Colomba pasquale, storia ed origini

Colomba pasquale, storia ed origini

Colomba pasquale: storia, leggende e origini del dolce di Pasqua

La colomba pasquale è un dolce irrinunciabile sulle tavole degli italiani durante il periodo di Pasqua. La sua forma caratteristica, che richiama quella di una colomba con le ali spiegate, e il suo sapore delicato la rendono un simbolo inconfondibile della Settimana Santa. Ogni ricorrenza e ogni celebrazione importante è, generalmente, accompagnata da un dolce tipico che ne diviene l’emblema. La colomba pasquale è, a tutti gli effetti, il dolce simbolo della Pasqua, così come il panettone lo è per il Natale. Ma quali sono le origini di questo dolce così amato? La sua storia si intreccia con antiche leggende, che affondano le radici in epoche lontane e si mescolano a eventi storici e tradizioni religiose. In questo articolo, ripercorreremo le varie narrazioni legate alla nascita della colomba pasquale, dalle leggende medievali all’intuizione commerciale degli anni ’30 del Novecento, che ha portato alla sua diffusione su larga scala. Analizzeremo il significato simbolico della colomba, animale da sempre associato alla pace e alla purezza, e scopriremo come la sua forma sia stata adottata per rappresentare la rinascita e la speranza legate alla Resurrezione di Cristo. Un viaggio tra storia e tradizione, alla scoperta di un dolce che, con la sua soffice consistenza e il suo gusto inconfondibile, continua a conquistare i palati di grandi e piccini.

La colomba pasquale: un dolce simbolo di pace

La colomba pasquale è molto più di un semplice dolce: è un vero e proprio simbolo di pace, speranza e rinascita. La sua forma, che richiama quella dell’omonimo volatile, evoca immediatamente questi valori, profondamente radicati nella tradizione cristiana e nella cultura popolare. La colomba, infatti, è da sempre considerata un animale mite, simbolo di purezza e messaggero di buone notizie.

Significato simbolico della colomba nella tradizione cristiana

Nella tradizione cristiana, la colomba assume un significato simbolico di grande rilevanza. Nell’Antico Testamento, una colomba con un ramoscello d’ulivo nel becco annuncia a Noè la fine del diluvio universale e l’inizio di una nuova era di pace tra Dio e l’umanità. Nel Nuovo Testamento, durante il battesimo di Gesù nel fiume Giordano, lo Spirito Santo discende su di lui sotto forma di colomba. Questo episodio, narrato nei Vangeli, rafforza ulteriormente il legame tra la colomba e la purezza, la pace e la presenza divina. Per questo, la colomba è spesso rappresentata nell’iconografia cristiana come simbolo dello Spirito Santo e della pace interiore. Non è casuale, quindi, che la sua forma sia stata scelta per un dolce che celebra la Pasqua, la festa che ricorda la Resurrezione di Cristo e il suo messaggio di amore e di speranza per l’umanità. Il colore bianco della colomba, poi, viene associato alla purezza, alla luce e alla vita nuova.

Le origini della colomba pasquale: tra storia e leggenda

Le origini della colomba pasquale sono avvolte da un alone di mistero e si intrecciano con diverse leggende, alcune risalenti all’epoca medievale. Queste narrazioni, tramandate di generazione in generazione, contribuiscono al fascino di questo dolce e ne arricchiscono il significato simbolico. Anche se è difficile stabilire con certezza quale sia la versione più vicina alla realtà storica, ogni leggenda offre uno spaccato interessante sulla cultura e sulle tradizioni dell’epoca in cui è ambientata.

La leggenda di re Alboino e l’assedio di Pavia

Una delle leggende più antiche sulle origini della colomba pasquale risale al VI secolo d.C., durante il regno dei Longobardi in Italia. Si narra che, intorno al 570 d.C., il re Alboino, dopo un lungo e faticoso assedio durato tre anni, riuscì a conquistare la città di Pavia, allora capitale del regno longobardo. Per placare l’ira del re e scongiurare il saccheggio della città, gli abitanti di Pavia gli offrirono, tra i vari doni, un soffice pane dolce a forma di colomba, in segno di pace e sottomissione. Alboino, colpito dal gesto e dalla bontà del dolce, decise di risparmiare la città. La colomba di pane diventa, in questa leggenda, simbolo di pace e di riconciliazione.

La colomba pasquale e la battaglia di Legnano

Un’altra leggenda, ambientata nel XII secolo, collega la colomba pasquale alla celebre battaglia di Legnano del 1176. Questo scontro, uno dei più importanti della storia medievale italiana, vide la vittoria dei Comuni della Lega Lombarda sull’esercito imperiale di Federico Barbarossa. Si racconta che, poco prima della battaglia, il condottiero della Lega Lombarda vide due colombe posarsi sulle insegne della Lega, interpretando questo evento come un segno di buon auspicio. Ispirato da questo presagio, ordinò ai cuochi di preparare dei pani dolci a forma di colomba per infondere coraggio ai suoi soldati. La vittoria della Lega Lombarda a Legnano, che segnò un momento fondamentale nell’affermazione dei Comuni medievali contro il potere dell’Impero, contribuì a diffondere la leggenda della colomba portafortuna. In questa narrazione la colomba rappresenta la libertà, l’indipendenza e la vittoria del bene sul male.

