L’evoluzione del makeup: quasi 4000 anni di storia

evoluzione del makeup

Capire le origini e l’evoluzione del makeup (o trucco) è essenziale per capire come si è evoluta la bellezza. Scopriamo insieme quali sono state le tendenze del trucco nel tempo.

Il primo documentato utilizzo del trucco – Gli egiziani
Il primo uso documentato di cosmetici risale al 3000 a.C. durante la prima dinastia egiziana. Il trucco era usato dall’élite per “decorare” gli occhi e distinguerli da quelli delle classi inferiori. Durante questo periodo, sia gli uomini che le donne dell’alta classe si truccavano quotidianamente.
I primi colori ampiamente utilizzati erano nero e verde, che venivano realizzati utilizzando piombo estratto e minerali. Gli egiziani usavano anche un prodotto chiamato “kohl” per delineare gli occhi a forma di mandorla. Il kohl era in polvere che si applicava con un bastoncino.

Il makeup nell’era vittoriana
L’era vittoriana durò dal 1837 al 1901. Durante questo periodo, l’uso cosmetico era legato alle attrici e alle prostitute. La gente amava il colore naturale della pelle, e qualsiasi trucco che alterasse quel colore non era apprezzato.
Durante questo periodo, le donne cominciarono a pinzettarsi le sopracciglia e ad utilizzare polvere di riso per incipriarsi. Usavano anche succo di barbabietola o pizzicavano le guance per renderle più rosee.
Fu solo all’inizio del 1900 che il trucco divenne più socialmente accettato e cominciò a guadagnare popolarità. Questa popolarità ha portato all’evoluzione del trucco e alla disponibilità dei primi cosmetici commerciali, favorendo l’evoluzione del makeup.

Il trucco negli anni ’20
Durante gli anni Venti, la società si concentrò sempre più sulla bellezza sessuale delle donne. Man mano che le donne entravano nel mondo del lavoro, venivano incoraggiate a truccarsi per meglio competere contro gli uomini.
In questo periodo fu inventato il lipgloss “naturale” usando l’acido bromo per creare un effetto rosso a contatto con la pelle. Anche il rossetto aromatizzato era popolare, e la ciliegia era il sapore più popolare. Anche il blush si è evoluto in modo significativo nel corso degli anni ’20, sostituendo quelli più disordinati del passato con creme e polveri.
Nell’evoluzione del makeup, questo decennio prevede l’introduzione di molti prodotti. Anche il mascara, infatti, si è evoluto durante questo periodo, mescolando vaselina con fuliggine o carbone. Le donne poi lo applicavano con un pennello fine.
Per quanto riguarda gli occhi, la palpebra veniva dipinta in grigio scuro, turchese o verde. Le sopracciglia venivano disegnate usando un eyeliner nero o marrone, ed erano spesso molto sottili, scure e inclinate verso il basso.

Tendenze del makeup negli anni ’50
Come nei decenni precedenti, le donne prendevano ispirazione dal grande schermo, dalle stelle del cinema. Con l’esplosione di colore del cinema negli anni ’50, le donne erano ora pienamente in grado di vedere il trucco che le stelle indossavano. Questo ha portato ad una nuova evoluzione del makeup.
Le donne negli anni ’50 hanno cominciato ad usare più fondotinta, il trucco sugli occhi era più minimal, con poco ombretto applicato. I colori rimanevano caldi, terrosi, ed opachi.
A metà degli anni ’50, l’eyeliner allungato era una parte cruciale del trucco. L’eyeliner commerciale era disponibile in forma di matita, liquido e gel. Le possibilità per l’eyeliner allungo erano infinite – cambiando la lunghezza, lo spessore, o il colore, cambiava l’aspetto dell’occhio e il resto del trucco drammaticamente.
Le sopracciglia negli anni ’50 erano principalmente più spesse nell’angolo interno e poi si assottigliavano. La forma delle labbra si preferiva tenerla al naturale, però ad Hollywood, stelle del cinema come Marilyn Monroe iniziarono a riempire di più loro labbro superiore delineandolo da leggermente più in alto della linea del labbro. Tonalità di rosso, rosso scuro e rosso bluastro erano alla moda.

Il trucco negli anni ’60
Negli anni ’60 c’è stata una significativa evoluzione del makeup.
Il movimento femminista riemerse negli anni sessanta e si concentrò principalmente sull’uguaglianza per tutti. Alcune femministe consideravano il trucco come oggetto sessuale e lo evitavano; altre lo usavano come simbolo d’onore.
Le tendenze andavano dall’aspetto naturale degli hippie, agli occhi bianchi e neri drammatici nell’alta moda, con i colori pastello che hanno lasciato il loro segno sulle masse. L’inizio degli anni ’60 vide una continuazione dei look anni ’50, con un eyeliner, ombretti opachi in grigio, verde e blu e rossetti che andavano dal rosso ai coralli e al rosa.
Pochi anni dopo, la caratteristica principale era: ombretto scuro abbinato con labbra pallide e colori pastello. Anche le ciglia finte erano incredibilmente popolari, ma il resto del viso è stato mantenuto morbido e naturale, pallido e sobrio.

