Le città etrusche: un’architettura sorprendente

Le città etrusche: un'architettura sorprendente

Gli Etruschi sono stati un popolo dell’Italia antica e sono noti non solo per essere tra i nostri più antichi antenati, ma anche per la loro grande capacità di costruzioni delle città. Qui andremo a vedere l’architettura delle città etrusche.

 

  • LE CITTÀ ETRUSCHE: UN’ARCHITETTURA SORPRENDENTE

 

L’architettura etrusca ha avuto luogo tra il IX e il I secolo a.C. nell’aria dell’Etruria, che corrisponde ai territori delle odierne Toscana, Umbria, Lazio settentrionale, Emilia-Romagna, Veneto. L’architettura etrusca è caratterizzata da uno stile tutto sommato semplice, con archi a tutto sesto a cunei e colonne senza scanalature.

È importante inoltre menzionare la “dodecapoli etrusca”, ovvero un insieme di dodici città-stato che costituivano l’Etruria. Queste dodici città-stato sono un vero e proprio museo a cielo aperto, e sono in grado di raccontarci, ma soprattutto mostrarci, la sorprendente architettura delle città etrusche.

Tra le città che facevano parti della dodecapoli etrusca funge da esempio la città di Roselle. La città si trova non lontana da Grosseto e ospita uno dei reperti più simbolici della civiltà etrusca: le mura ciclopiche. Queste mura sono alte circa sette metri e racchiudono al loro interno la parte della città di origine etrusca. La cortina muraria è costituita da una serie di blocchi poligonali in pietra e lungo di esse sono ancora oggi visibili le porte di accesso. Altre mura ciclopiche le troviamo nella città di Vetulonia, anch’essa vicino Grosseto, risalenti ai secoli VI-V a.C.

Per quanto riguarda gli edifici civili, l’architettura delle città etrusche non spicca particolarmente. Possiamo però dire il contrario per quanto riguarda l’architettura etrusca dei templi. A Volsinii (Orvieto) su una collina di tufo si possono ammirare i resti di un’antica città etrusca. Qui si ritiene ci fossero circa diciassette templi: il più noto è il Tempio del Belvedere, la cui divinità che era venerata dagli etruschi non è conosciuta. Questo tempio risulta essere particolarmente iconico per quanto riguarda l’architettura etrusca perché era costituito da tre celle.

L’ultimo ambito per quanto riguarda l’architettura delle città etrusche è l’ambito dell’architettura funeraria. Le tombe etrusche sono molto ben conservate perché furono costruite con materiali non deperibili. Gli etruschi credevano in un concetto di sopravvivenza dopo la morte e ciò portò all’elaborazione di un rituale e di un sepolcro che permettesse ai defunti di trascorrere la propria vita ultraterrena in un ambiente familiare.

Esempi di necropoli, per quanto riguarda l’architettura delle città etrusche, li troviamo nella necropoli di Populonia, in cui le tombe sono orientalizzanti (importante è infatti l’influenza stilistica dell’oriente). Le tombe nella necropoli di Populonia hanno restituito oggetti di uso comuni, perlopiù provenienti dalla Grecia e dal Vicino Oriente, il che dimostra l’importanza dei traffici marittimi.

A dimostrazione dell’architettura delle città etrusche, è esemplare la città di Perugia: dalla disposizione delle necropoli etrusche abbiamo una testimonianza indiretta dell’espansione del primo tessuto urbano. Perugia diventò in breve una delle più importanti città etrusche, dotandosi nel IV secolo a.C. di una cinta muraria ancor oggi visibile.

Fonte immagine: wikipedia.org

A proposito di Di Puorto Paolo

Appassionato di film (di quelli soporiferi, sia chiaro, non di quelli interessanti) ma anche studente di lingua tedesca e russa all'università di Napoli "L'Orientale".

Vedi tutti gli articoli di Di Puorto Paolo

Commenta