Isaac Asimov, il padre della fantascienza moderna

Isaac Asimov, il padre della fantascienza moderna

Il genere della fantascienza ha radici che hanno origini nel territorio americano, associabili alla mente di un autore precursore: Edgar Allan Poe, già iniziatore di generi che verranno sviluppati in seguito da altri, come il giallo e il poliziesco. Dopo Poe, a rinnovare la fantascienza è stato lo scrittore Jules Verne, che seppe dare un pizzico di avventura in più nei suoi viaggi verso gli abissi oppure verso le viscere della Terra; anche H. G. Wells diede il suo contributo al genere fantascientifico, specialmente con i racconti de La macchina del tempo e l’Uomo Invisibile. Colui che diede forma alla fantascienza odierna, influenzando altri autori di altrettanti media, come Frank Herbert e George Lucas, è lo scrittore americano di origine bielorussa Isaac Asimov.

Nato in un piccolo villaggio di nome Petrovichi nel 1920, Isaac Asimov era di famiglia ebrea, la quale aveva in mente di trasferirsi altrove per una guerra civile di quel periodo; tre anni dopo, infatti, gli Asimov si trasferirono in America, precisamente nel quartiere di Brooklyn di New York. Il padre, Judah Asimov, gestiva un piccolo chiosco che vendeva dolci e giornali, e fu proprio in quel posto che il piccolo Isaac Asimov entrò in contatto con la fantascienza, leggendo riviste come Science Wonder Stories. Isaac imparò subito a leggere e scrivere, pubblicando nel 1934, a 11, anni il suo primo racconto, Little Brother, sul giornalino della scuola che frequentava. Grazie a queste dote, Isaac venne sempre incitato dal padre, il quale notò anche un peculiare interesse nello studio delle materie scientifiche.

Asimov studiò inizialmente zoologia alla Columbia University, ma lasciò la facoltà per essersi rifiutato di vivisezionare un gatto randagio, non mancò comunque a laurearsi in seguito in chimica e filosofia nella stessa università. Nonostante i suoi impegni accademici, non mancò di coltivare la sua passione per la letteratura leggendo autori come Agatha Christie, ma questo fu anche il periodo dei suoi primi racconti pubblicati. Nel 1937, infatti, propose un racconto chiamato Cosmic Corkscrew a John W. Campbell, direttore della rivista Astounding Science Fiction, ma la storia fu respinta. Nonostante il rifiuto della proposta, Campbell non mancò nel consigliare al giovane Asimov come aggiustare la sua scrittura. Dopo due anni dal primo tentativo, però, nella stessa rivista lo scrittore bierolusso pubblicò per la prima volta un suo racconto, Naufragio al Largo di Vesta.

Da questa pubblicazione Isaac Asimov entrò in contatto con diverse riviste e con altri autori della fantascienza, riuscendo a pubblicare i primi racconti che andranno a definire il ciclo dei Robot e il ciclo della Fondazione. Il suo successo come romanziere crebbe sempre più, ma Asimov non era solo uno scrittore di fantascienza è stato anche un importante divulgatore scientifico, pubblicando diversi saggi in diversi ambiti scientifici: dal corpo umano allo spazio. Nonostante i suoi racconti sui robot siano di pura invenzione, i suoi scritti sull’intelligenza artificiale e le sue leggi della robotica hanno dato le fondamenta di quella che conosciamo oggi come Roboetica.

Sicuramente le storie più conosciute di Isaac Asimov sono legate al Ciclo della Fondazione, la quale ha addirittura un primato: è stata la prima saga fantascientifica ad aver utilizzato il termine “Impero Galattico”. Infatti prima di Dune e prima di Star Wars, Isaac Asimov è stato il primo autore a concepire un futuro talmente avanzato tecnologicamente in cui l’umanità si è espansa nel cosmo, formando un grandissimo impero, a costo, addirittura, di dimenticare il loro pianeta di origine.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Fabio Cioffi

Vedi tutti gli articoli di Fabio Cioffi

Commenta