Le abitudini alimentari in Spagna presentano affinità e differenze con quelle italiane, ma sono profondamente legate alla cultura, all’arte e alla tradizione del paese. Capire come pranzano gli spagnoli e quali pasti scandiscono la loro giornata è fondamentale per chiunque si appresti a visitare o a trasferirsi in questa terra affascinante. La gastronomia spagnola, infatti, non è solo una questione di gusto, ma un vero e proprio rito sociale fatto di sapori unici, colori e convivialità.
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I cinque pasti della giornata spagnola
Le abitudini gastronomiche degli spagnoli sono scandite da cinque pasti principali. Questa suddivisione si è consolidata nel tempo in base agli orari di lavoro, di studio e alle lunghe ore di luce, specialmente in estate.
El desayuno (la colazione)
Il primo pasto è la colazione (el desayuno), consumata tra le 7:30 e le 9:00. Generalmente è un pasto leggero. In casa si opta per l’immancabile “café con leche” (una tazza grande di caffellatte) accompagnato da “galletas” (biscotti secchi), “donut” (ciambelle), pane con marmellata o, per chi preferisce il salato, pane con formaggio. Chi fa colazione al bar ordina spesso una “tostada con tomate y aceite” (pane tostato con pomodoro fresco grattugiato e olio) o i famosi “bocadillos“, panini farciti con jamón serrano (prosciutto crudo) o con la classica “tortilla de patatas“.
El almuerzo (lo spuntino di metà mattina)
Attorno alle 11:00-12:00, studenti e lavoratori si concedono l’almuerzo, uno spuntino più sostanzioso della colazione per spezzare la fame. Un classico è un piccolo bocadillo o una fragrante tostada, spesso con olio e polpa di pomodoro fresco. Questa pausa è necessaria dato che il pranzo vero e proprio è ancora lontano.
La comida (il pranzo)
Il pranzo (la comida) è il pasto più importante e abbondante della giornata. Si svolge tardi, generalmente tra le 14:00 e le 15:30. È un pasto completo basato sulla dieta mediterranea, con pesce, carne, riso e legumi. Le verdure sono presenti, anche se in misura minore rispetto all’Italia, ma la qualità degli ingredienti è sempre sorprendente.
La merienda (la merenda)
Riservata soprattutto a bambini e ragazzi, la merienda si consuma tra le 17:30 e le 19:00. Solitamente consiste in un “bocadillo“, un frutto o un dolce, come i famosi “churros con chocolate“.
La cena
Anche la cena si consuma a tarda ora, tipicamente tra le 21:30 e le 22:30. È un pasto molto più leggero del pranzo, spesso a base di “tapas“, piccole porzioni di cibo vario, una zuppa, un’insalata o pesce alla griglia, per non appesantirsi prima di dormire.
La comida: il cuore della giornata
Capire come pranzano gli spagnoli significa comprendere il ruolo centrale della comida. Questo pasto può durare anche un’ora e mezza, non solo per la quantità di cibo, ma per la sua importanza sociale.
Il Menú del Día: un’istituzione
Una delle opzioni più popolari per il pranzo, specialmente durante la settimana, è il “Menú del Día“. Offerto dalla maggior parte dei ristoranti, è un menù a prezzo fisso (solitamente tra 12€ e 18€) che rappresenta un pasto completo ed economico.
Portata | Descrizione tipica |
---|---|
Primer Plato (Primo piatto) | Zuppa (es. gazpacho), insalata, legumi (es. lenticchie) o un piatto di pasta. |
Segundo Plato (Secondo piatto) | Carne alla griglia, pesce (es. merluzzo) o un piatto a base di uova, sempre con contorno. |
Postre o Café (Dolce o Caffè) | Frutta di stagione, flan, gelato o un caffè per concludere. |
Bebida (Bevanda) | Acqua, un bicchiere di vino, una birra piccola (“caña”) o una bibita inclusa nel prezzo. |
La sobremesa: l’arte della convivialità
Gli spagnoli sono conosciuti per la “sobremesa“, l’abitudine di trattenersi a tavola a parlare, ridere e scherzare insieme anche molto tempo dopo aver finito di mangiare. È un momento di pura socialità che rafforza i legami e sottolinea come il cibo sia un pretesto per stare in compagnia.
Come pranzano gli spagnoli: le differenze regionali
La gastronomia spagnola è molto varia e le abitudini cambiano da nord a sud. Le aree costiere sono note per i deliziosi piatti a base di pesce fresco. In particolare, la Galizia si distingue per la qualità dei suoi molluschi e del polpo (“pulpo a la gallega”). Le Asturie, la Cantabria e i Paesi Baschi sono paradisi enogastronomici famosi per il pesce dell’Atlantico, con piatti che hanno gettato le basi per la moderna cucina spagnola. Al contrario, nelle regioni interne come la Castiglia, la cucina è più robusta, basata su arrosti di carne, legumi e insaccati.

Consigli pratici per chi viaggia in Spagna
- Adattati agli orari: non cercare di pranzare a mezzogiorno o di cenare alle 19:00, potresti trovare molte cucine chiuse. Segui il ritmo locale.
- Chiedi il Menú del Día: a pranzo, è quasi sempre la scelta migliore per qualità e prezzo. Di solito è scritto su una lavagna all’esterno del locale.
- Prova le specialità locali: se sei a Madrid, non perdere il “bocadillo de calamares”, magari da La Campana (Indirizzo: Calle de Botoneras, 6, 28012 Madrid). Se sei a Valencia, la paella è d’obbligo.
- Non avere fretta: goditi la sobremesa. Il pasto è un’esperienza sociale, non solo un modo per nutrirsi.
Capire come pranzano gli spagnoli permette di scoprire un mondo di contrasti tra sapori di mare e di terra e, soprattutto, di comprendere perché la cucina spagnola sia “sulla bocca di tutti”. È un’esperienza che unisce gusto, bontà e la gioia di condividere.
Immagine in evidenza sull’articolo “Come pranzano gli spagnoli”: Pixabay