Black Mask: ingredienti, come si usa e proprietà

Black Mask: la mania beauty del momento

La Rete ha la straordinaria capacità di creare mode e tendenze. Che si fanno ancora più stravaganti quando si parla di make up o beauty routine: negli ultimi anni il tormentone delle beauty blogger è la Black Mask

Che cos’è questa “maschera nera”? No, non si tratta di un trucco per Halloween. È una crema di un colore nero intenso, che si spalma sul viso e che, una volta asciugata, promette di “staccare” i punti neri, purificando la pelle e illuminando l’incarnato. Su Instagram l’hashtag #blackmask conta oltre 250.000 post, in cui donne (ma anche uomini) pubblicano fotografie con la maschera sul viso. Quando è stesa è molto particolare da fotografare, cosa che ha fatto una parte della sua fortuna mediatica.

Il trend, come spesso avviene quando si parla di skincare, viene dall’Asia e, infatti, le maschere più vendute sono tutti brand coreani e cinesi.

La caratteristica che più attrae della Black Mask è il colore nero che dovrebbe, teoricamente, derivare da un ingrediente proprio di questo colore che, tuttavia, non sempre è effettivamente presente nel prodotto in vendita.

Black Mask, ingredienti e caratteristiche

Quali sono, dunque, gli ingredienti della Black Mask? Generalmente, il colore nero della Black Mask è associato al carbone vegetale, che vanta diverse proprietà tra cui proprio la purificazione della pelle, l’assorbimento del sebo e la capacità di pulire in profondità i pori.

Il colore nero, oltre al carbone vegetale, può essere dovuto anche al sapone di Aleppo – sapone a base di olive nere – e al sapone nero africano – nero per la presenza di cacao – i quali possono far parte degli ingredienti miracolosi di questo prodotto: entrambi hanno, infatti, proprietà purificanti, che contrastano la formazione di acne e brufoli.

Nonostante, però, esistano diversi ingredienti di colore nero alleati della salute della pelle solo raramente questi fanno parte delle Black Mask: spesso, infatti, è presente del semplice e scontato colorante nero combinato a sostanze chimiche dannose per la pelle e l’ambiente. La prima regola è, quindi, quella di leggere le etichette dei prodotti che acquistiamo e scegliere maschere per il viso che contengano, realmente, ingredienti utili e naturali.

Un’altra caratteristica della maschera è quella di essere peel-off, ovvero una maschera che una volta applicata e asciugata si strappa via dal viso come se si trattasse di una seconda pelle. Si presentano come normali maschere cremose, si applicano sul viso oppure solamente sui punti critici e una volta asciutte si solleva un angolo e si rimuovono completamente. Su Instagram ma anche su Youtube se ne possono vedere gli effetti: sembra che tutte le impurità rimangano attaccate alla maschera. Le foto – non proprio gradevoli a dire il vero – di maschere nere appena staccate e piene di filamenti sebacei riempiono il web.

In commercio se ne trovano di diversi tipi, da quelle specifiche per i punti neri a quelle illuminanti. Alcune di esse una volta applicate rimangono lucide, altre invece si asciugano e diventano completamente opache quando sono pronte ad essere rimosse.

Black mask, come si usa?

Come si usa, nello specifico? La Black Mask va applicata sul viso – evitando contorno occhi e labbra – come una qualsiasi altra maschera di bellezza e va lasciata in posa per circa 20-30 minuti: così facendo, si creerà una pellicola sottile che si asciugherà completamente, aderendo perfettamente alla pelle, e che andrà rimossa – con tanto di punti neri e impurità – una volta terminato il tempo.

Le critiche non sono poche: ad alcune ha fatto male la rimozione peel-off, poco delicata, ad altre gli effetti si sono fatti attendere e, per qualcuna, il risultato è stato addirittura una nuova fioritura di brufoli. Ma non mancano gli elogi: per molte persone la Black Mask ha significato davvero rimozione di tantissimi punti neri.

Insomma, le recensioni lasciano molti dubbi e confusioni! E voi, l’avete provata?

Nunzia Serino


Black Mask, ingredienti

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A proposito di Nunzia Serino

Nata a Giugliano in Campania (NA) nel 1987, ha studiato Lettere Moderne e Filologia Moderna all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente di Lettere presso la Scuola Secondaria di I grado e giornalista pubblicista, ricopre il ruolo di Editor e Caporedattrice sezione Cinema e Cultura per Eroica Fenice.

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