Il Silmarillion, la bibbia incompleta di Tolkien

Il Silmarillion, la bibbia incompleta di Tolkien

Quando si parla di fantasy, molti pensano subito a J.R.R. Tolkien. A lui si associano opere come Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. Esiste, però, un’opera ancora più fondamentale, che narra le origini della Terra di Mezzo, dalla creazione fino agli eventi successivi. Rimasta incompiuta, Il Silmarillion è considerata il fulcro del legendarium di Tolkien, una sorta di Bibbia del suo mondo immaginario.

Cos’è Il Silmarillion? Il cuore del legendarium di Tolkien

Il Silmarillion non è un romanzo, ma il cuore del legendarium di Tolkien, ovvero l’insieme delle sue opere che costituiscono un universo immaginario coerente. Si tratta di un’opera mitopoietica: l’autore crea una nuova mitologia, ispirandosi a fonti come la tradizione cristiana e la mitologia norrena e greca. La sua struttura è più simile a quella di un testo sacro o di un poema epico, con uno stile aulico e solenne.

La struttura: le cinque parti che compongono l’opera

L’opera è suddivisa in cinque parti distinte, che narrano la storia del mondo dalla sua creazione fino all’inizio della Terza Età.

Parte Contenuto in sintesi
Ainulindalë La “Musica degli Ainur”, narra la creazione dell’universo (Eä) e del mondo (Arda) da parte dell’Essere Supremo, Eru Ilúvatar.
Valaquenta Una descrizione dei Valar e dei Maiar, le potenze divine che scesero su Arda per plasmarla, e del loro antagonista, Melkor (Morgoth).
Quenta Silmarillion “La storia dei Silmaril”, è il cuore dell’opera. Narra le epiche guerre degli Elfi contro Morgoth per il possesso delle tre gemme sacre.
Akallabêth “La Caduta di Númenor”, racconta la storia del regno degli Uomini che, corrotto da Sauron, viene inabissato per la sua superbia.
Degli Anelli del Potere Un riassunto degli eventi della Seconda e Terza Età, che funge da collegamento con le vicende de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.

La genesi travagliata: dalla Grande Guerra a Christopher Tolkien

Non si conosce la data precisa di inizio della stesura. Molti scritti di Tolkien risalgono agli anni precedenti la Grande Guerra. Nel 1917, ricoverato per una febbre contratta nelle trincee, Tolkien iniziò a dare forma organica al suo mondo, scrivendo Il libro dei racconti perduti. Considerava Il Silmarillion la sua opera più importante e vi lavorò per tutta la vita, ma dopo il successo de Lo Hobbit, gli editori rifiutarono di pubblicarlo, ritenendolo troppo complesso. Tolkien morì nel 1973, lasciando l’opera incompiuta. Fu il figlio, Christopher Tolkien, a raccogliere e riordinare gli scritti, pubblicandola finalmente nel 1977.

Consigli di lettura: perché Il Silmarillion è considerato difficile?

Molti lettori trovano Il Silmarillion un’opera ostica. Questo accade perché non è un romanzo, ma un compendio mitologico. Le principali difficoltà sono:

  • Lo stile: aulico, solenne e arcaico, simile a quello di un testo sacro.
  • La portata: narra migliaia di anni di storia, con innumerevoli personaggi, luoghi ed eventi.
  • La mancanza di un protagonista: a differenza de Il Signore degli Anelli, non c’è un gruppo di personaggi da seguire dall’inizio alla fine.

Quando leggerlo? Generalmente si consiglia di leggere Il Silmarillion dopo Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. In questo modo, si arriva all’opera con già una familiarità con il mondo e i suoi temi, apprezzandola come un immenso e affascinante approfondimento.

Temi e stile: tra mito, epica e religione

Il Silmarillion affronta temi universali come la creazione, la lotta tra bene e male, la caduta, la redenzione, il libero arbitrio, la mortalità e l’immortalità. Lo stile poetico e a tratti arcaico può rendere la lettura impegnativa, ma contribuisce a creare l’atmosfera di un’opera mitologica senza tempo.

L’eredità de Il Silmarillion

Nonostante la sua complessità, Il Silmarillion è un’opera fondamentale per comprendere appieno l’universo di Tolkien. Ha influenzato profondamente la letteratura fantasy successiva, fornendo un modello di costruzione di mondi (world-building) coerenti e dettagliati. Sebbene accolto in modo contrastante dalla critica al momento della sua uscita, resta oggi un’opera imprescindibile per i fan di Tolkien e per chiunque sia interessato alla mitologia e alla creazione di mondi immaginari.

Articolo aggiornato il: 30/08/2025

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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