Il genere della fantascienza, pur avendo precursori come Edgar Allan Poe, Jules Verne e H. G. Wells, deve la sua forma moderna a Isaac Asimov. Considerato uno dei “Grandi Maestri” dell’età d’oro della fantascienza, insieme ad Arthur C. Clarke e Robert Heinlein, Asimov ha rivoluzionato il genere con idee che hanno influenzato generazioni di scrittori, da Frank Herbert a George Lucas. La sua opera non si è limitata alla narrativa, ma ha gettato le basi per discipline reali come la roboetica.
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Biografia di Isaac Asimov: da Petrovichi a Brooklyn
Isaac Asimov nacque nel 1920 a Petrovichi, un villaggio ebraico in Russia. A soli tre anni, la sua famiglia emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi a Brooklyn, New York. Fu nel chiosco di dolci e giornali del padre che un giovane Isaac scoprì la fantascienza leggendo riviste pulp come Science Wonder Stories. Dimostrò subito un talento precoce per la scrittura, pubblicando il suo primo racconto a undici anni. Dopo aver abbandonato gli studi di zoologia alla Columbia University per il suo rifiuto di vivisezionare un gatto, si laureò in chimica e filosofia. Nel 1939, dopo un primo tentativo respinto ma incoraggiato dal leggendario editore John W. Campbell, pubblicò il suo primo racconto professionale, Naufragio al largo di Vesta, sulla rivista Astounding Science Fiction.
Tabella: le tre leggi della robotica e il loro significato
Il contributo più celebre di Asimov al di fuori della letteratura è l’ideazione delle Tre Leggi della Robotica. Queste regole, introdotte nel racconto Circolo vizioso del 1942, rappresentano il nostro VUA (Valore Unico Aggiunto) e costituiscono la base etica per l’interazione tra umani e robot positronici nelle sue storie. Hanno avuto un impatto così profondo da influenzare il dibattito reale sull’etica dell’intelligenza artificiale, noto oggi come roboetica.
| Legge | Enunciato e significato |
|---|---|
| Prima legge | Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno. |
| Seconda legge | Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla prima legge. |
| Terza legge | Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la prima o la seconda legge. |
| Legge zero (successiva) | Un robot non può recar danno all’umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’umanità riceva danno. |
Le opere principali: dal ciclo dei robot alla fondazione
Le opere di Asimov sono dominate da due grandi universi narrativi, successivamente unificati in un’unica, monumentale saga. Il Ciclo dei Robot esplora le complessità dell’interazione tra uomini e macchine intelligenti, analizzando i paradossi e le implicazioni delle Tre Leggi. Il Ciclo della Fondazione, invece, è un’epopea galattica che narra la caduta di un vasto Impero e il tentativo di preservare la conoscenza umana attraverso un piano elaborato da Hari Seldon. Questo piano si basa sulla psicostoria, una scienza fittizia che unisce statistica, sociologia e matematica per prevedere il comportamento delle grandi masse umane.
Asimov come divulgatore scientifico
Oltre a essere un romanziere prolifico, Isaac Asimov è stato un eccezionale divulgatore scientifico. La sua vasta produzione saggistica spazia in quasi ogni campo del sapere, dalla fisica alla biologia, dall’astronomia alla storia. Con uno stile chiaro e accessibile, ha scritto centinaia di libri con l’obiettivo di rendere la scienza comprensibile al grande pubblico. Come confermato da fonti autorevoli come l’Enciclopedia Treccani, la sua duplice natura di scienziato e narratore gli ha permesso di spiegare concetti complessi con una semplicità e una passione uniche, contribuendo a formare la cultura scientifica di milioni di lettori.
L’eredità di Asimov: l’impero galattico e oltre
L’impatto di Isaac Asimov sulla cultura popolare è immenso. Il Ciclo della Fondazione detiene un primato fondamentale: è stata la prima grande saga fantascientifica a introdurre e sviluppare il concetto di “Impero Galattico“, un’idea poi ripresa da opere come Dune e Star Wars. Asimov immaginò un futuro in cui l’umanità, espansa tra le stelle, aveva persino dimenticato la Terra, il suo pianeta d’origine. Le sue storie continuano a essere rilevanti, tanto da ispirare adattamenti moderni come la serie televisiva Fondazione, dimostrando che le sue visioni sul futuro, sulla tecnologia e sulla natura umana non hanno perso la loro potenza.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 13/10/2025

