Le commedie di Plauto: un capolavoro del teatro latino

Le commedie di Plauto: un capolavoro del teatro latino

La commedia è un’arte teatrale che si sviluppa postuma rispetto al teatro tragico, molto apprezzato nel mondo greco, attorno al quinto secolo avanti Cristo grazie ad Aristofane; sul versante romano, invece, il più grande padre della commedia è proprio Plauto, massimo esponente del genere della “Palliata”. Delle commedie di Plauto, nonostante una vastissima produzione che ne contava almeno 130, sono pervenute fino ai nostri giorni soltanto 21, studiate da Terenzio Varrone, che ritenne 19 di esse autentiche e le altre 2 invece apocrife, ma nonostante siano arrivate fino a noi, ne conserviamo solo alcuni frammenti.

Le commedie di Plauto: il contenuto ed i temi

All’interno delle sue commedie Plauto adatta le vicende ed i personaggi del teatro greco al contesto latino. Si ispira alla Grecia non solo per i contenuti, ma anche per le invenzioni linguistiche, intrecci, battute e tanto altro, traendo ispirazione dal passato per un teatro futuro e completamente nuovo. Insomma, le opere che portava in scena erano veri e propri capolavori, che potrebbero quasi essere definiti come avi dei musical moderni. Il suo tratto distintivo era soprattutto l’elemento comico, che si riesce ad estrapolare in ogni singola situazione. La maggior parte delle opere di sua produzione sono mosse da un intreccio amoroso che porta le strade dei protagonisti ad incontrarsi e dar vita alle vicende che vengono inscenate, l’intreccio è poi sciolto dall’elemento dell’agnitio, in grado di poter sciogliere qualsiasi intreccio, anche quello più intricato. La figura più importante delle commedie di Plauto è quella del servus, il servo, che è proprio il beniamino delle trame ed è colui che non soltanto coinvolge il pubblico, ma che aiuta a sciogliere gli intrighi. Il servus sulla scena porta e costruisce la cosiddetta beffa: essa consiste in equivoci (non a caso la commedia plautina è nota anche come “commedia dell’equivoco”), scambi di persona, luoghi comuni, espressioni buffe e anche riferimenti a tematiche contemporanee e attuali rispetto agli spettatori.

Plauto è inoltre ricordato anche per essere uno dei responsabili della rottura della quarta parete sulla scena che permetteva il diretto coinvolgimento degli spettatori nella scena. Accadeva quindi che gli attori si rivolgessero direttamente agli spettatori con domande e coinvolgendoli direttamente nelle vicende che accadevano sulla scena; era una tecnica molto apprezzata dal pubblico, che in questo modo era anche “obbligato” a prestare attenzione.

Le commedie di Plauto e il suo modo di operare sono state essenziali anche per autori come Shakespeare, Molière o Lessing, e le sue opere sono molto godibili ed interessanti ancora oggi! Tra le più celebri ricordiamo il Miles Gloriosus (o soldato fanfarone), l’Asinaria o l’Anfitrione.

Immagine di copertina da archivio personale

A proposito di Giada Bonizio

Sono una studentessa dell'Università degli studi di Napoli "l'Orientale", amo leggere, la musica e l'arte.

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