La commedia è un’arte teatrale che si sviluppa postuma rispetto al teatro tragico, molto apprezzato nel mondo greco, attorno al quinto secolo avanti Cristo grazie ad Aristofane. Sul versante romano, il più grande padre della commedia è proprio Plauto, massimo esponente del genere della “Palliata”. Questo termine indica la commedia di ambientazione greca, così chiamata per il pallium, il mantello greco indossato dagli attori. Delle commedie di Plauto, nonostante una vastissima produzione che ne contava almeno 130, sono pervenute fino ai nostri giorni soltanto 21, studiate da Terenzio Varrone, che le ritenne autentiche.
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I temi e lo stile delle commedie di Plauto
All’interno delle sue commedie Plauto adatta le vicende ed i personaggi del teatro greco al contesto e al gusto del pubblico latino. Si ispira alla Grecia per i contenuti, gli intrecci e le battute, traendo ispirazione dal passato per un teatro futuro e completamente nuovo. Le opere che portava in scena erano veri e propri capolavori, che potrebbero quasi essere definiti come avi dei musical moderni per la presenza di parti cantate (i cantica). Il suo tratto distintivo era soprattutto l’elemento comico, che si riesce ad estrapolare in ogni singola situazione. La maggior parte delle opere è mossa da un intreccio amoroso che porta le strade dei protagonisti ad incontrarsi. L’intreccio è poi risolto grazie all’agnizione (agnitio), ovvero il riconoscimento improvviso di un personaggio che scioglie ogni nodo della trama.
La figura più importante delle commedie di Plauto è quella del servus, il servo, che è il vero motore delle trame ed è colui che non soltanto coinvolge il pubblico, ma che aiuta a sciogliere gli intrighi. Il servus sulla scena costruisce la cosiddetta beffa: essa consiste in equivoci (non a caso la commedia plautina è nota anche come “commedia dell’equivoco”), scambi di persona, luoghi comuni ed espressioni buffe. Plauto è inoltre ricordato anche per essere uno dei responsabili della rottura della quarta parete: gli attori si rivolgevano direttamente agli spettatori, coinvolgendoli nelle vicende. Era una tecnica molto apprezzata dal pubblico, che in questo modo era anche “obbligato” a prestare attenzione.
I personaggi: le maschere ricorrenti
Il teatro di Plauto si basa su una serie di personaggi fissi, o “maschere”, derivati dalla Commedia Nuova greca ma adattati con grande originalità. Questi tipi umani sono immediatamente riconoscibili dal pubblico.
Personaggio (Maschera) | Ruolo e caratteristiche |
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Servus callidus (Servo astuto) | Il vero protagonista. Ingegnoso, bugiardo e manipolatore, ordisce inganni per aiutare il suo giovane padrone, spesso per puro gusto della beffa. |
Adulescens (Giovane innamorato) | Il giovane di buona famiglia, perdutamente innamorato di una cortigiana ma senza i soldi per riscattarla. Spesso è un personaggio debole che si affida completamente al suo servo. |
Senex (Il vecchio) | Può essere il padre severo e avaro dell’adulescens (senex avarus) o un vecchio ridicolo che si innamora di una giovane (senex libidinosus). È la vittima designata degli inganni del servo. |
Miles gloriosus (Il soldato fanfarone) | Un militare vanitoso e spaccone che si vanta di imprese mai compiute. Spesso è il rivale in amore del giovane e viene ridicolizzato. |
Plauto e Terenzio a confronto
Plauto non fu l’unico grande commediografo della latinità. Insieme a lui, un ruolo di primo piano spetta a Publio Terenzio Afro. Pur scrivendo entrambi palliate, i loro stili e obiettivi erano profondamente diversi, rappresentando le due anime della commedia romana.
Plauto | Terenzio |
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Obiettivo: far ridere il pubblico a ogni costo (risus movere). Comicità fisica, giochi di parole, beffe. | Obiettivo: far riflettere con un sorriso. Teatro più psicologico, incentrato sul concetto di humanitas (comprensione e solidarietà umana). |
Pubblico: popolare, vasto e variegato. Usa la rottura della quarta parete per coinvolgere direttamente gli spettatori. | Pubblico: colto e aristocratico (il Circolo degli Scipioni). Lo stile è più elegante e controllato. |
Personaggi: maschere fisse e caricaturali. Il servus callidus è il dominatore assoluto della scena. | Personaggi: più realistici e sfumati, dotati di una psicologia complessa. Il servo ha un ruolo meno centrale. |
Originalità: grande libertà nell’adattare i modelli greci, mescolando trame e inserendo elementi romani (contaminatio). | Originalità: maggiore fedeltà ai modelli greci, ma con un’approfondita analisi dei caratteri e dei rapporti familiari. |
Le commedie più famose di Plauto
Tra le 21 opere pervenute, alcune sono diventate dei veri e propri archetipi teatrali, influenzando innumerevoli autori successivi. Tra le più celebri ricordiamo il Miles Gloriosus (o soldato fanfarone), l’Asinaria o l’Anfitrione.
Commedia | Trama in breve |
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Miles Gloriosus | Il servo Palestrione organizza una beffa geniale per liberare una ragazza rapita dal soldato fanfarone Pirgopolinice e restituirla al suo giovane amante. È il modello della commedia degli inganni. |
Aulularia (La commedia della pentola) | Il vecchio avaro Euclione vive nel terrore che gli venga rubata una pentola piena d’oro. La sua paranoia genera una serie di equivoci esilaranti. Ha ispirato “L’Avaro” di Molière. |
Amphitruo (Anfitrione) | Giove prende le sembianze del generale Anfitrione per sedurne la moglie Alcmena, mentre Mercurio assume l’aspetto del servo Sosia. È la commedia degli scambi di persona per eccellenza. |
Elenco completo delle 21 commedie
Ecco la lista delle 21 commedie considerate autentiche da Varrone e giunte fino a noi, come riportato da fonti autorevoli come l’enciclopedia Treccani:
- Amphitruo (Anfitrione)
- Asinaria (La commedia degli asini)
- Aulularia (La commedia della pentola)
- Bacchides (Le Bacchidi)
- Captivi (I prigionieri)
- Casina
- Cistellaria (La commedia della cesta)
- Curculio (Gorgoglione)
- Epidicus
- Menaechmi (I Menecmi)
- Mercator (Il mercante)
- Miles gloriosus (Il soldato fanfarone)
- Mostellaria (La commedia del fantasma)
- Persa (Il persiano)
- Poenulus (Il Cartaginese)
- Pseudolus (Pseudolo)
- Rudens (La gomena)
- Stichus
- Trinummus (Le tre monete)
- Truculentus (Lo zoticone)
- Vidularia (La commedia del baule) – frammentaria
Le commedie di Plauto e il suo modo di operare sono state essenziali anche per autori come Shakespeare, Molière o Lessing, e le sue opere sono molto godibili ed interessanti ancora oggi!
Immagine di copertina da archivio personale