Il movimento astrattista: cos’è, origine e principali esponenti

Il movimento astrattista: i principali esponenti

Il movimento astrattista, o arte astratta, è una delle più importanti avanguardie artistiche del Novecento. Gli artisti astrattisti rifiutano la rappresentazione della realtà oggettiva, per concentrarsi sull’espressione di emozioni, concetti e spiritualità attraverso forme, linee e colori puri, senza alcun riferimento al mondo visibile. In questo articolo, esploreremo la storia, le fasi, i principali esponenti e l’eredità del movimento astrattista.

Movimento Astrattista: storia, fasi ed esponenti principali dell’arte astratta

Le origini dell’astrattismo: dal Der Blaue Reiter all’arte non figurativa

L’influenza dell’Espressionismo e del Fauvismo

L’astrattismo affonda le sue radici in movimenti artistici precedenti, come l’Espressionismo e il Fauvismo, che avevano già iniziato a mettere in discussione la rappresentazione oggettiva della realtà, privilegiando l’espressione delle emozioni e delle sensazioni attraverso il colore e la forma.

Kandinskij e la nascita dell’astrattismo

Un momento chiave per la nascita dell’astrattismo è la fondazione, nel 1911 a Monaco di Baviera, del gruppo espressionista Der Blaue Reiter (“Il Cavaliere Azzurro“) da parte di Vasilij Kandinskij e Franz Marc.
Questo gruppo, pur non essendo ancora completamente astratto, pone le basi per l’abbandono della figurazione, attraverso l’uso di colori vivaci, contrasti cromatici accentuati e una progressiva semplificazione delle forme.

Le due fasi dell’astrattismo: lirico e geometrico

Astrattismo lirico: l’espressione dell’interiorità

L’astrattismo lirico, la cui figura chiave è Kandinskij, si caratterizza per l’uso di forme libere, colori vibranti e linee fluide, che mirano a esprimere l’interiorità dell’artista, le sue emozioni, i suoi stati d’animo e la sua spiritualità. Le opere dell’astrattismo lirico sono spesso paragonate a composizioni musicali, in cui forme e colori sostituiscono note e armonie.

Astrattismo geometrico: la ricerca dell’ordine e dell’essenza

L’astrattismo geometrico, invece, si basa sull’uso di forme geometriche (quadrati, cerchi, triangoli, linee rette), colori primari (rosso, giallo, blu) e non-colori (bianco, nero, grigio), disposti sulla tela in modo rigoroso e razionale. L’obiettivo è quello di creare composizioni equilibrate e armoniose, che riflettano un ordine universale e trascendente.

I principali esponenti dell’astrattismo: caratteristiche e opere

Vasilij Kandinskij: il padre dell’astrattismo lirico

Vasilij Kandinskij (1866-1944) è considerato il padre dell’astrattismo. Nelle sue opere, come le serie delle Impressioni, Improvvisazioni e Composizioni, Kandinskij esplora il potere espressivo del colore e della forma, liberandoli da ogni riferimento alla realtà oggettiva. Egli credeva che l’arte, come la musica, potesse comunicare emozioni e stati d’animo in modo diretto e immediato, senza bisogno di rappresentare oggetti riconoscibili.

Piet Mondrian: il rigore geometrico del Neoplasticismo

Piet Mondrian (1872-1944) è un artista olandese, fondatore del movimento Neoplasticismo (o De Stijl). Inizialmente influenzato dall’Impressionismo e dal Cubismo di Braque e Picasso, Mondrian giunge gradualmente a un’astrazione sempre più radicale, basata sull’uso esclusivo di linee rette orizzontali e verticali, colori primari e non-colori. Nelle sue opere, come le celebri Composizioni con rosso, giallo e blu, Mondrian cerca di raggiungere un equilibrio perfetto tra forma e colore, creando composizioni armoniose e universali.

Theo Van Doesburg: l’astrattismo dinamico e la rivista De Stijl

Theo Van Doesburg (1883-1931) è stato un pittore, architetto e teorico olandese, che ha collaborato strettamente con Mondrian alla diffusione dei principi del Neoplasticismo. Fondatore della rivista “De Stijl”, Van Doesburg ha contribuito a diffondere le idee dell’astrattismo geometrico in Europa. A differenza di Mondrian, Van Doesburg introduce nelle sue composizioni linee diagonali, creando un effetto di maggiore dinamismo.

Paul Klee: un astrattismo lirico e poetico

Paul Klee (1879-1940) è un artista svizzero-tedesco, la cui opera è difficile da classificare in modo univoco. Pur essendo vicino all’astrattismo, Klee mantiene sempre un legame con la realtà, trasfigurandola in forme e colori poetici e suggestivi. Nelle sue opere, spesso di piccolo formato, Klee utilizza tecniche diverse (acquerello, olio, disegno) e assegna grande importanza all’intensità del colore, creando composizioni raffinate e ricche di simbolismo.

Kazimir Malevič: il Suprematismo e la purezza della forma

Kazimir Malevič (1879-1935) è un artista russo, fondatore del movimento Suprematismo, che porta l’astrattismo alle sue estreme conseguenze. Nelle sue opere, come il celebre Quadrato nero su fondo bianco (1915), Malevič elimina ogni riferimento alla realtà, riducendo la pittura a forme geometriche elementari e colori puri. L’obiettivo è quello di raggiungere una “suprema” purezza espressiva, liberando l’arte da ogni funzione rappresentativa o decorativa.

L’eredità del movimento astrattista e la sua influenza sull’arte moderna

Il movimento astrattista ha avuto un impatto enorme sull’arte del Novecento, aprendo la strada a nuove forme di espressione artistica e influenzando movimenti successivi come l’Informale, l’Espressionismo astratto e l’arte minimalista. L’astrattismo ha dimostrato che l’arte può esistere e comunicare emozioni e concetti anche senza rappresentare la realtà oggettiva, aprendo infinite possibilità creative agli artisti.

Fonte dell’immagine: Wikimedia Commons

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A proposito di Valeria Esposito

Studentessa presso la facoltà di lingue e culture comparate

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