Che cos’è il tempo? Questa è una tra le domande che, nel corso dei secoli, milioni di studiosi, scienziati e filosofi si sono posti. Un interrogativo semplice che però non ha una risposta precisa o univoca. Il concetto di tempo nella filosofia è uno degli argomenti di maggior interesse fin dall’antichità. Il tempo è un luogo della nostra mente ed è attraverso la percezione che noi cadenziamo gli eventi presenti, passati e futuri. Ci serve come guida per scandire e organizzare la nostra vita. La percezione del tempo è uno degli studi appartenenti alla branca della psicologia e della neurologia.
La domanda fondamentale resta: «Il tempo scorre oppure l’idea di passato, presente e futuro è completamente soggettiva, descrittiva solo di un inganno dei nostri sensi?» Vedremo attraverso diverse teorie come la nozione di tempo è divenuta malleabile nella mente degli uomini.
Indice dei contenuti
Filosofo | Concezione del tempo |
---|---|
Parmenide | È un’illusione dei sensi; l’Essere è eterno e immutabile, quindi il tempo non esiste |
Aristotele | È la misura del movimento secondo il “prima” e il “dopo”; è oggettivo e legato alla fisica |
Sant’Agostino | È una “distensione dell’anima” (distensio animi); esiste solo nella coscienza come memoria, attenzione e attesa |
Immanuel Kant | Non è una realtà esterna ma una forma a priori della nostra intuizione; una struttura della mente umana |
Il concetto di tempo nella filosofia dell’Antica Grecia
Esistevano nell’Antica Grecia due modi diversi di concepire il tempo nella filosofia:
- Il chrònos, ovvero la misurazione matematica, l’aspetto quantitativo e lineare del tempo;
- Il kairós, ovvero il momento opportuno, l’aspetto qualitativo e propizio del tempo.
L’aspetto quantitativo, chrònos, viene considerato come un’unità misurabile, da ottimizzare e programmare. La concezione qualitativa, kairós, funzionava secondo principi di analogie, cioè sulla somiglianza tra un periodo e un modello di riferimento, per interpretare il buon o cattivo esito di un evento. Su questo concetto qualitativo si basano discipline come l’astrologia e la medicina antica. I sacerdoti o i sapienti erano gli unici a saper decifrare gli eventi scanditi nel tempo.
Tra i pensatori più importanti troviamo i filosofi greci Parmenide e Zenone. Secondo Parmenide, l’essenza della realtà era eterna, quindi non esisteva alcun tempo e moto. Il tempo era un’opinione di chi non era sapiente. Zenone, suo allievo, creò diversi paradossi per dimostrare l’impossibilità del tempo, come il celebre paradosso di Achille e la tartaruga. Al contrario, il tempo nella filosofia di Aristotele è considerato un aspetto derivato dal movimento: senza muoversi, non ci sarebbe un “prima e un dopo”. Nell’unità del movimento possiamo effettuare un confronto tra uno stato iniziale ed uno finale, che rappresenterebbe il tempo.
Il tempo si sposta nell’anima: da Sant’Agostino a Kant
Una svolta fondamentale nella concezione del tempo avviene con Sant’Agostino. Nelle sue Confessioni, egli sposta il tempo dal mondo esterno alla coscienza interiore. Il tempo non è più legato al movimento dei corpi, ma è una “distensio animi”, una distensione dell’anima. Il passato esiste solo come memoria, il futuro come attesa e il presente come attenzione. Il tempo, dunque, diventa una realtà psicologica e soggettiva. Secoli dopo, Immanuel Kant compie un passo ulteriore. Nella sua Critica della Ragion Pura, come spiegato da fonti autorevoli come la Stanford Encyclopedia of Philosophy, il tempo non è una proprietà delle cose in sé, ma una forma a priori della nostra sensibilità. È una delle “lenti” attraverso cui la nostra mente ordina i dati dell’esperienza. Non percepiamo il tempo perché esiste fuori di noi; al contrario, le nostre esperienze si strutturano nel tempo perché la nostra mente è fatta così.
Il tempo nella fisica contemporanea
Al classicismo si oppongono alcune concezioni che derivano dalla fisica, nella quale troviamo teorie come la teoria delle bolle, la teoria delle stringhe e quella del multiverso. Secondo queste ipotesi, sostenute da fisici come Stephen Hawking, potrebbero esistere migliaia di universi diversi, infiniti, con leggi fisiche in cui il tempo è considerato nei modi più disparati, a volte nemmeno esistente o con più dimensioni.
Fonte foto: Freepik
Articolo aggiornato il: 12/09/2025