Chi era Tucidide: il grande storico greco

Chi era Tucidide: il grande storico greco

Scopriamo insieme uno dei più grandi storici dell’Antica Grecia: Tucidide.

Chi era Tucidide?

Grande storico e militare ateniese, è conosciuto soprattutto per il suo contributo alla letteratura greca. Tucidide viene anche definito il padre fondatore del realismo. Nelle relazioni internazionali il realismo ritiene che nel mondo della politica internazionale le regole, le norme e i valori non contano molto ma fanno premio solo la forza e i rapporti di forza tra gli attori.

L’opera più importante di Tucidide è la Guerra del Peloponneso, un’opera che costituisce una delle fonti principali utile a ricostruire gli eventi dell’antica Grecia. In quest’opera viene spiegata la guerra scoppiata nel 460 a.C. tra Atene e Sparta, due città stato importanti dell’antica Grecia.

Tra i temi spiegati da Tucidide in quest’opera troviamo: le cause immediate vs la causa profonda. Tucidide fa una distinzione tra prophasis e aitiai, ovvero rispettivamente la causa scientifica e il pretesto. La causa scientifica è dovuta ad una transizione di potere tra due stati: lo stato che prima era il più forte perde il proprio primato a seguito di un conflitto, di conseguenza a detenere il titolo di potenza più forte è lo stato che prima era il più debole.

Questi temi si collegano ancora oggi alle relazioni internazionali, infatti la missione principale di Tucidide è quella di aiutare, attraverso le sue opere, futuri statisti e non a comprendere la guerra affinché si possano evitare errori già commessi in passato. Chiaramente, non è successo, anzi le lezioni storiche passate sembrano ripetersi sempre.

La trappola di Tucidide

Grazie al libro Destinati alla guerra di Graham Allison, abbiamo una spiegazione più profonda di cosa si intende per trappola di Tucidide. Questa trappola viene descritta come «un notevole stress che si verifica ogni volta che una potenza in ascesa minaccia di rovesciare quella dominante». Tucidide identifica tre fattori principali alla base di una guerra: interessi, paura e onore.

Gli interessi spartani, prima dello scoppio della guerra del Peloponneso, vennero intaccati da Atene tanto da far sembrare la guerra l’unica soluzione e Atene che man mano stava diventando sempre più potente stava creando in Sparta una sorta di ansia e insicurezza continua, da trasformarsi poi in paranoia tant’è che le crisi di Corcira e Megara hanno fatto sì che la trappola di Tucidide facesse le due prime vittime.

Transizione di potere

La transizione di potere di cui parla Tucidide la si può collegare anche allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, in particolare modo con le ostilità tra Gran Bretagna e Germania.

Prima del 1914 l’obiettivo principale della Germania era quello di creare una flotta navale più grande di quella inglese, per poter dimostrare la propria forza. La Germania inizia a creare sempre più navi da guerra, più veloci e più grandi e questo porta la Gran Bretagna ad emanare una legge nel 1912: costruire due navi da guerra ogni volta che la Germania ne avesse costruita una. Questo sia per dimostrare di essere i più forti ma anche per essere pronti in caso di attacco.

Quindi, la cause profonde dello scoppio della Prima Guerra Mondiale sono state la transizione di potere che stava avvenendo in Europa ma anche una serie di ostilità tra le diverse potenze. Il pretesto per iniziare la guerra è stato, invece, l’assassinio del arciduca Francesco Ferdinando, avvenuto il 28 giugno 1914.

Fonte immagine: Wikipedia

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