Come sedurre una ragazza: l’adulterio femminile da Madame Bovary a Lady Chatterley

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La seduzione è l’arte di esercitare un irresistibile fascino magnetico tale da rendere impossibile il fallimento amoroso: è l’arte di Giacomo Casanova, l’avventuriero e scrittore veneziano divenuto poi emblema di tutti i seduttori della letteratura, al pari di Don Giovanni, nomi che sono è ormai sinonimi di seduttore, maestro indiscusso nella sottile arte della seduzione, che, tra lusinghe tali da soddisfare la vanità femminile, frasi belle ad effetto, giochi di sguardi e mille altre tecniche seduttive riesce immancabilmente a sedurre una ragazza.
A mostrarci abilmente come sedurre una ragazza sono però anche due classici della letteratura, tacciati dalla critica del loro tempo di immoralità ed oscenità, con delle protagoniste femminili tra loro diverse ma indimenticabili, due donne che hanno fatto scandalo per le forti e sensuali passioni da cui si sono lasciate travolgere: Emma Bovary, la protagonista di Madame Bovary di Gustave Flaubert, pubblicato nel 1856, e Connie Chatterley, la celebre adultera di L’amante di Lady Chatterley, il discusso romanzo erotico di David Herbert Lawrence del 1928.

Come sedurre una ragazza: Madame Bovary e Lady Chatterley a confronto

Due donne sensuali, passionali, due indimenticabili eroine della letteratura, due adultere che hanno fatto sognare i lettori ed indignare la critica, due romanzi troppo grandi e moderni per il loro tempo: usciti a circa 80 anni di distanza l’uno dall’altro, Madame BovaryeL’amante di Lady Chatterley sono stati ugualmente tacciati di oscenità ed immoralità per il contenuto considerato immorale dell’uno e fortemente erotico dell’altro, letture pruriginose e sconvenienti, ma che in realtà si dimostrano acuti spaccati della società borghese tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, intrisa di ipocrisie e moralismi, costruita su fragili apparenze.
Quelle stesse apparenze che spingeranno Clifford Chatterley, il marito di Connie reso paraplegico dall’esperienza della guerra e dunque inadatto alla procreazione, a chiedere alla moglie di trovarsi un amante purché lei rimanga incinta e provveda a fornire un erede, in modo da mettere a tacere le malelingue, non sospettando che a sedurla sarà il rude guardiacaccia Oliver Mellors, un uomo in tutto e per tutto diverso da lui, un uomo rozzo e dai modi diretti che le farà riscoprire i proibiti, ma così naturali e spontanei, piaceri dell’eros in un modo che il marito non ha mai saputo, impegnato di giorno in affari di lavoro e di sera in letture preziose e conversazioni brillanti.
Connie Chatterley scoprirà così i piaceri della sessualità vissuta non più come dovere coniugale da adempiere nei confronti del proprio marito, perché rientra tra i doveri di una brava moglie, ma come appagamento del corpo e dello spirito, Connie scoprirà sé stessa ed il proprio desiderio di appagare e sentirsi appagata attraverso l’incontro con un uomo che non potrebbe essere più diverso da lei e dal suo ambiente, ma che nella naturalezza dell’atto sessuale stabilisce con lei un dialogo franco, onesto, sullo stesso piano, ciò che non sarebbe affatto possibile stabilire in società perché la gerarchia sociale lo impedisce.

Dal canto suo, Emma Bovary non ricercherà il piacere in uomini rudi e franchi ma in raffinati salotti, tra gentiluomini che sappiano come sedurre una ragazza di campagna ma sogna la città e la mondanità, giovane ma già sposata ad un medico di campagna troppo cieco ed innamorato per dubitare della sincerità della moglie ed accorgersi che è infelice di un’infelicità che non può essere curata con alcuna medicina, un male silenzioso che viene da dentro e che la porta a misurarsi costantemente con uomini che, se inizialmente sembrano figure letterarie sorte dalle pagine dei romanzi che lei instancabilmente divora, si rivelano, svelata la loro vera natura, immancabilmente una delusione: il primo amante di Emma sarà Rodolphe Boulanger, un raffinato seduttore da salotto che vive ogni conquista come una sfida personale e che in Emma non vede altro che un bel trofeo da conquistare ad ogni costo, con lusinghe e vane promesse. Sarà lui a troncare la relazione, desideroso di tornare alla vita da ricco dongiovanni ed infastidito dalle pretese di lei, stancatasi di incontri galanti che non hanno la svolta promessa di una romantica fuga insieme, promesse che le verranno fatte anche da Léon Dupuis, un giovane notaio che con Emma condivide la cultura letteraria, le origini campagnole e l’amore per la vita di città, ma che in realtà nasconde debolezza ed incapacità di assumersi le responsabilità che la giovane donna vorrebbe, lasciando Emma in un baratro di debiti e disperazione.

A proposito di Giorgia D'Alessandro

Laureata in Filologia Moderna alla Federico II, docente di Lettere e vera e propria lettrice compulsiva, coltivo da sempre una passione smodata per la parola scritta.

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