Tutte le amanti di Zeus: il sovrano dell’Olimpo

Zeus, tutte le amanti del sovrano dell'Olimpo

Zeus e tutte le sue amanti: il primo “sciupafemmine” della storia 

Dio della luce e Signore delle manifestazioni celesti presiede, nella mitologia greca, a tutte le manifestazioni del Cielo. Quando piove, è lui che scroscia, che inonda: quando tuona la gente trema e mormora il suo nome. Ma soprattutto, quando si tratta di vicende scabrose, tradimenti paradossali, scappatelle incestuose, bellissime fanciulle e fanciulli molestati, ingannati e sedotti, vi è sicuramente in mezzo il suo divin zampino. 

Ardente di una passione smisurata, Zeus,  durante la sua lunghissima carriera, ha collezionato una serie sterminata di amanti, sedotte, quasi sempre raggirate e molto spesso, purtroppo, violentate. Animato da un desiderio insaziabile, da una sete irrefrenabile, il dio greco e la sua scabrosa ars amatoria sono stati un vero uragano carnale che si è abbattuto sull’umanità intera e su tutto il Pantheon greco, lasciando dietro di sé una serie sterminata di figli illegittimi, destini crudeli e qualche volta anche qualche lieto fine.

Vediamo quindi quali sono le povere creature che per dirla alla Esiodo, a causa di Afrodite aurea, o costrette dal dio dei fulmini, si potrebbe dire,  slacciarono la cintura e concessero la propria carne alle cure del peggiore playboy della storia.

Tutte le amanti di Zeus: tra raggiri, amore, gelosie, violenze e intrighi

Rea

La prima a fare le spese del fervore che animava il piccolo Zeus fu proprio sua madre, la Titana Rea, che avendo intuito l’indole focosa del dio gli proibì di unirsi in matrimonio con qualsiasi dea. Zeus infuriato per l’affronto, ovviamente decise di possedere carnalmente la madre, trasformandosi in serpente e legandosi a lei in un nodo indissolubile. 

Metis

Amore tardo adolescenziale del divino Zeus, la dea Metis fu anche colei che lo aiutò a detronizzare il padre Crono. La donna però non era molto attratta dal giovane dio, dal quale provò a sfuggire ripetute volte, trasformandosi in qualsiasi cosa. Dopo averla catturata e obbligata a unirsi con lui, Zeus venne informato che dal ventre della donna sarebbe nato un figlio capace di detronizzarlo. Convinse così Metis ad assumere la forma di una cicala, e a tradimento, la ingoiò. Dopo qualche tempo, il ronzio che sentiva nella sua testa divenne così fastidioso da provocargli un’emicrania insostenibile. Per risolvere il problema, si fece spaccare il cranio da Efesto e dalla ferita, nacque la dea Atena.

Alcmena 

Forse la più famosa della schiera di fanciulle raggirate e circuite dal dio dei fulmini, la giovane Alcmena conquistò  Zeus per la sua bellezza, la sua virtù e l’incredibile devozione che mostrò nei riguardi del marito. Proprio a causa di ciò fu costretto, per unirsi alla giovane donna, a prendere le sembianze del suo sposo Anfitrione. Estasiato dal piacere, e approfittando dell’assenza del marito, il padre degli dei prolungò la notte per ben tre giorni. Dalla loro unione nascerà niente poco di meno che il più grande eroe di sempre: Ercole.

Elettra

Sicuramente una delle più perseguitate tra le varie amanti di Zeus, il quale arrivò pur di possederla a scaraventare nel vuoto il Palladio, presso il quale la fanciulla cercava protezione. Dalla loro relazione nascerà Dardano, progenitore della dinastia troiana.

