Dea Era: caratteristiche e poteri

Dea Era: caratteristiche e poteri

Nella mitologia greca una delle figure più importanti e conosciute è la dea Era, moglie di Zeus, regina dell’Olimpo, nonché dea della famiglia, del parto e del matrimonio.

La dea Era veniva spesso rappresentata, sia nei racconti che nelle statue, come una figura solenne, imponente e bellissima, con indosso il «polos», il copricapo di forma cilindrica che i greci utilizzavano tradizionalmente per rappresentare le divinità femminili più importanti.

Scopriamo insieme alcune delle principali caratteristiche della dea Era

Nell’antica Grecia è conosciuta anche come Hera, sebbene l’etimologia del suo nome non risulti essere del tutto precisa. Secondo alcuni studiosi, il nome della dea Era sarebbe presente in alcuni culti minoici e pelasgici che adoravano l’esistenza di una «grande dea madre». Nata dall’unione di Crono e Rea, Era è sorella di Poseidone, Estia, Demetra, Ade e Zeus, di cui diviene poi la moglie. Il suo matrimonio con quest’ultimo rappresentava, per l’antica Grecia, l’archetipo dell’unione coniugale.

Essendo la moglie di Zeus, veniva spesso associata ad attributi quali la regalità, la sovranità e l’autorità, sebbene si raccontasse del suo carattere riservato e formale. Tuttavia, una delle sue principali caratteristiche, che ha dato vita a numerose leggende e racconti sulla sua figura, è la gelosia nei confronti del marito e delle sue numerose amanti. Questo fa di Era una delle dee più vendicative dell’Olimpo. Si racconta, infatti, che odiasse in particolar modo il figliastro Eracle, poiché frutto di un tradimento di Zeus, nonché figlio preferito di quest’ultimo. La natura semiumana del dio Eracle (Ercole) portò la dea Era a provare odio e risentimento per tutto il genere umano, ma nonostante le lotte contro i numerosi tradimenti del suo consorte, Era è rimasta fedele al suo ruolo di regina, difendendo la propria famiglia.

Sebbene sia nota come la dea della famiglia e del matrimonio, le sue qualità di madre potrebbero essere messe in discussione, note per non essere del tutto impeccabili. Infatti, dall’unione tra Zeus ed Era nacquero Eris (la dea della discordia), Efesto (il dio del fuoco), Ares (il dio della guerra) ed Ilizia (la dea protettrice delle nascite). Si narra che, in realtà, Era, essendo gelosa dei numerosi tradimenti del marito e dei figli che quest’ultimo aveva avuto con le sue amanti, decise di mettere al mondo Efesto da sola, per ripicca nei confronti di Zeus. Tuttavia, quando nacque, entrambi rimasero inorriditi dalla sua bruttezza e decisero di scagliarlo giù dall’Olimpo. Secondo la leggenda, Efesto si vendicò del trattamento subìto dalla madre, costruendo un trono sul quale Era, una volta sedutasi, non ebbe più possibilità di alzarsi.

Aneddoti sulla dea

Esistono, chiaramente, molti altri miti e leggende sul rapporto tra la dea Era ed i suoi figli, nonché sugli atti vendicativi compiuti dalla dea nei confronti di Zeus e delle sue amanti.

Come molti sanno, il rapporto tra Era e il figliastro Eracle non fu per nulla pacifico. Eracle ricordava costantemente ad Era il tradimento del marito, ed è per questo che fece di tutto per rendergli la vita impossibile. Si narra, ad esempio, che quando Alcmena era incinta di Eracle, Era tentò di impedirne il parto, ma il piccolo nacque grazie all’aiuto della serva di Alcmena, Galantide. Scoperto il fallimento del piano, per punizione Era decise di trasformare la serva in una donnola. Qualche tempo dopo, mentre il piccolo Eracle si trovava nella sua culla, Era tentò di ucciderlo mandandogli due serpenti che, però, l’eroe riuscì prontamente ad uccidere. Insomma, sono numerosi i racconti che ruotano intorno al rapporto tortuoso tra Era e l’eroe Eracle, sebbene alcune leggende narrino di come alla fine i due si siano conciliati quando l’eroe l’ha salvata dal gigante Porfirione.

Nella mitologia greca esistono diversi aneddoti che riguardano soprattutto la gelosia di Era, conosciuta come una delle dee più vendicative dell’Olimpo. Vediamo alcuni dei più conosciuti:

1. Dioniso: Dioniso, dio del vino e dell’estasi, e figlio di Zeus e di una mortale. Una volta scoperto il tradimento, la dea Era inviò alcuni giganti per uccidere il piccolo. Zeus intervenne cercando di impedirne la morte, ma riuscì solamente a salvare il cuore di Dionisio. Se ne servì per plasmarlo nuovamente, ponendolo nel grembo di Semele.

2. Callisto: Callisto era una ninfa di cui Zeus si invaghì. Ancora una volta la regina dell’Olimpo intervenne e per ripicca trasformò la ninfa in un’orsa. Secondo la leggenda, un giorno, Arcade (figlio di Zeus e Callisto) per errore quasi uccise sua madre durante una battuta di caccia. A quel punto Zeus decise di intervenire per proteggerli dalla vendetta della moglie, ponendoli in cielo e trasformandoli nelle due costellazioni dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore.

3. Lamia: Zeus si invaghì di Lamia, regina della Libia. La dea Era, per vendetta, trasformò Lamia in un mostro ed uccise i figli concepiti da Zeus. La maledisse obbligandola a non chiudere più i suoi occhi e a rivivere, costantemente, la morte dei suoi figli. Anche qui Zeus giunse in aiuto dell’amante, dandole la possibilità di cavarsi gli occhi, per poi rimetterli al loro posto.

Simboli e poteri di Era

Essendo una delle divinità più importanti della mitologia, numerosi sono anche i simboli ed i poteri attribuiti alla dea Era, come abbiamo già avuto modo di osservare dagli aneddoti sulla sua gelosia.

Protettrice della famiglia e del matrimonio, la dea Era veniva spesso invocata nel corso delle festività e delle celebrazioni matrimoniali ma, come regina dell’Olimpo, diversi sono i poteri che le sono stati attribuiti da vari miti e leggende: il travestimento, la possibilità di evocare creature feroci come i draghi, il potere di scagliare gli umani nell’Ades e la capacità di trasformare le amanti del marito, come nel caso di Callisto, tramutata in un’orsa. Inoltre viene associata ad alcuni simboli particolarmente importanti nella mitologia greca, quali: la corona d’alloro, che simboleggia il suo status di regina degli dei e dell’Olimpo, il pavone, simbolo della sua vanità e gelosia, la civetta, associata all’intelligenza e alla saggezza della dea Era, l’anello matrimoniale, in quanto dea dell’unione matrimoniale e, pertanto, simbolo dell’amore e della fedeltà; infine il leone, simbolo di fierezza e protezione.

Fonte immagine: Wikipedia

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