I diversi tipi di contrari della lingua italiana

I diversi tipi di contrari della lingua italiana

Per contrari spesso indichiamo semplicemente parole (o per meglio dire lessemi) che hanno significato opposto. Questa definizione può andare bene per una coppia di parole del tipo “vivo/morto”. Ma come la mettiamo se invece abbiamo la coppia “caldo/freddo”? Tra di loro c’è una scala di “intermedi” (tiepido, mite, ecc..); stesso discorso vale anche per parole del tipo “grande/piccolo”, e così via. In questo articolo quindi andremo a vedere i diversi tipi di contrari della lingua italiana.

I diversi tipi di contrari nella lingua italiana

Partiamo, però, da una vera e propria definizione di “contrario”, prima di andare a vedere i diversi tipi di contrari della lingua italiana. Le parole che esprimono una relazione di opposizione sono in un rapporto detto di antinomia. Per la prima volta, nel 1997, lo studioso John Saeed ha classificato le parole in relazione di antinomia in cinque gruppi: antonimi semplici (o non graduabili), antonimi graduabili, antonimi inversi, antonimi conversi e antonimi appartenenti a una stessa tassonomia.

  • Antonimi semplici
    Il primo gruppo che andremo ad analizzare tra i diversi tipi di contrari della lingua italiana è quello degli antonimi semplici o non graduabili. Si tratta di parole che si trovano in totale opposizione per quanto riguarda la sfera di significato: un elemento è escluso dall’altro. Un esempio può essere la già citata coppia “vivo/morto”, oppure “pari/dispari”, questo perché se è non morto, allora è vivo; se è non pari, è dispari.
  • Antonimi graduabili
    Il secondo gruppo tra i diversi tipi di contrari della lingua italiana è quello degli antonimi graduabili. Sono parole in cui l’opposizione non è complementare. Ad esempio, nella coppia “caldo/freddo” già citata, non freddo non vuol dire caldo (o almeno, non necessariamente) perché ci possono essere molte scale intermedie (tiepido, riscaldato, estivo, ecc..). In questo gruppo rientrano anche coppie del tipo “chiuso/aperto”, “grasso/magro”, ecc…
  • Antonimi inversi
    Il terzo gruppo tra i diversi tipi di contrari della lingua italiana è quello degli antonimi inversi. Sono coppie di parole in cui una esprime un movimento in una direzione e l’altra parola dall’altra direzione. Fanno parte di questo gruppo le coppie “salire/scendere”, “andare/venire”, etc. 

  • Antonimi conversi
    Il penultimo gruppo tra i diversi tipi di contrari della lingua italiana comprende gli antonimi conversi. Queste coppie di parole sono le più particolari della classificazione perché la loro opposizione sta nell’esprimere due soggetti diversi di uno stesso contesto. Ad esempio: “marito/moglie”, “re/suddito”, “scolaro/insegnante”.

  • Antonimi appartenenti ad una stessa tassonomia
    L’ultimo gruppo tra i diversi tipi di contrari della lingua italiana sono questi antonimi molto particolari. Non sono dei “contrari” nel vero senso nella parola, cioè, non sono l’uno il contrario dell’altro, ma sono parole che si escludono a vicenda. Rientrano in questo gruppo i giorni della settimana, i colori, le stagioni.

Quando pensiamo ai contrari quindi non dobbiamo sempre pensare alla solita opposizione “bianco/nero”, perché da come abbiamo visto ci sono diversi tipi di contrari nella lingua italiana.

Fonte immagine: Pixabay.com

A proposito di Di Puorto Paolo

Appassionato di film (di quelli soporiferi, sia chiaro, non di quelli interessanti) ma anche studente di lingua tedesca e russa all'università di Napoli "L'Orientale".

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