Chi è il peggior serial killer della storia?

Chi è il peggior serial killer della storia?

Chi è il peggior serial killer della storia?

Un serial killer è un assassino pluriomicida i cui crimini sono scaturiti probabilmente da un evento traumatico del passato o da un disturbo compulsivo. Solitamente, i serial killer scelgono le proprie vittime sulla base di una tipologia comune, come lo stesso sesso, la stessa età, la stessa professione, o addirittura in base alla somiglianza che la vittima può avere con una persona a loro cara che, nella maggior parte dei casi, è quella che fa scaturire nel serial killer l’impulso omicida. Inoltre, i serial killer possono spesso compiere atti di necrofilia, la quale consiste nell’attrazione sessuale verso un cadavere, e necrofagia, che consiste nel cibarsi di esso. 

Tanti sono stati i serial killer (tanti anche quelli italiani) che si sono succeduti nel corso del tempo, ma chi è il peggior serial killer della storia? Scopriamolo insieme.

Luis Alfredo Garavito Cubillos è il nome che si trova al primo posto nella lista dei serial killer con più vittime accertate, che sono 140. Soprannominato “La Bestia”, è nato il 25 gennaio del 1957 in Colombia e attualmente si trova nel penitenziario di Valledupar in Colombia. 

Garavito ha vissuto un’infanzia pessima, senza nessun tipo di educazione scolastica, ricevendo abusi non solo dal padre violento che lo picchiava ripetutamente, ma anche dai suoi stessi vicini di casa. Proprio a causa del suo passato ha sviluppato tendenze suicide e di alcolismo, senza contare la tendenza alla pedofilia, come si può ben notare dall’età delle sue vittime. I suoi omicidi sono iniziati nel 1992, momento in cui Garavito non riuscì più a reprimere i suoi istinti feroci, e sono terminati ben sette anni dopo, nel 1999. 

La caratteristica che lo rende il peggior serial killer della storia non è solo l’ampio numero di vittime provocate, ma bisogna analizzare anche quali erano le sue vittime e il suo modus operandi. Garavito, infatti, ha ammesso di aver ucciso circa 180 persone, più precisamente si trattava di bambini tra gli 8 e i 13 anni, non solo in giro per la Colombia, ma probabilmente anche in Ecuador e Venezuela, come dichiarato da Garavito stesso. Oltre a quelle accertate, si stima che le vittime totali siano più di 200. 

Qual era il modus operandi del peggior serial killer della storia? Garavito adescava le sue giovani vittime grazie a una falsa identità, e una volta portatele in un luogo appartato le decapitava con un machete, non prima di averle stuprate e torturate. La sua prima vittima si chiamava Juan Carlos, un ragazzino di 13 anni che il 4 ottobre del 1992 si trovò nello stesso luogo di Garavito e dopo averlo portato con una scusa in un posto fuori mano, lo uccise e poi pianse appena si accorse del sangue sui suoi vestiti. Il corpo della prima vittima fu trovato con ferite profonde alla gola e ai genitali. Così cominciò la sua lunga serie di omicidi, prediligendo ragazzini poveri, dagli occhi chiari, di cui cominciò anche a collezionare i piedi amputati, ma alcune vittime furono anche ragazzine e cinque adulti, probabilmente testimoni di uno dei suoi assassinii, i cui omicidi sono stati confessati solo pochi anni fa.

La furia omicida di Garavito andò avanti fino al 1999, quando, mentre tentava di commettere l’ennesimo omicidio, fu “scoperto” da un adolescente che decise di contattare la polizia che, sebbene all’inizio cominciò a sospettare dell’uomo del quale il serial killer aveva precedentemente rubato l’identità, arrestò Garavito a causa di materiale che implicava la sua colpevolezza in diversi omicidi. Solo durante il primo interrogatorio Garavito ammise, dopo una crisi di pianto, l’omicidio di 172 ragazzini, e la sua sentenza fu unica nella storia colombiana: fu condannato a 1853 anni di prigione, il massimo previsto dalla legge colombiana, che sono diventati solamente 22 grazie alla riduzione della pena e alla sua buona condotta: Garavito conduceva infatti la polizia presso i luoghi in cui aveva lasciato le sue povere vittime. 

Quale dovrebbe essere la giusta pena inflitta al peggior serial killer della storia? In Colombia si lotta tutt’ora affinché Garavito non possa mai più uscire di prigione, nonostante si vociferi la possibilità che possa essere scarcerato con la libertà vigilata. Tutto questo è anche risultato del fatto che in Colombia non esistono la pena di morte e l’ergastolo, dunque vi è un vero e proprio vuoto legislativo che permetterebbe ad uno dei peggiori serial killer di poter tornare a essere un uomo libero.

Fonte immagine: Pixabay

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