Un serial killer è un assassino i cui crimini scaturiscono da complessi disturbi psicologici. La domanda su chi sia il peggior serial killer della storia è complessa, perché la risposta dipende dal criterio che si usa per misurare l’orrore: il numero di vittime, la crudeltà del modus operandi o l’impatto sociale. Questa guida analitica esamina i principali “candidati” a questo oscuro titolo, offrendo una panoramica basata sui fatti.
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La psicologia del serial killer: una breve analisi
I serial killer sono spesso individui con gravi disturbi della personalità, come la psicopatia, caratterizzata da una totale mancanza di empatia. Molti profili mostrano una storia di abusi infantili, traumi e la presenza di indicatori noti come la “triade di MacDonald”: enuresi notturna oltre l’età normale, piromania e crudeltà verso gli animali. Questi elementi, uniti a fantasie violente, creano un individuo che uccide per soddisfare un bisogno psicologico profondo, seguendo un rituale che si ripete.
I criteri dell’orrore: la classifica dei peggiori serial killer
Per definire il “peggiore”, possiamo usare diverse metriche. Ecco i killer che primeggiano in ciascuna categoria.
Per numero di vittime confessate: Luis Garavito, “La Bestia”
Luis Alfredo Garavito Cubillos (1957-2023) detiene il terribile primato per il più alto numero di omicidi confessati: oltre 190, quasi tutti bambini. Soprannominato “La Bestia”, ha terrorizzato la Colombia negli anni ’90. Il suo modus operandi consisteva nell’adescare bambini poveri con l’inganno per poi torturarli, stuprarli e infine decapitarli. La vulnerabilità delle sue vittime e la sua prolifica attività lo rendono uno dei peggiori serial killer di sempre.
Per numero di vittime accertate: Harold Shipman, “Dottor Morte”
Harold Shipman (1946-2004) è il serial killer con il maggior numero di vittime ufficialmente provate: almeno 218, anche se si stima possano essere di più. Medico di base nel Regno Unito, ha ucciso i suoi pazienti, per lo più anziane signore, somministrando dosi letali di eroina. Shipman rappresenta una categoria terrificante di killer, quella che abusa di una posizione di potere e fiducia per agire indisturbata per decenni.
Per brutalità del modus operandi: Andrei Chikatilo, “il Macellaio di Rostov”

Anche se le sue 53 vittime accertate sono numericamente inferiori, Andrei Chikatilo (1936-1994) è spesso considerato uno dei peggiori per la sua estrema e sadica crudeltà. Noto come “il Macellaio di Rostov”, terrorizzò l’Unione Sovietica con omicidi che includevano mutilazioni, cannibalismo e necrofilia. La sua efferatezza rappresenta un picco di disumanità raramente eguagliato.
I profili dei serial killer più prolifici
Killer e soprannome | Profilo dell’orrore |
---|---|
Luis Garavito (“La Bestia”) |
Vittime: 193+ confessate. Modus operandi: tortura, stupro e decapitazione di bambini. Status: deceduto in carcere (2023). |
Harold Shipman (“Dottor Morte”) |
Vittime: 218+ accertate. Modus operandi: iniezioni letali di diamorfina ai suoi pazienti. Status: suicida in carcere (2004). |
Pedro Lopez (“Il Mostro delle Ande”) |
Vittime: 110-300+ stimate. Modus operandi: rapimento, stupro e omicidio di bambine. Status: scomparso dopo il rilascio (1998). |
Andrei Chikatilo (“Il Macellaio di Rostov”) |
Vittime: 53 accertate. Modus operandi: mutilazioni, cannibalismo, necrofilia. Status: giustiziato (1994). |
Domande frequenti (FAQ)
Chi è il serial killer con più vittime nella storia?
La risposta dipende dalla metrica: Harold Shipman detiene il record di vittime accertate (oltre 218). Luis Garavito detiene il record di vittime confessate (oltre 190). Altri, come Pedro Lopez, hanno un numero di vittime stimate ancora più alto (oltre 300).
Perché i serial killer uccidono?
Le motivazioni sono complesse e radicate in disturbi psicologici. L’omicidio per loro non è un mezzo, ma il fine: un modo per soddisfare fantasie di potere, controllo e dominio che non possono realizzare altrimenti. L’atto stesso fornisce una gratificazione psicologica che li spinge a ripeterlo.
C’è differenza tra serial killer e assassino di massa?
Sì, la differenza fondamentale è il tempo. Un assassino di massa uccide più persone in un singolo evento e in un unico luogo (es: una sparatoria). Un serial killer uccide più persone in eventi separati, con un intervallo di tempo (periodo di “raffreddamento”) tra un omicidio e l’altro.
Fonte immagine: Pixabay
Data di aggiornamento: 21 agosto 2025