L’intertestualità è l’insieme di relazioni che un testo (scritto, orale o visivo) intrattiene con altri testi. Cos’è l’intertestualità in parole semplici? È l’idea che nessuna opera sia un’isola, ma piuttosto un mosaico di citazioni, allusioni e influenze, consce e inconsce, provenienti da ciò che è stato creato prima. Leggere, quindi, diventa un vero e proprio processo di muoversi attraverso testi, riconoscendone i fili che li legano.
Indice dei contenuti
1. Origine del concetto: da Kristeva a Goethe
Chi ha inventato il termine intertestualità? La parola, che deriva dal latino intertexto (“mescolare mentre si tesse”), è stata introdotta dalla filosofa e linguista Julia Kristeva nella seconda metà del XX secolo. Nei suoi saggi, Kristeva sostiene che un’opera letteraria non è semplicemente il prodotto di un singolo autore, ma delle sue relazioni con altri testi e altre culture. L’idea di un dialogo tra le opere, però, ha radici più antiche. Già Goethe aveva teorizzato il concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale), un dialogo tra Oriente e Occidente che mise in pratica nel suo “Il divano occidentale orientale”, un’opera strutturata come una conversazione con il poeta persiano Hafez.
2. Le forme dell’intertestualità: esempi pratici
L’intertestualità può manifestarsi in molti modi, dalle citazioni esplicite alle allusioni più sottili. Quali sono alcuni esempi di intertestualità?
Forma di Intertestualità | Esempio Pratico |
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Citazione | Quando un testo riporta esplicitamente una frase da un’altra opera, come fa Umberto Eco ne “Il nome della rosa” citando la Bibbia. |
Allusione | Un riferimento indiretto. L’Ulisse di James Joyce è una continua allusione all’Odissea di Omero, rielaborandone la struttura. |
Parodia | Un’imitazione comica o satirica. Il Don Chisciotte di Cervantes è una parodia dei romanzi cavallereschi. |
Pastiche | L’imitazione dello stile di un altro autore, ma come omaggio. Molti film di Quentin Tarantino sono un pastiche del cinema di genere. |
3. Il significato al di là del testo singolo
La teoria letteraria contemporanea crede che le opere siano costituite da sistemi, codici e tradizioni stabilite da lavori precedenti. Per comprenderle, sono cruciali anche i riferimenti a campi artistici diversi come la pittura o il cinema. L’intertestualità permette di catturare lo spirito di un’epoca e di mettere a confronto culture diverse. Come sostiene il professore Graham Allan, “il significato diventa qualcosa che esiste tra un testo e tutti gli altri testi a cui fa riferimento”. L’analisi di un’opera richiede quindi la capacità di fare riferimenti intertestuali ed essere un lettore critico. Solo così si può iniziare a navigare nell’oceano della teoria letteraria e scoprire il complesso mondo dell’intertestualità.
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