data la complessità dell’opera, a Eiffel fu affidato il compito di ideare la struttura portante interna, un innovativo scheletro in ferro capace di sostenere il peso dei pannelli di rame e di resistere al vento. Il suo geniale contributo fu essenziale per la riuscita del progetto, che richiese più di vent’anni per essere completato.
La celebrazione di un’eredità intramontabile
Per commemorare i 100 anni dalla sua morte (avvenuta il 27 dicembre 1923), musei e città hanno celebrato l’ingegnere francese. Parigi gli ha dedicato mostre e percorsi tematici, mentre la città svizzera di Vevey, dove soggiornò, ha organizzato un’esposizione di fotografie inedite. Queste celebrazioni rinnovano l’ammirazione per un uomo la cui visione ha letteralmente plasmato lo skyline delle città moderne.
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 02/09/2025