La legge di Murphy rappresenta uno dei più celebri assiomi pseudo-scientifici che ha conquistato l’immaginario collettivo, diventando parte integrante della cultura popolare. Questa legge, che afferma che “se qualcosa può andare male, andrà male”, si è trasformata in una chiave di lettura ironica ma sorprendentemente accurata di molti eventi della realtà quotidiana.
Indice dei contenuti
- 1. Cos’è la legge di Murphy: definizione e principi
- 2. L’origine storica: chi era Edward Murphy?
- 3. I principali corollari della legge di Murphy (e perché sembrano veri)
- 4. Perché la legge di Murphy sembra funzionare?
- 5. Applicazioni pratiche della legge di Murphy
- 6. Come “difendersi” dalla legge di Murphy: consigli pratici
- 7. Domande frequenti (FAQ)
1. Cos’è la legge di Murphy: definizione e principi
Al cuore della legge di Murphy si trova un principio apparentemente semplice ma profondo: le azioni che compiamo sembrano predestinate a generare il risultato più sfavorevole possibile. Questa visione, che si intreccia con concetti come la teoria del caos e la percezione della sfortuna, suggerisce una sorta di determinismo pessimistico nella catena degli eventi. Come affermava il filosofo Theodor Adorno: “Quel che temiamo più di ogni cosa ha una proterva tendenza a succedere davvero“. Questa riflessione si allinea perfettamente con i principi della legge di Murphy, evidenziando come la nostra percezione degli eventi sia spesso influenzata dalle nostre paure.
2. L’origine storica: chi era Edward Murphy?
La nascita di questa celebre legge si deve allo scienziato Edward Aloysius Murphy Jr., un ingegnere aerospaziale dell’United States Air Force. Nel 1949, presso la Edwards Air Force Base in California, Murphy stava lavorando al progetto di ricerca MX981, volto a testare la tolleranza del corpo umano alle violente decelerazioni. Durante questi test, si verificò un episodio significativo: un trasduttore con 16 accelerometri, che potevano essere montati in due modi diversi, fu sistematicamente installato nel modo errato dal tecnico.
Constatando il fallimento, Murphy pronunciò una frase rivolta al tecnico responsabile: “Se ci sono due modi di fare una cosa, e uno di questi modi può portare a una catastrofe, lui la farà in quel modo”. La sua intenzione originale non era fatalistica, ma un richiamo alla progettazione difensiva: i sistemi devono essere progettati a prova di errore umano. Fu il medico e colonnello John Paul Stapp, capo del progetto, a citare e diffondere questa osservazione in una conferenza stampa, contribuendo alla sua enorme popolarità nella forma che conosciamo oggi.
3. I principali corollari della legge di Murphy (e perché sembrano veri)
La legge principale ha generato numerosi corollari, ognuno dei quali descrive un aspetto della “sfortuna programmata” con amara ironia. Molti di questi non sono solo battute, ma hanno una spiegazione logica o scientifica.
La fetta di pane imburrata cade sempre dalla parte del burro
Questo non è solo sfortuna, ma fisica. L’altezza media di un tavolo (circa 75 cm) non dà alla fetta di pane il tempo di compiere un giro completo su se stessa. Quando scivola dal bordo, acquista una leggera rotazione. Nella maggior parte dei casi, avrà il tempo di compiere solo mezzo giro prima di toccare terra, atterrando inevitabilmente sulla parte imburrata.
La fila accanto scorre sempre più velocemente
Questa è una combinazione di statistica e psicologia. Se ci sono tre file, c’è una probabilità del 66,6% che una delle altre due sia più veloce della tua. La nostra mente, a causa del bias di conferma, noterà e ricorderà solo le volte in cui abbiamo scelto la fila “sbagliata”, ignorando tutte le volte in cui la nostra era la più rapida.
L’autobus arriva solo quando hai smesso di aspettare (o ne arrivano tre insieme)

Questo fenomeno, noto come “bus bunching”, ha una spiegazione logica. Se un autobus ritarda leggermente, troverà più passeggeri ad attenderlo alla fermata successiva, impiegando più tempo per farli salire e accumulando ulteriore ritardo. Nel frattempo, l’autobus successivo, trovando meno persone alle fermate, guadagna tempo e finisce per raggiungere il primo.
Un oggetto si guasta subito dopo la scadenza della garanzia
I produttori calcolano la vita media di un prodotto (MTBF – Mean Time Between Failures) e impostano il periodo di garanzia in modo che scada prima che la maggior parte dei dispositivi inizi a manifestare guasti dovuti all’usura. Non è sfortuna, ma una precisa strategia commerciale e statistica.
4. Perché la legge di Murphy sembra funzionare?
Nonostante il suo carattere umoristico, la legge di Murphy trova riscontri in campi come la probabilità e la psicologia. Non è una legge fisica, ma una perfetta descrizione di come percepiamo la realtà.
