Etruschi: chi erano e qual era la loro cultura

Etruschi: chi erano e qual era la loro cultura

Gli Etruschi erano un popolo che visse tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in Etruria, un’area che oggi corrisponde alla Toscana, all’Umbria, al Lazio e al Nord Italia. Essi influenzarono la civiltà antica romana.

Chi erano gli Etruschi

Riguardo le loro origini, si sono sviluppate diverse teorie contrastanti. Secondo alcuni, gli Etruschi provenivano dalla Lidia, in Asia Minore; secondo altri, invece, provenivano dal nord Europa. È possibile che essi furono il risultato dell’unione tra elementi di popolazioni orientali arrivate in Italia nel II millennio a. C. ed elementi dei popoli villanoviani. Dal IX secolo a.C. il popolo etrusco iniziò a svilupparsi, stanziandosi nel Lazio.

Per quanto riguarda la loro struttura sociale, gli Etruschi non erano uno stato unitario; al contrario, vi erano 12 città stato indipendenti che si dichiaravano guerra. Per ogni città c’era un re, almeno fino alla fine del 500 a. C.; successivamente, gli aristocratici, che avevano molte terre, presero il potere. I contadini, infatti, lavoravano per lo più per gli aristocratici.

Inizialmente l’economia degli Etruschi si basava soprattutto sull’allevamento, sull’agricoltura, sull’artigianato e sulle miniere di ferro, rame e piombo.

Grazie all’utilizzo di imbarcazioni, gli Etruschi presero il controllo di tutte le rotte commerciali del Mediterraneo nordoccidentale.

Tra il VII e VI secolo essi conquistarono molte zone dell’Italia centrale, tra cui Campania, Lazio oltre il Tevere e Pianura Padana.

Dal V secolo a. C., però, la loro civiltà iniziò a cadere e persero ciò che avevano conquistato. Innanzitutto, i Celti sottrassero agli Etruschi la pianura Padana e i Greci presero il controllo della zona marittima del Mediterraneo nordoccidentale. Nel corso dei 2 secoli seguenti, i Sanniti e i Romani conquistarono le zone della Campania e del Lazio. Perdendo potere, alla fine del 300 a.C. gli etruschi erano ormai sottoposti ai Romani, che nel 396 a.C. conquistarono Veio e poi tutta l’Etruria.

La Cultura Etrusca 

L’arte 

L’arte etrusca è solitamente divisa in cinque periodi:

  • Il Periodo Villanoviano dal 900 al 720 a.C.
  • Il Periodo Orientalizzante dal 720 al 580 a.C.
  • Il Periodo Arcaico dal 580 al 480 a.C.
  • Il Periodo Classico dal 480 al 320 a.C.
  • Il Periodo Ellenistico dal 320 al 27 a.C.

L’artigianato etrusco si sviluppò dal periodo villanoviano. Gli etruschi producevano vasi, candelabri e piccole statue. La maggior parte dei prodotti veniva utilizzata per i corredi funerari.

La pittura

La pittura etrusca si sviluppò insieme a quella greca, da cui è influenzata. In particolare, le tombe contenevano affreschi colorati con scene quotidiane o religiose. Le sostanze minerali venivano polverizzate per ottenere i colori.

L’architettura

Il tempio etrusco permetteva l’accesso tramite delle scale frontali. Il tempio si divideva in due: una parte antecedente aveva otto colonne, mentre la posteriore aveva tre celle uguali, ciascuna dedicata a una divinità. Nei secoli, i templi etruschi non hanno cambiato struttura, probabilmente perché per loro queste strutture non rappresentavano la casa terrena delle divinità, ma un luogo per pregare gli dei, come Voltumna.

Le pratiche funerarie

Le tombe etrusche venivano costruite in pietra, per questo si sono conservate nel tempo e hanno permesso di ricavare informazioni su come vivevano. Per gli Etruschi l’uomo doveva continuare a vivere la propria vita nell’aldilà; anche per questo, ogni tomba conteneva oggetti personali del defunto, che lo avrebbero accompagnato anche nella morte.

L’oreficeria

Gli artigiani etruschi erano grandi lavoratori di metalli preziosi. In particolare, erano esperti in una tecnica di lavorazione dell’oro: la granulazione.

La musica

La musica veniva utilizzata durante banchetti e funzioni religiose e anche nella caccia per far avvicinare gli animali.

Fonte immagine: Pixabay

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