Callisto 

La giovane ancella di Artemide, votata alla castità, fu ovviamente destinata dal volere del “divino membro” del dio della luce a un destino tragico. Ingannata, abbindolata e poi messa incinta, fu trasformata da Zeus in un’orsa per celare il tradimento alla sua sadica moglie Era. Durante una battuta di caccia, la povera Callisto venne colpita a morte da una freccia scagliata dalla stessa Artemide. Impietosito, il re dell’Olimpo decise di trasformarla in una costellazione.

Europa 

La bellissima Europa fu rapita da Zeus, trasformato in un mansueto toro bianco che profumava di zafferano mentre passeggiava con le sue ancelle in riva al mare. La giovane fu condotta sull’isola di Creta, dove, secondo le versioni più family-friendly del mito, convinta dalla dea Afrodite, giacè con il latin lover divino, dando alla luce Radamanto e Minosse, il futuro leggendario re dell’isola.

Dione 

Meglio conosciuta come l’albero di quercia sulla quale la colomba amorosa fa il nido. Il più grande ninfomane della storia, poteva mai farsi scappare questa occasione? Ovviamente no. Il padre di tutto e tutti, in questo caso, dall’unione con la dea, generò la meravigliosa Afrodite. 

Semele

Il copione è molto chiaro, se queste povere fanciulle non vengono raggirate dal dio greco, ma follemente innamorate, si lasciano andare alla tenerezza, verranno poi sicuramente raggirate e punite da sua moglie Era.
Semele stava vivendo probabilmente la più bella storia d’amore della sua vita, quando Era, sotto mentite spoglie, riuscì a convincerla a chiedere a Zeus di mostrarle le sue vere sembianze, il quale tristemente vincolato da una promessa, fu obbligato a farlo. E fu così che Semele morì di una morte terribile, folgorata istantaneamente dallo splendore divino del dio. 

Temi, Eurinome, Mnemosine, Demetra, Selene 

Su queste unioni c’è poco da spettegolare, servirono semplicemente ai greci per arricchire il Pantheon di nuove divinità. Rapporti consumati senza intoppi, un’ordinaria amministrazione per Zeus, che tornato in ufficio il lunedì, si ritrova una bella dea tra le pratiche da sbrigare. Poverino!

Euforione 

Si sa, a Zeus si dice di sì, altrimenti si viene ingannati, violentati, fulminati. Quest’ultimo è il destino che fu riservato al meraviglioso Euforione, figlio soprannaturale di Achille ed Elena, concepito nei campi Elisi e che giace, polverizzato, a Delo.

Leto

Una di quelle poverine che dopo aver consumato il proprio rapporto carnale con Zeus fu costretta a sfuggire alla tremenda gelosia di Era. Dopo un lungo vagabondare, minacciata dal temibile serpente Pitone, trovò ristoro sull’isola di Deli, dove diede alla luce due gemelli speciali: Apollo e Artemide.

 Taigeta 

Purtroppo le vergognose violenze e le orribili azioni del padre onnipotente dell’Olimpo causano dei traumi indelebili nelle sue povere vittime, che spesso non riescono a dimenticare la violenza subita. È il caso della povera Taigeta, che una volta partorito Lacedemone, il capostipite degli spartani, tragicamente decise di togliersi la vita. 

Maia 

La storia della giovane Pleade è un classico esempio di quello che si può definire “cornuta e mazziata”. Non solo dalla sua unione con Zeus nacque Ermes, che da piccolo era un combinaguai terribile, ma ad ella furono anche affidate le cure del frutto di un’altra scappatella del dio. Maia allevò infatti Arcade, figlio di Zeus e Callisto, attirandosi così le antipatie di Era e di Artemide. 

Niobe, Iodama, Tuia, Pandora

Oltre a essere utilizzate nuovamente come tramite attraverso le quali arricchire il Pantheon di divinità, le amanti di Zeus, spesso divengono il mezzo attraverso il quale generare una stirpe di eroi semidivini, i quali diventarono fondatori delle città greche. Ne sono un esempio le unioni con Niobe, dalla quale nasceranno Argo e Pelasgo, con Iodama, dalla quale nascerà Tebe, con Tuia, madre di Magnete e Macedone, e infine con Pandora, nipote della ben più conosciuta omonima, con la quale generò Latino e Greco.
Chi ci gode della cosa è sempre Zeus, ovviamente!

