La tendenza a procrastinare lo studio non è un difetto di carattere. Si tratta piuttosto di un meccanismo che tende ad evitare situazioni difficili e scomode. Quando l’individuo percepisce un compito di studio come difficile, noioso o fonte di stress, il cervello cerca un sollievo immediato. Questo sollievo si manifesta con l’evitare attività impegnative con quelle più gratificanti, come passare il tempo online. Questo comportamento, che è il cuore del procrastinare lo studio, dà una tregua temporanea, ma genera un aumento dello stress quando la scadenza si avvicina. Riconoscere questo è il primo passo per smettere di rimandare.
Iniziare a pochi passi

Un carico di studio percepito come enorme alimenta l’impulso a procrastinare lo studio. La strategia più efficace è la divisione. L’obiettivo non deve essere “studiare l’intero capitolo”, ma ” leggere primi tre sottoparagrafi”. Non si programma un ” ripasso generale”, ma ” rivedere le prime due pagine di appunti presi ieri”. Si rende l’azione iniziale così piccola da non richiedere uno sforzo mentale significativo per essere avviata. Superando il blocco iniziale, si crea lo slancio, rendendo molto meno probabile la scelta di procrastinare lo studio.
Creare uno spazio stimolante

L’ambiente circostante ha un impatto significativo sulla volontà di iniziare o procrastinare lo studio. Uno spazio disordinato o triste rafforza la negatività associata al lavoro da svolgere. La creazione di un ambiente stimolante può ridurre la resistenza. Ciò include l’uso di elementi che rendono l’area piacevole, come una buona illuminazione, l’aggiunta di piante o piccoli elementi decorativi, o l’uso di diffusori con profumi gradevoli. Se il luogo di studio è accogliente e visivamente gradevole, l’individuo è meno propenso ad abbandonarlo, diminuendo la tentazione di procrastinare lo studio.
La motivazione attraverso la cancelleria

Un altro modo per rendere l’attività di studio meno pesante è l’acquisto o l’utilizzo di materiale di cancelleria carino o di alta qualità, come penne colorate, quaderni con copertine interessanti o evidenziatori particolari, può aggiungere un elemento di divertimento e novità al processo. Questi strumenti non sono solo funzionali, ma agiscono come piccoli incentivi. L’atto di usare un bel quaderno o una penna simpatica può rendere l’inizio dello studio meno faticoso. Questo piccolo investimento nel proprio materiale didattico può essere un trucco efficace per superare l’iniziale rifiuto a iniziare attività impegnative.
Lavorare con intervalli brevi e fissi

La gestione del tempo in vari intervalli è importante per sconfiggere il procrastinare lo studio. Il Metodo Pomodoro è l’esempio più conosciuto, si lavora intensamente per 25 minuti, seguiti da 5 minuti di riposo. Questo sistema offre due vantaggi principali. Il primo è la consapevolezza che la fatica è limitata a soli 25 minuti e il secondo riguarda la breve pausa regolare, che non fa perdere il ritmo. Lavorare in blocchi definiti mantiene alta la concentrazione e diminuisce l’impulso a deviare l’attenzione, riducendo l’opportunità di procrastinare lo studio.
Vietato l’utilizzo del cellulare

Il cellulari rappresentano la fonte di distrazione più potente e il principale facilitatore del procrastinare lo studio. Per sessioni di studio produttive, è essenziale che il telefono non si trovi fisicamente nell’area di lavoro. Bisogna attivare la modalità aereo e posizionare il dispositivo in una stanza diversa. Se il telefono è necessario per la ricerca, si dovrebbero utilizzare strumenti di blocco delle applicazioni che impediscono l’accesso ai social media e alle app di messaggistica. Ridurre a zero le interruzioni esterne è un requisito fondamentale per mantenere la concentrazione e non cadere nella trappola.
Smettere di procrastinare
L’eliminazione definitiva del procrastinare lo studio è un processo graduale, non un evento singolo ed immediato. È inevitabile che si verifichino momenti di ricaduta. Quando si perde tempo, è controproducente autocriticarsi. Il focus deve spostarsi immediatamente sul recupero. Invece di concentrarsi sul sentirsi un fallimento. Si deve riorientare l’attenzione sul presente e sul futuro. Bisogna mantenere un atteggiamento pratico e perdonarsi i passi falsi, in questo modo diventa molto più semplice tornare al lavoro, riducendo la pressione che spesso è la causa originale del procrastinare lo studio.
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