La modalità di voto in Corea del Nord è sicuramente una delle più singolari a livello globale.
Alcuni esperti definiscono le elezioni nordcoreane come una farsa oppure come delle elezioni simboliche.
I cittadini sono chiamati a esprimere il proprio voto per l’Assemblea popolare suprema, ogni quattro o cinque anni, e per le Assemblee popolari locali, ogni quattro anni.
Le procedure elettorali

Il giorno delle elezioni, in senso di lealtà, i cittadini devono presentarsi molto presto alle urne con un abbigliamento consono a un momento considerato come una vera e propria celebrazione.
Gli addetti alla gestione elettorale consegnano a ogni singolo votante una scheda, sulla quale è già presente il nome dell’unico e solo candidato che è possibile votare per ogni singolo distretto elettorale.
Se l’elettore accetta di votare per tale candidato, inserirà la propria scheda in un’urna.
La votazione, obbligatoria, non rispetta in alcun modo il principio della segretezza, dal momento che i cittadini ripongono la scheda nell’urna davanti a tutti coloro che sono presenti nel seggio.
La gestione del dissenso
Esiste, almeno formalmente, la possibilità di votare contro un candidato.
Per compiere quest’atto di disapprovazione, il cittadino deve riporre la propria scheda in un’urna differente, disegnando una X sul nome del candidato unico o cancellando quest’ultimo.
Sono rari i casi di manifestazione del dissenso, perché chi opta per tale possibilità di votazione rischia di essere inserito in liste di proscrizione, accusato di tradimento.
L’astensione dal voto, che spesso si verifica in Italia, rappresenta invece un atto vietato dal governo in Corea del Nord.
Le elezioni come celebrazione

I governanti vogliono che il giorno dedicato alle elezioni venga vissuto come una festa.
È per tale ragione che si incoraggiano i cittadini nordcoreani a votare attraverso le esibizioni di varie bande musicali fuori da ogni seggio.
Non è raro vedere gli elettori unirsi in balli di gruppo dopo aver completato la procedura di voto.
Affluenza e vero scopo delle elezioni
L’affluenza alle urne in Corea del Nord è pari, quasi sempre, al 100%; durante le ultime elezioni del 2019, ad esempio, ha registrato una percentuale di affluenza pari al 99,9%.
In quell’anno non ci sono state forme di opposizione e di dissenso nel votare per l’Assemblea popolare suprema, che è l’unico organo legislativo della Corea del Nord ma il cui unico compito è approvare le leggi, non scriverle.
La stesura delle leggi spetta infatti al Partito del Lavoro di Corea, il partito di Kim Jong-un.
Le elezioni in territorio nordcoreano rappresentano un momento di grande importanza per i cittadini e il governo e si svolgono secondo la tipica rigidità che contraddistingue il Paese e che porta molti a tentare la fuga.
Dato che si sono verificati veri e propri episodi di fuga dalla Corea del Nord, il momento elettorale funge anche da censimento della popolazione.
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