I fiori nell’arte: simboli e significati

I fiori nell'arte: simboli e significati

La natura è da sempre fonte di ispirazione favorita per gli artisti. Musa per eccellenza per ogni creativo, essa è sempre stata interpretata e rappresentata in forme diverse, attraversando tutte le epoche e tutti gli stili. Come succede sempre nelle opere d’arte, significati ben precisi si nascondono dietro la rappresentazione di un elemento, anche di un dettaglio. Ecco perché anche i fiori nell’arte pittorica rappresentano elementi simbolici e sono inseriti all’interno di quadri e raffigurazioni con un preciso obiettivo.

I significati dei fiori nell’arte

I fiori sono alcuni tra i soggetti naturali più rappresentati nelle opere d’arte. Dipingendo i fiori gli artisti talvolta vogliono cogliere la delicatezza della natura, talvolta invece la sua essenza carnefice. Ogni epoca e ogni corrente ha avuto dunque le sue metafore e analogie, ma i significati di alcuni fiori sono ben radicati nella cultura.

Punte di colore in un giardino oppure in primo piano piano nelle nature morte, i fiori non vengono rappresentati in una forma fine a se stessa. Le piante e i fiori nell’arte hanno rimandi molto simbolici; basti pensare alla valenza culturale e simbolica quando si parla di piante medicinali, che al tempo erano unico rimedio ai problemi di salute in un mix tra magia, alchimia e scienza. È possibile scovare all’interno dei dipinti una sorta di percorso botanico in cui si può anche indagare il legame tra uomo e natura.

Esistono delle chiavi per decifrare il significato di ogni fiore. Ogni forma e colore rappresenta un’emozione, un’idea o un messaggio specifico, così come avviene quando si vuole regalare un fiore.

Ecco i significati di alcuni dei fiori più rappresentati

Un esempio è il biancospino. A questo fiore sono associati numerose fiabe, miti, leggende. Si tratta di una pianta con una vistosa fioritura bianca e bacche di colore rosso sgargiante.

Proprio queste bacche sono connesse al sonno e alla protezione dei dormienti. La Bella Addormentata nel Bosco dorme cento anni dopo essere stata punta da un fuso fabbricato in legno di biancospino. I Trogloditi, antico popolo dell’Africa Orientale, erano soliti accompagnare i defunti che entravano nel sonno eterno legando i loro piedi sopra la testa con intrecci formati da rami di pianta di biancospino. In effetti nelle foglie e nei fiori di questa pianta sono state scoperte delle molecole complessi in grado di stimolare l’azione cardiaca e favorire sonno, rilassamento e benessere mentale.

Troviamo una raffigurazione del biancospino nella “Madonna col Bambino e Santi” di Giulio Campi (1530). Il biancospino è un simbolo che si riferisce a Maria e Gesù. I fiori bianchi sono simbolo della sua Immacolata Concezione mentre i frutti rossi indicano le gocce di sangue versate sulla croce. Anche le spine sono un richiamo e ricordano la corona sul capo di Cristo durante la Passione.

Altro esempio emblematico per i simboli dei fiori nell’arte è la rosa. Con le sue spine e i delicati petali, la rosa è un arbusto diffuso in tutto il mondo dai crociati di ritorno dalla Terrasanta. La sua fragranza la rende protagonista nell’industria profumiera; i suoi effetti farmacologici coinvolgono principalmente il sistema nervoso e sono ipnotici, analgesici, anticonvulsivanti.

Nella simbologia la rosa indica l’estraneità al peccato di Maria, definita da Peire de CorbianRosa senza spine, la più odorosa dei fiori“. Ecco perché ritroviamo questo fiore spesso associato alla figura della Madonna, nell’accezione di delicatezza (appunto, senza spine). Maggio è anche il mese dedicato a Maria e non a caso il mese delle rose.

La rosa è poi un fiore molto simbolico anche quando viene regalato: la rosa bianca in Italia rappresenta purezza, la rossa amore, la gialla gelosia.

