Le Neoavanguardie artistiche: quali sono?

Le Neoavanguardie artistiche: quali sono?

Le Neoavanguardie artistiche sono una serie di tendenze sorte nella seconda metà del novecento, che si pongono l’obbiettivo di rielaborare le ricerche condotte dalle avanguardie artistiche del primo novecento, in particolare quelle più innovative e provocatorie come il surrealismo e il dadaismo in una chiave differente. Le Neoavanguardie artistiche si propongono di coinvolgere linguaggi diversi come il teatro, la musica, la fotografia ,la danza e i nuovi strumenti di comunicazione come la televisione e il computer.
Cambia inoltre la concezione di artista, viene definito tale anche solo colui che progetta l’idea ma non realizza in prima persona l’opera d’arte perché la sua lavorazione viene affidata ad altri. L’esposizione delle opere non è più unicamente destinata ai musei o alle mostre d’arte ma l’opera può appropriarsi degli spazi aperti e coinvolgere più spettatori.
Vediamo quali sono le Neoavanguardie artistiche più rivoluzionarie della seconda metà del novecento.

Body Art: il corpo come opera d’arte nelle Neoavanguardie artistiche 

Questa particolare Neoavanguardia artistica fa del corpo umano l’opera d’arte. Gli artisti utilizzano il proprio corpo come materia espressiva e si presentano al pubblico come sculture viventi come erano soliti fare gli artisti inglesi Gilbert & George. Spesso gli artisti dipingono il proprio corpo realizzando scritte su se stessi o su altri corpi, arrivano a ferirsi davanti al pubblico o si muovono davanti agli spettatori seguendo il ritmo musicale. Più provocatoria è invece la maniera dell’italiano Piero Manzoni di fare Body Art che “espone” persone vere e proprie che diventano opere d’arte poiché l’artista pone sul  corpo dei suoi modelli la sua firma, fornendo anche un certificato di autenticità a queste sculture viventi.

Minimalismo:  i materiali di produzione industriale nelle Neoavanguardie artistiche 

Si tratta di una delle Neoavanguardie artistiche nate in America. È una tendenza artistica che si concentra sul processo artistico proponendosi di ridurre la composizione a forme essenziali ed estremamente semplici, utilizzando soprattutto materiali di produzione industriale. Le opere finali sono caratterizzate da freddezza emotiva e non hanno una particolare possibilità interpretativa. Spesso le opere minimaliste si ispirano all’astrattismo geometrico, questo è evidente nelle opere di Frank Stella in cui le tele sono scandite da strisce di colore e strutture geometriche elementari.

Land Art

Tra le Neoavanguardie artistiche avrà molto successo la Land Art o arte ambientale, una tendenza artistica che vede l’artista confrontarsi attivamente con l’ambiente esterno allestendo opere d’arte in scenari naturali o negli ambienti urbani e lavorando su larga scala. Queste opere non sono chiaramente in grado di restare nel tempo e per questo la loro realizzazione è stata documentata e testimoniata dalla fotografia. Ad esempio, l’artista Robert Smithson fece costruire una spirale di grandi dimensioni sulla sponda di un lago.

Arte concettuale

Secondo gli artisti facenti parte di questa Neoavanguardia artistica, ciò che conta è semplicemente ideare un’opera d’arte, non occorre necessariamente arrivare alla realizzazione di questa idea o delegarla ad un altro artista ma ciò che è importante è manifestare un pensiero e renderlo noto allo spettatore. Spesso le opere si riducono ad essere semplici parole realizzate con tubi di neon che hanno l’obbiettivo di impressionare e di catturare l’attenzione dello spettatore.

Arte povera

L’arte povera è una delle Neoavanguardie artistiche più apprezzate in Italia e in tutta Europa. Gli esponenti di questa tendenza si servono per la realizzazione delle opere di materiali poveri e comuni nella vita di tutti i giorni come stoffa, cartone, terra e paglia .Questi lavori creano una modificazione nel modo di percepire lo spazio e di muoversi al suo interno, tanto che gli spettatori finiranno per essere considerati parte dell’opera stessa nel momento in cui si muovono in essa.
Celebre sono gli igloo di Mario Merz o le opere di Michelangelo Pistoletto come La Venere degli stracci nella quale un calco di una statua si contrappone per ordine e bellezza ad un disordinato cumulo di vestiti.

Fonte dell’immagine: Wikipedia 

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A proposito di Valeria Esposito

Studentessa presso la facoltà di lingue e culture comparate

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