Stile modernista
Lo stile modernista, spesso chiamato “mod“, raggiunse il suo picco tra l’inizio del 1964 e la metà del 1967. Durante questo periodo, programmi televisivi, riviste e film orientati ai giovani hanno unito i giovani in tutto il mondo con l’amore per i motivi geometrici, il bianco e nero.
L’aspetto distintivo del mod era la linea di ombretto nero nella piega dell’occhio con una palpebra bianca pallida, esemplificato dall’iconica supermodella degli anni ’60 Twiggy sulla copertina di molte riviste.
I colori pastello come corallo, rosa e pesca erano i colori di blush più alla moda. Il colore veniva spesso aggiunto anche alle tempie, all’attaccatura dei capelli e sotto la mascella per aggiungere colore e una definizione morbida.

Le tendenze degli anni ’70
Durante gli anni ’70, le esigenze delle donne di colore nell’ambito del makeup hanno iniziato a essere riconosciute e più donne di colore sono state utilizzate per le pubblicità. L’evoluzione del makeup vede adesso nuovi marchi fatti solo per le donne di colore, come il Fashion Fair Cosmetics che ha debuttato nel 1973.
La piega dell’occhio degli anni ’60 continuò anche negli anni ’70 per alcuni look, ma fu miscelata per creare una profondità morbida e una forma simile agli occhi di gatto o a mandorla. L’eyeliner non era sempre indossato, per favorire un look naturale, ma il mascara veniva applicato su entrambe le ciglia, superiori e inferiori.
I colori profondi della frutta come prugne, gelso e mirtillo divennero popolari nei primi anni del decennio.
Le labbra rosse hanno fatto un ritorno nel 1970, a cavallo di un viaggio nostalgico che ha guardato indietro al glamour degli anni ’50.

E invece negli anni ’80?
Una parola che può descrivere il trucco anni ’80 è: luminosità. Anche se si dice che al giorno d’oggi è l’era dell’unicità e dell’espressione di sé, pensiamo che gli anni ’80 abbiano dato origine a questo. La verità è che il rossore vibrante sulle guance era semplicemente insostituibile. Non importava il tono della pelle- il colore rosa brillante o il viola erano i colori utilizzato sugli zigomi.
Proprio come con il resto del trucco, le labbra dovevano essere il più luminose possibile, quindi: rosso ciliegia, arancione, fucsia e sfumature viola erano a favore. Il colore prediletto per gli occhi era il blu, e per quanto riguarda il resto del viso, si cercava di tenere al naturale almeno delle zone, ad esempio le fronti; non c’era particolare attenzione al modellare o colorare le sopracciglia. Tutto ciò di cui avevi bisogno erano sopracciglia cespugliose con un po’ di gel.

Un salto negli anni ’90
Le tendenze principali che hanno definito l’evoluzione del makeup negli anni ’90 sono: l’utilizzo di rossetti scuri, principalmente marroni, e matte, oppure si contornavano le labbra con matite più scure e poi i rossetti nude erano applicati su tutte le labbra; l’ombretto blu era sulle palpebre di tutte, così come lo era il gloss abbondante sulle labbra, ma lo smokey-eye rimane il trend anni ’90 per eccellenza, con ombretti molto scuri, il nero principalmente, che vanno a ricoprire tutta la palpebra e sfumati fino alla parte più esterna dell’occhio.

Grunge makeup
Negli anni ’90, il trucco grunge includeva tre componenti di cui abbiam già parlato: una base opaca, rossetto scuro e smokey-eye. Ad oggi, può includere una variazione dei tre. Infatti ad oggi non si opta per un full grunge makeup, ma ci si concentra piuttosto su poche zone del viso, siano esse le labbra e le sopracciglia, oppure gli occhi ed il fondotinta opaco.

Gli anni 2000
Il trucco negli 2000 era molto distintivo. Se si vede l’immagine di una celebrità, si può facilmente dire se è di quell’epoca.
Non si usciva di casa senza un forte caldo fard sul volto mischiato con del rosa sulle guance. Come negli anni ’90, le linee sul volto erano tutte sottili, dalle sopracciglia al contorno labbra, preferibilmente scuro, con l’aggiunta di un rossetto nude chiaro al centro delle labbra e, per completare il tutto, fiumi di lucidalabbra.
Britney Spears è un’icona per l’ombretto blu gelido ovunque nei primi anni 2000, che si abbina sempre bene con un blush rosa chiaro. Si poteva completare il look con un eyeliner allungato e con ciglia lunghissime con mascara extra-volume.
Come abbiamo detto, l’ombretto blu regnava negli anni 2000. Ma anche altri colori come il lilla brillante o il rosa acceso. I colori pop erano sempre e comunque apprezzati, sia in volto che negli abiti.

L’evoluzione del makeup è un processo infinito, e anche se molto spesso tanti trend tornano di moda, il bello del trucco è che è sempre e comunque in un costante stato di metamorfosi.

Fonte immagine: Wikipedia

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