I fiori protagonisti dell’arte

Un altro fiore molto rappresentato è il fiore di ciliegio. La leggenda narra che i petali inizialmente fossero solo bianchi. Con l’ordine di un imperatore giapponese di seppellire i samurai caduti in guerra sotto gli alberi di ciliegio, i petali hanno cambiato calore assorbendo il sangue versato dai guerrieri. Ecco come la leggenda spiega la presenza dei toni di rosso nei fiori di ciliegio.

Anche questa volta il significato del fiore è quindi carico di nobiltà e sacralità. In Giappone esiste un vero e proprio rito che consiste nell’aspettare ed osservare la fioritura degli alberi che diventano metafora di immortalità degli eroi guerrieri.

Se pensiamo invece ai quadri di Van Gogh, protagonista indiscusso è il Girasole. Si tratta di un fiore emblema della gioia e dell’allegria. Il fiore che si muove seguendo l’andamento del sole è fonte di vita e diventa anche simbolo di fedeltà e adorazione. Nel dipinto di Antoon van Dyck, “Autoritratto con girasole” (1633) – in foto – l’autore indica con un dito proprio un girasole, grande e protagonista della scena. Proprio quel fiore è simbolo della sua sudditanza e devozione al re.

E ancora, altro fiore molto presente nei quadri è il giglio, che, anche questa volta, nella storia dell’arte viene spesso associato ad immagini sacre e religiose. Nell’iconografia classica cristiana San Giuseppe è raffigurato con Gesù mentre tiene in mano un bastone adornato da gigli bianchi. Troviamo rappresentazioni simili anche per altre figure come Sant’Antonio da Padova. Questo avviene perché i gigli a tre petali sono ritenuti simbolo della sacra trinità. Ad ogni petalo è associata una virtù: fede, speranza e carità.

Non si può parlare di fiori senza menzionare le famose ninfee di Monet. L’artista ne era ossessionato e per questo le ninfee sono state protagoniste di centinaia di sue tele. Questo fiore particolare è legato a una leggenda. Il sole si innamorò di una ninfa che viveva in un lago. La ragazza, a disagio di fronte alla bellezza del sole, decise di tuffarsi nel lago per recuperare tutto l’oro nascosto sul fondo. Si adornò così di tutti i gioielli che aveva ma la pesantezza del metallo non fece la fece risalire a galla; la donna riuscì a far emergere solo le mani nelle quali aveva raccolto alcuni gioielli. Il fiore della ninfea sarebbe quindi rappresentazione delle mani della ninfa che accolgono una ricchezza. La ninfea è quindi simbolo di purezza, rarità e castità.

Non solo fiori nell’arte ma anche anche piante e frutti

Nella storia dell’arte le simbologie sono tantissime e non riguardano solo fiori ma anche frutti e piante.

Un esempio classico è quello della melagrana, frutto nato dalla pianta che nella mitologia classica ha origine dal sangue di Bacco. La melagrana è storicamente attribuita a Persefone in quanto frutto degli inferi. In alcuni dipinti però il frutto è attribuito anche alla dea Venere e sta ad indicare fertilità e prosperità.

L’alloro invece è simbolo dei poeti, guerrieri e atleti, il cui capo veniva incorniciato da corone intrecciata celebrative dagli antichi greci e romani.

Anche il limone ha una forte carica simbolica. Viene inserito spesso nelle ultime cene come simbolo di salvezza; un esempio è il Cenacolo (1630) di Daniele Crespi. Fin dagli anni 1000 veniva utilizzato come disinfettante per l’apparato respiratorio e come condimento; poi iniziò ad essere usato anche come antidoto contro i veleni.

Il percorso tra natura e arte ripercorre il passaggio dalla realtà alla rappresentazione e ci porta a interrogarci su rapporto tra natura e cultura, tra ciò che l’uomo ha creato e ciò che contempla.

Fonte immagine: Antoon van Dyck, “Autoritratto con girasole” (1633)

A proposito di Federica Grimaldi

Ventenne appassionata di arte e letteratura. Entra a far parte del team di Eroica per dedicarsi alla stimolante attività della scrittura.

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