La Gerusalemme liberata e la Gerusalemme conquistata sono due poemi scritti da Torquato Tasso, dove il secondo è il frutto di una profonda e tormentata riscrittura del primo. Pur condividendo l’argomento di fondo, ovvero la conquista di Gerusalemme durante la Prima Crociata, le due opere sono profondamente diverse. Tasso rimaneggiò il suo capolavoro spinto da ragioni biografiche e dal desiderio di adeguarlo allo spirito rigoroso della Controriforma e ai dettami dei critici.
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La genesi: perché Tasso riscrisse il suo capolavoro
La storia editoriale della Gerusalemme liberata è travagliata. Cominciata in gioventù e terminata intorno al 1575, l’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1580 senza il consenso di Tasso, allora internato nell’ospedale di Sant’Anna a Ferrara. L’edizione autorizzata del 1581, curata da Scipione Gonzaga, riscosse un successo enorme ma anche feroci critiche da parte, tra gli altri, dell’Accademia della Crusca.
Le critiche, unite alle sue profonde insicurezze e al suo scrupolo religioso tipico dell’epoca della Controriforma, gettarono Tasso in una profonda crisi. Temeva che la sua opera non rispettasse né i canoni del poema epico stabiliti da Aristotele né l’ortodossia cattolica. Questo tormento si riflette nel celebre bifrontismo tassiano: la tensione irrisolta tra la struttura epica e unitaria (la guerra santa) e le forze centrifughe delle passioni e degli amori (le storie di Tancredi, Clorinda, Erminia e Armida). La Gerusalemme conquistata, pubblicata nel 1593, fu il suo tentativo di “curare” l’opera, sacrificando la poesia sull’altare delle regole e dell’ortodossia.
Le differenze chiave tra le due opere (Gerusalemme Liberata e Gerusalemme Conquistata)
Sebbene la trama di fondo resti la conquista di Gerusalemme guidata da Goffredo di Buglione, le modifiche apportate da Tasso nella Conquistata sono sostanziali e toccano ogni aspetto del poema.
Struttura e stile: la perdita del senso ritmico
La Liberata è composta da 20 canti. La Conquistata viene ampliata a 24 libri, per imitare più fedelmente l’Iliade. Questa ristrutturazione, insieme a una meticolosa revisione linguistica per aderire ai dettami della Crusca e a un più rigido rispetto delle regole aristoteliche, porta a una perdita del senso ritmico e della fluidità musicale che caratterizzavano la prima versione.
Temi e personaggi: l’epurazione degli elementi amorosi
Nella Conquistata, gli elementi passionali e amorosi vengono drasticamente ridotti o eliminati. Le storie d’amore che costituivano il cuore pulsante della Liberata (Armida e Rinaldo, Tancredi e Clorinda, Erminia e Tancredi) sono ridimensionate per dare spazio esclusivo al tema della guerra santa. Anche il personaggio di Clorinda, eroina musulmana, perde la sua tragica nobiltà e assume una connotazione più negativa, attenuando la pietas di Tancredi che la battezza in punto di morte.
Verosimiglianza e meraviglioso cristiano
Per rispettare il criterio di verosimiglianza, Tasso modifica molti episodi. Ad esempio, nella Liberata, Clorinda resta chiusa da sola fuori dalle mura di Gerusalemme; nella Conquistata, per rendere la scena più credibile, è in compagnia di altri soldati. Inoltre, per timore dell’Inquisizione, il poeta inserisce spiegazioni teologiche per giustificare la presenza di angeli e demoni (il “meraviglioso cristiano”), eliminando ogni traccia di magia ed edonismo pagano.
Tabella comparativa: Liberata vs. Conquistata
Aspetto | Gerusalemme Liberata (1581) vs. Conquistata (1593) |
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Struttura | Da 20 canti a 24 libri, per un’imitazione più rigida dei poemi omerici. |
Tema principale | Dalla tensione tra guerra e amore (bifrontismo) alla centralità assoluta della guerra santa. |
Storie d’amore | Centrali e poeticamente potentissime nella Liberata; marginalizzate o eliminate nella Conquistata. |
Stile | Da uno stile musicale, vario e ricco di sfumature a uno più uniforme, severo e meno poetico. |
Autorevolezza | La Liberata è considerata un capolavoro; la Conquistata un freddo esercizio di stile, come analizzato da fonti come Letteratura.it. |
Il verdetto della storia: il successo della Liberata
Il successo travolgente della Gerusalemme liberata non fu mai eguagliato dalla sua revisione. La Conquistata risultò un poema freddo, privo di quella tensione e di quella ricchezza psicologica che avevano reso celebre la prima versione, sia presso gli strati colti che popolari. La Liberata ha avuto un impatto duraturo sulla cultura occidentale, ispirando opere teatrali (come l’Aminta dello stesso Tasso), dipinti e composizioni musicali. È l’opera che ha contribuito a formare l’immagine della Prima Crociata nell’immaginario collettivo, un capolavoro immortale nato dalla libertà creativa del suo autore, prima che questa fosse soffocata dalle sue stesse paure.
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