Il mostro di Nantes: chi è Xavier Dupont de Ligonnes

Il mostro di Nantes. chi è Xavier Dupont de Ligonnes?

Xavier Dupont de Ligonnes è un killer francese ancora a piede libero che si è macchiato dell’efferatissimo crimine di familicidio nel 2011. Non si hanno notizie sul Mostro di Nantes da anni, nonostante si pensava di averlo finalmente trovato in Svezia. Anche il noto programma italiano Chi l’ha visto lanciò l’allarme della sua fuga, ma senza alcun risultato. 

Vediamo più da vicino chi è il mostro di Nantes e i dettagli dell’omicidio della sua famiglia, composta da moglie e 4 figli.

Chi è Il Mostro di Nantes?

Xavier Dupont de Ligonnes nasce nel 1961 ed appartiene ad una famiglia aristocratica francese, una delle più antiche, ma che ormai era  in decadenza, perdendo gran parte delle ricchezze. Si laurea alla facoltà di ingegneria ed è proprio lì che conoscerà Agnes, sua futura moglie (e vittima). Prima dell’orribile accaduto, il Mostro di Nantes era quindi un uomo di successo e all’apparenza magnanimo, poiché decide di crescere il bambino che aspettava Agnes: infatti, dopo un anno di separazione per la volontà di Xavier di girare il mondo, Agnes resta incinta di un altro uomo, ma lui le resta accanto.  Nel 1990 nasce Arthur, che prende l’importante cognome di Xavier nonostante non fosse biologicamente suo figlio. Tra il 1992 e il 1997 la famiglia arriva a 6 membri, con la nascita di Thomas, Anne e Benoit. La famiglia Dupont de Ligonnes si stabilisce a Nantes, ed è proprio qui che avviene il familicidio, per questo il nome mostro di Nantes. Per tutti coloro che li conoscevano, i 6 sembravano una famiglia perfetta, con figli bellissimi e di successo, ma era solo apparenza. Infatti, Xavier e Agnes avevano molti problemi, che la donna confessa in un forum online nel 2004: Agnes critica il dispotismo del marito, che dà ordini a tutti e ha un animo tormentato, il che porterà ad una separazione di qualche mese nell’anno successivo. Un po’ di tempo dopo, Xavier inizia anche a tradire la moglie e confessa all’amante di avere gravissimi problemi economici, che talvolta pensava di risolvere uccidendo la famiglia o suicidandosi.

Il crimine e le indagini

Il 2011 è l’anno del crimine. In questo stesso anno, Xavier perde il padre e resta devastato dal fatto che egli non gli abbia lasciato nessuna eredità: il mostro di Nantes non si aspettava che fosse così povero. Nella casa del defunto padre, però, trova un fucile, che sarà poi l’arma del delitto. A partire dal primo aprile 2011, si verificano una serie di fatti alquanto strani: Arthur non si presenta al lavoro il giorno di paga, Benoit e Anne si assentano da scuola e vengono visti in un ristorante solo Thomas e Xavier. Dal 4 aprile la famiglia sembra essere sparita nel nulla: i vicini notano la casa completamente sigillata, le persiane chiuse (cosa che non accadeva mai) e l’assenza di una delle auto di famiglia.

L’11 aprile la scuola di Anne e Benoit riceve una lettera dal mostro di Nantes in persona: qui c’era scritto che la famiglia si stava trasferendo in Australia e quindi i ragazzi non avrebbero più frequentato quella scuola. Poiché la famiglia non rispondeva alle telefonate di nessuno, la polizia va a controllare personalmente la casa, dove non trova nulla di strano, a parte che mancavano tutte le lenzuola dai letti. Il 14 aprile anche i familiari e gli amici dei Dupont de Ligonnes ricevono lettere da Xavier: affermano che tutta la famiglia si è trasferita negli Stati Uniti e che non avrebbero avuto loro notizie perché l’uomo aveva iniziato a lavorare come spia presso la D.E.A. e quindi avevano cambiato identità. La polizia torna nuovamente in casa e nota anche l’assenza di tutte le foto di famiglia, ma ancora una volta non sembra un campanello d’allarme.

Dopo 6 ispezioni, il 21 aprile 2011, vengono aperte le indagini. Lo stesso giorno le autorità trovano i cadaveri di tutti i membri della famiglia Dupont de Ligonnes avvolti nelle lenzuola, in una botola in giardino: il violento crimine del mostro di Nantes era stato finalmente scoperto. Vicino ad ogni corpo c’era un oggetto, come un rosario o un crocifisso, sintomo della religiosità del killer e della volontà di una sepoltura cattolica. Il corpo di Thomas era distante da tutti gli altri, come se fosse stato ucciso in un secondo momento. Con l’autopsia si scoprono tracce di sonnifero nel sangue dei figli, mentre la moglie era stata uccisa staccando la spina ad un macchinario per la respirazione che utilizzava nel sonno. Si scopre che l’omicidio è avvenuto la notte tra il 3 e il 4 aprile, proprio perché il macchinario di Agnes segnava la data e l’ora di quando era stato staccato. Tutti erano morti con un colpo di arma da fuoco alla nuca, cioè il fucile che Xavier aveva ereditato dal padre. Thomas era stato ucciso il giorno seguente, poiché non era in casa in quei giorni e, successivamente alla sua morte, gli amici ricevono alcuni messaggi che non sembravano scritti da lui, prima di sparire totalmente.

Viene così emanato un mandato di cattura per il mostro di Nantes, unico sospettato, che sembrava avesse compiuto un delitto perfetto, non lasciando né tracce di sangue, né DNA. Dopo qualche giorno viene avvistata l’auto di Xavier nei pressi di un hotel, come se non si preoccupasse di nascondersi (infatti utilizzava anche la carta di credito). Per i detective questo elemento indicava la volontà di Xavier di togliersi la vita e di godersi gli ultimi giorni, visitando anche luoghi importanti per la storia familiare. Dal video di una telecamera di sorveglianza si nota il mostro di Nantes che addirittura saluta l’obiettivo con il fucile in spalla. Lo cercano per mesi nel bosco intorno all’hotel, ma non si avranno mai più sue notizie, né della sua morte, né della sua fuga. Per alcuni, Xavier ha fatto finta di volersi togliere la vita per poi scappare: era stato molto abile nel ripulire tutta la scena del crimine e forse questa stessa astuzia lo aveva portato a progettare una fuga già da tempo. 

Un killer- fantasma

Ad oggi, nonostante di tanto in tanto ci siano stati degli avvistamenti (tutti inconcludenti), non si hanno notizie del mostro di Nantes, eccetto una foto inviata ad un giornalista nel 2015 che ritrae tutta la famiglia Dupont de Ligonnes e la scritta «sono ancora vivo». A questo caso è stato dedicato anche un episodio di Unsolved mysteries nel 2020, il che ha riportato l’attenzione su Xavier, ma nessuna segnalazione successiva si è rivelata utile. Questo caso ha interessato moltissimi appassionati di true crime e sembra assurdo che il killer sia potuto scomparire nel nulla, senza pagare per i suoi crimini. 

Fonte immagine in evidenza: Trailer ufficiale dell’episodio 3 di Unsolved Mysteries

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