Head Worm, quando la musica picchia forte nella testa

Head Worm, quando la musica picchia forte nella testa

Head Worm. Cos’è esattamente?

“Head Worm”, o anche “Thought Worms” o “Earworms“, letteralmente “verme nella testa”,  “vermi di pensiero” o “vermi nell’orecchio”, sono tarli, pensieri fissi e ricorrenti, che punzecchiano la mente senza tregua, fino a divenire autentiche fissazioni. Chi potrebbe dire di non aver mai provato questa incalzante, e a tratti inquietante, sensazione!

Ma un head worm non è sempre e solo un chiodo fisso, fatto di pensieri e ricordi asfissianti. A ricorrere reiteratamente nella testa non sono solo i tarli mentali, ma anche qualcosa di molto più gradevole, seppur sempre meravigliosamente invadente: le canzoni.

Ebbene, non capita forse ogni tanto di svegliarsi con una canzone che continua a risuonare nella mente, senza sosta, per ore o addirittura per l’intera giornata? Non capita forse di fermarsi improvvisamente, per strada, in casa, sotto la doccia, a letto, sbrigando qualche faccenda, ed essere attraversati da una canzone, che sovviene senza avviso nella mente a mulinare, a picchiare forte, senza scampo, né apparente possibilità che possa andare via?

Si presentano come flash, loop musicali, senza bussare, né chiedere permesso, invadendo dolcemente la routine, senza la possibilità di liberarsene.

E questi head worms divengono autentiche allucinazioni sonore. In realtà la loro riproduzione nella mente non è puramente casuale, bensì stimolata consciamente o inconsciamente da un ricordo, un evento vissuto, piacevole o doloroso che sia, o meglio da un particolare legato a quel ricordo.

Ebbene, taluni eventi accaduti, legati e collegati ad una canzone, che sul momento ha attraversato i pensieri, anche solo per pochi istanti, creano la condizione ideale affinché quella determinata canzone diventi “colonna sonora” di quei frangenti, di quegli attimi irripetibili, di una storia d’amore sbocciata o naufragata, di speranze e batticuori in vista di qualche soddisfazione tanto agognata.

Così, questi tarli musicali ripiombano nella testa grazie ad un puntuale e meraviglioso lavoro di squadra sensoriale, dove il ricordo mentale, unito a quello uditivo, si collega anche a quello olfattivo, tattile e gustativo, determinando così l’innescarsi di suoni, melodie sussurrate, udite, cantate o ascoltate, tali da far immergere corpo e anima in quel preciso ricordo, e quella canzone non va più via dalla mente.

Head Worm. Come fermare una canzone che entra nella testa?

Ad un certo punto, per esorcizzare la reiterata “bomba sonora”, che continua a picchiare forte a colpi di ritmo, strofe, parole e ricordi, non resta altro da fare che portare l’head worm dalla mente all’orecchio, renderlo cioè reale, smettendo di farlo risuonare come una sorta di fantasma d’orchestra nella testa. Semplicemente, dunque, la soluzione è decidere finalmente di ascoltare la canzone/worm, obbligandoci a portarla fuori dalla dimensione puramente personale e mentale, e fruendone in modo da liberarla e liberare concretamente tutte le emozioni e sensazioni precedentemente irretite e dalla stessa canzone custodite.

Occorre offrire libertà ai pensieri e ai ricordi nascosti dalla musica. Tuttavia un head worm può rivelarsi sadicamente piacevole, e magari si può decidere consapevolmente di non liberarsene, in quanto traghettatore di anima e cuore in una dimensione altra, non disturbata né sciupata dalla realtà.

Immagine in evidenza: Pixabay

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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