Codici Maya: quali sono i più importanti?

Codici Maya: quali sono i più importanti?

I Maya sono stati un’antica popolazione dell’America centrale e per codici Maya intendiamo i libri pieghevoli di questa civiltà precolombiana, scritti in geroglifici Maya su stoffa di corteccia, che era molto più resistente rispetto al papiro. Essi rappresentano le più grandi testimonianze di questa civiltà.

CODICI MAYA: quali sono i più importanti?

I codici Maya sono stati spesso distrutti dai conquistadores e ad oggi esistono solo tre codici di indubbia autenticità, ovvero: il codice di Dresda, il codice di Madrid e il codice di Parigi. Questi rappresentano sicuramente i codici Maya più importanti tra quelli a nostra disposizione.

Codice di Dresda

Questo codice Maya è conservato nella biblioteca statale della città di Dresda in Germania. È il più elaborato dei codici, ed è anche un’importante opera d’arte. Molte parti parlano dei rituali e il codice forma un libro lungo 39 fogli. Questo codice Maya è molto importante perché contiene al suo interno il Ciclo di Venere, che era un calendario molto importante per i Maya, contenente sei pagine dedicate al calcolo della posizione di Venere. Il ciclo di Venere era importante perché i Maya credevano fosse associato alla guerra; infatti, i re Maya facevano coincidere lo scoppio di nuove guerre con il sorgere di Venere.

Codice di Madrid

Questo codice Maya viene considerato ancora più completo di quello di Dresda. Fu scritto probabilmente dopo l’arrivo degli spagnoli. È composto da 112 pagine ed è conservato nel Museo de América a Madrid in Spagna.

Codice di Parigi

L’ultimo tra i codici Maya più importanti è conservato nella biblioteca nazionale francese a Parigi in Francia. Contiene uno zodiaco Maya e delle profezie.

Codice Grolier

Mentre gli altri tre codici sono noti agli studiosi dal 1800, questo codice appare solo attorno agli anni settanta. Questo codice Maya è in realtà soltanto un frammento di appena undici pagine. Si trova in un museo messicano ma non è esposto al pubblico, anche se si possono trovare foto scannerizzate di questo codice Maya. Le pagine sono molto meno dettagliate degli altri codici, e difficilmente forniscono informazioni che non sono già presenti nel codice di Dresda; quindi, l’utilità scientifica di questo codice Maya è quasi zero. Si tratta tuttavia del più antico codice di cui ora disponiamo.

Altri codici maya

Gli scavi archeologici hanno portato alla luce nuovi scritti, abbastanza comuni nelle tombe dei nobili. Questi ultimi codici Maya sono scritti con materiale organico che nel corso del tempo è marcito. I più antichi codici Maya conosciuti sono stati trovati dagli archeologi come offerte mortuarie nelle tombe scavate. I sei esemplari di libri sono purtroppo impossibili da leggere, perché troppo rovinati dalla pressione e dall’umidità nel corso degli anni.

La civiltà Maya è estremamente misteriosa per la scarsità di materiale. Tuttavia, anche il poco materiale di cui disponiamo, ovvero i codici Maya, ci aiuta ad intuire che tipo di civiltà fosse e quanto ancora abbiamo da scoprire.

 

Fonte immagine: Wikipedia.org

A proposito di Di Puorto Paolo

Appassionato di film (di quelli soporiferi, sia chiaro, non di quelli interessanti) ma anche studente di lingua tedesca e russa all'università di Napoli "L'Orientale".

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