Danae

Principessa di Argo, imprigionata dal padre in una torre a causa di una profezia, fu sedotta e ingravidata da Zeus sotto forma di pioggia dorata. Beh, meglio non aggiungere altro. Tale bizzarra unione, ebbe però il merito di dare alla luce il leggendario Perseo.

Leda

Questa volta per sedurre la bella regina di Sparta, il birbone olimpico si tramutò in un bellissimo e avvenente cigno. Concluso l’amplesso, la donna depose delle uova, dalle quali secondo alcune versioni della leggenda, si dice, che nacquero Elena, Clitennestra e i dioscuri Castore e Polluce.

Eginia

Fu rapita e portata sull’isola di Enopia da Zeus trasformato di Aquila, un classico! Per vedetta allora, Era sterminò tutta la popolazione dell’isola. Zeus dispiaciuto per l’accaduto, la ripopolò trasformando le formiche in uomini, dando via alla stirpe dei Mirmidoni.

Io

Un’altra di quelle amanti di Zeus, che a causa del Dio visse una serie di avventure piuttosto rocambolesche. Dopo essere stata trasformata in un destriero, sequestrata da Era e punta da un Tafano, sfuggì galoppando dalla penisola ellenica fino all’Egitto, dove venne venerata con il nome di Iside.

Mera, Laodamia

Govincelle della cricca di Artemide, fanno parte della schiera di amanti di Zeus trucidate dalla dea a causa della rinuncia alla castità. 

Ferea 

Dopo essersela spassata con la folgore olimpica di Zeus, diede alla luce la dea Ecate. Tuttavia decise di abbandonarla presso un crocchio dove fu allevata da un pastore. Tutto bene quel che finisce bene, forse.

Imalia

Soprannominata “l’abbondante“, probabilmente riferendosi al fatto che la sua presenza propiziasse un buon raccolto, ancora più probabilmente riferito alle sue curve. Ovviamente Zeus non se la fece scappare. 

Elara

Forse, fra tutte le amanti di Zeus, quella a cui capitò la sorte più tragica e truculenta. Nascosta sotto terra da Zeus per sfuggire ovviamente alla gelosia di quella sadica assassina della moglie, ormai impazzita a causa dei ripetuti tradimenti, diede alla luce il gigante Tizio, che date le sue dimensioni mastodontiche ne martorió le viscere.

Antiope

Si unì con Zeus trasformato in Satiro, e manco a dirlo rimase incinta. Il problema è che questa relazione clandestina generó una serie di intricate vicende turbolente e sanguinose. Un tragico casino divino, degno del miglior Euripide.

Ganimede

Tra tutti gli amanti di Zeus poteva mai mancare all’appello un fanciullino gravemente minorenne? Ovviamente no. Rapito e portato sull’Olimpo per divenire il suo coppiere personale, il giovane venne lavato, profumato e vestito con una trasparente e per nulla losca tunica. La storia funge da modello per la pratica istituzionalmente accettata della pederastia greca, un’usanza sociale che prevedeva un rapporto, spesso anche di natura erotica, tra un giovane fanciullo e un uomo più anziano. 

Carme, Otreide

Sono due tra quelle ninfe che si concessero con piacere al desiderio del dio più focoso della storia. Ogni tanto anche qualcosa di consensuale!

Fonte Immagine: Pixabay

A proposito di Giuseppe Musella

Laureato in mediazione linguistica e culturale presso l'Orientale di Napoli. Amo tutto ciò che riguarda la letteratura. Appassionato di musica, anime, serie tv e storia. Visceralmente legato a Napoli.

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