San Colombano, la regina Teodolinda e la colomba di pane

Una terza leggenda, legata alla figura di San Colombano, un monaco missionario irlandese vissuto tra il VI e il VII secolo, narra di un episodio avvenuto alla corte della regina longobarda Teodolinda. Si racconta che, intorno al 612 d.C., San Colombano e i suoi monaci furono invitati a un sontuoso banchetto dalla regina, durante il periodo della Quaresima. Teodolinda fece servire numerose portate a base di selvaggina e carni prelibate, ignorando le regole del digiuno quaresimale. San Colombano, per non offendere la regina ma allo stesso tempo non venir meno ai precetti religiosi, dichiarò che lui e i suoi monaci avrebbero potuto consumare le carni solo dopo averle benedette. Al momento della benedizione, le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane, simbolo di purezza e di astinenza. La leggenda vuole che da questo episodio sia nata la tradizione del dolce pasquale a forma di colomba, simbolo del digiuno quaresimale e della purezza cristiana.

La nascita della moderna colomba pasquale negli anni ’30

Se le leggende medievali attribuiscono alla colomba pasquale origini antiche e legate a eventi storici significativi, la sua diffusione come dolce tipico della Pasqua è in realtà un fenomeno relativamente recente, che risale agli anni ’30 del Novecento. La colomba pasquale, così come la conosciamo oggi, nasce infatti da un’intuizione commerciale di Dino Villani, all’epoca direttore pubblicitario della nota azienda dolciaria milanese Motta.

L’idea di Dino Villani per un dolce pasquale

Dino Villani, un pubblicitario brillante e innovativo, ebbe l’idea di creare un dolce specificamente pensato per le festività pasquali, che potesse replicare il successo commerciale del panettone natalizio, prodotto di punta dell’azienda Motta. L’obiettivo era quello di sfruttare gli stessi impianti e gli stessi ingredienti per produrre un dolce che potesse essere venduto anche in un altro periodo dell’anno, quello primaverile. Fu proprio lui a pensare di dare al nuovo dolce la forma di una colomba, simbolo universale di pace e rinascita, in perfetta sintonia con il significato della Pasqua cristiana.

Il riadattamento della ricetta del panettone

Per realizzare la colomba pasquale, Dino Villani e i pasticceri della Motta partirono dalla ricetta del panettone, un dolce lievitato a base di farina, burro, uova, zucchero e canditi, la cui preparazione era già ben consolidata. La ricetta del panettone, che prevedeva l’uso del lievito madre e una lunga lievitazione, fu adattata per ottenere un impasto soffice e profumato, adatto alla nuova forma. La ricetta originale della colomba pasquale, infatti, si differenzia da quella del panettone principalmente per la forma e per la glassatura. La colomba, infatti, è ricoperta da una glassa a base di albume, zucchero e mandorle, che le conferisce una croccantezza e un gusto caratteristico. A volte, la glassa viene arricchita con zucchero in granella.

Diffusione e successo della colomba pasquale

La colomba pasquale ideata da Dino Villani e prodotta dalla Motta, chiamata inizialmente colomba Motta e poi colomba Angelo Motta, ottenne un immediato successo commerciale, conquistando rapidamente le tavole degli italiani durante le festività pasquali. La sua diffusione fu favorita anche da una efficace campagna pubblicitaria, ideata dallo stesso Villani, che puntava sul forte valore simbolico della colomba e sul legame con la tradizione pasquale. Negli anni successivi, anche altre aziende dolciarie iniziarono a produrre la colomba pasquale, contribuendo a consolidarne la popolarità e a farla diventare un dolce irrinunciabile della Pasqua italiana.

La colomba pasquale oggi: un dolce tipico irrinunciabile

Oggi la colomba pasquale è uno dei dolci più amati e consumati in Italia durante il periodo di Pasqua. La sua presenza sulle tavole è un rito irrinunciabile, al pari dell’uovo di Pasqua, altro simbolo della tradizione pasquale. La colomba è un dolce che unisce le famiglie, un simbolo di condivisione e di festa. La sua soffice consistenza, il suo profumo inconfondibile e il suo gusto delicato la rendono un dolce apprezzato da grandi e piccini. Accanto alla ricetta classica, si sono diffuse numerose varianti, con farciture e glassature diverse, per soddisfare tutti i gusti.

Varianti regionali e ricette della colomba

Nel corso degli anni, la ricetta della colomba pasquale si è arricchita di numerose varianti regionali, che riflettono le diverse tradizioni gastronomiche d’Italia. In alcune regioni, ad esempio, la colomba viene farcita con crema pasticcera, cioccolato o altri ingredienti golosi. Esistono anche varianti senza canditi, per coloro che non amano i pezzetti di frutta candita nell’impasto. Oltre alle varianti regionali, molti pasticceri e appassionati di cucina si cimentano nella preparazione casalinga della colomba pasquale, sperimentando nuove ricette e personalizzando il dolce secondo i propri gusti. Sebbene la preparazione della colomba richieda tempo e una certa esperienza nella lavorazione degli impasti lievitati, la soddisfazione di portare in tavola una colomba fatta in casa, con il suo profumo invitante e il suo sapore genuino, ripaga ampiamente l’impegno. In ogni caso, la colomba pasquale, sia essa artigianale o industriale, classica o rivisitata, continua a essere un dolce simbolo della Pasqua italiana, portando sulle tavole un messaggio di pace, speranza e rinascita. Accanto alla colomba, sulle tavole pasquali, troviamo spesso la pastiera napoletana, altro dolce tipico della tradizione.

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Mangiacapre Giulia

Sono Mangiacapre Giulia, ho 23 anni e sono laureata in Lingue, letterature e culture moderne europee presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II". Attualmente sono laureanda presso l'Università degli studi di Napoli "L'Orientale".

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