La transumanza: una tradizione che continua

La transumanza

La transumanza è lo spostamento stagionale di pecore, mucche e capre da un pascolo all’altro. I pastori lo fanno da secoli per dare sempre, in ogni stagione, buon cibo agli animali e, soprattutto, per rispettare i ritmi della natura.

In estate le greggi vengono portate in montagna, dove l’erba e l’aria sono più fresche. In inverno, invece, scendono in pianura, dove il clima è più mite.

Un po’ di storia

La parola transumanza viene dal latino e significa “attraversare la terra”. Non è una tradizione solo italiana: si trova anche in Spagna, Grecia e Francia. In Italia era molto praticata in Abruzzo, Molise, Puglia e in altre regioni.

I pastori percorrevano i tratturi, antiche vie erbose larghe anche 60 metri, che collegavano le montagne alle pianure. Il più famoso è il Tratturo Regio L’Aquila–Foggia, lungo più di 240 chilometri. Queste vie erano vere e proprie “autostrade verdi”, percorse non solo da animali ma anche da mercanti e viaggiatori.

Una festa per i paesi

La transumanza non era solo un lavoro. Quando le greggi passavano, i paesi si riempivano di gente ed era un’occasione per stare insieme, con mercati e momenti di festa.

Ancora oggi, in alcuni luoghi, si organizza la transumanza come una festa popolare. Tra questi ci sono Candela, in Puglia, e Pescasseroli, in Abruzzo.

Ogni anno a settembre, i cavalieri partono da Pescasseroli e arrivano a Candela percorrendo il Tratturo Regio. Il viaggio dura circa due giorni e si fa a cavallo. All’arrivo a Candela, il paese si anima con musica e turisti che giungono per partecipare all’evento.

Ma non finisce qui: a maggio, gli abitanti di Pescasseroli tornano a Candela per partecipare alla realizzazione dell’infiorata cittadina, una festa in cui le strade vengono decorate con grandi tappeti di fiori colorati. Questo scambio conferma il forte legame tra i due paesi, che sono gemellati.

La transumanza oggi

Oggi molti animali vengono spostati con i camion, quindi la transumanza come pratica è meno diffusa. Tuttavia, alcune comunità continuano a mantenerla viva, sia per tradizione sia per attrarre turisti. Partecipare è un modo per scoprire la vita dei pastori e il loro stretto rapporto con la natura.

Riconoscimento UNESCO

Nel 2019 la transumanza è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Questo premio serve a ricordare che non si tratta solo di spostare animali, ma di preservare la storia e le tradizioni delle comunità.

La transumanza non è quindi un semplice spostamento di animali. È un legame tra passato e presente, che ci ricorda il lavoro dei pastori e il rispetto per la natura. Le feste di Candela e Pescasseroli dimostrano che questa tradizione è ancora viva e capace di unire le persone.

Fonte immagine: Wikipedia – autore: CamDib

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A proposito di Lucilla De Meo

Sono Lucilla, sono laureata in Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe, e sto proseguendo i miei studi magistrali in Saperi umanistici e tecnologie digitali. Amo le lingue, la comunicazione interculturale e mi impegno in progetti sociali. Nel tempo libero coltivo la mia passione per la fotografia e la creatività digitale.

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