4.1 La statistica e la legge dei grandi numeri
Molti eventi “murphiani” sono semplicemente una questione di probabilità. Un sistema complesso ha più componenti che possono rompersi rispetto a quelli che possono funzionare correttamente. Pertanto, la probabilità di un guasto complessivo è statisticamente più alta della probabilità che tutto funzioni alla perfezione. Gli eventi considerati improbabili possono effettivamente verificarsi nei primi tentativi e ripetersi a breve distanza, creando quella che percepiamo come una “sequenza sfortunata”.
4.2 La psicologia: i bias cognitivi
Il fenomeno si intreccia profondamente con i bias cognitivi, in particolare con il bias di conferma: tendiamo a notare, ricordare e dare più peso agli eventi negativi che confermano la nostra aspettativa che “qualcosa andrà storto”, ignorando o minimizzando le innumerevoli volte in cui tutto è andato bene. A questo si aggiunge l’effetto spotlight, ovvero la tendenza a credere che gli eventi negativi capitino più spesso a noi che agli altri. Questo meccanismo psicologico rafforza la nostra percezione della legge di Murphy in azione.
5. Applicazioni pratiche della legge di Murphy
5.1 Nella vita quotidiana
Oltre ai corollari già visti, la legge si manifesta in innumerevoli altre situazioni. Un esempio classico riguarda i semafori rossi: quando si ha fretta, sembrano essere sempre sfavorevoli. In realtà, è la nostra percezione accelerata del tempo, unita al bias di conferma, che ci fa notare maggiormente le attese.
5.2 Nel mondo professionale: la progettazione difensiva
Laddove la legge di Murphy diventa uno strumento potente è nel mondo professionale. In campi come l’ingegneria, lo sviluppo software e la gestione dei rischi, il principio “se qualcosa può andare storto, lo farà” è la base della progettazione difensiva (defensive design). Gli ingegneri incorporano fattori di sicurezza e ridondanze nei loro progetti proprio per anticipare i possibili guasti. Un esempio di progettazione difensiva in azione è il sistema delle porte degli aerei, che sono sagomate in modo tale (design “plug door”) da non potersi aprire in volo a causa della maggiore pressione interna della cabina, rendendo l’errore umano o il guasto meccanico quasi impossibile. Un altro esempio moderno è il connettore USB-C, progettato per essere inserito in entrambi i versi, eliminando il 50% di possibilità di errore del vecchio USB-A. Questo approccio è il vero antidoto alla legge di Murphy.
6. Come “difendersi” dalla legge di Murphy: consigli pratici
Sebbene non si possa eliminare la casualità, si possono adottare strategie per mitigarne gli effetti. L’approccio migliore è accettare la legge non come una condanna, ma come un invito alla preparazione.
- Pianificare le contingenze: quando pianifichi un’attività, chiediti sempre: “Cosa potrebbe andare storto?”. Prepara un piano B (e a volte anche un piano C). Questo è il cuore della gestione del rischio.
- Semplificare: più un sistema è complesso, più punti di fallimento avrà. Ove possibile, scegli soluzioni semplici e lineari. Il principio KISS (“Keep It Simple, Stupid”) è una risposta diretta alla legge di Murphy.
- Usare le checklist: gli errori umani, come quello che diede origine alla legge, sono spesso dovuti a distrazione. Le checklist sono uno strumento semplice ed efficace per garantire che tutte le procedure vengano eseguite correttamente, specialmente in compiti ripetitivi.
- Mantenere un atteggiamento realistico: riconoscere che gli imprevisti accadono aiuta a gestire lo stress e a rispondere in modo più lucido quando si verificano, invece di cadere nel pessimismo.
7. Domande frequenti (FAQ)
La legge di Murphy è scientificamente provata?
No, non è una legge scientifica come la gravità. Tuttavia, i suoi effetti percepiti possono essere spiegati attraverso la teoria della probabilità e i bias cognitivi studiati dalla psicologia, come il bias di conferma.
È possibile prevenire gli effetti della legge di Murphy?
La prevenzione totale è impossibile perché non si può controllare il caso. Tuttavia, adottando un approccio proattivo basato sulla pianificazione, la semplificazione e la preparazione (progettazione difensiva), è possibile ridurre drasticamente la probabilità di fallimento e mitigarne le conseguenze.
Esiste una versione positiva della legge di Murphy?
Sì, esiste la “Legge di Yhprum” (Murphy scritto al contrario) o “Legge di Murphy Inversa”, che afferma: “Se qualcosa può andare bene, andrà bene”. Questa prospettiva ottimistica serve a bilanciare la visione originale, ricordando che anche gli eventi positivi e fortunati accadono.
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