L’internazionalizzazione delle imprese: le fasi

L'internazionalizzazione delle imprese: le fasi

L’Internazionalizzazione delle imprese, vediamo come funziona

Cos’è un’impresa?

L’impresa è un’organizzazione economica che, mediante l’impiego di un complesso differenziato di risorse, svolge processi di acquisizione e di produzione di beni o servizi, da scambiare con entità esterne al fine di conseguire un reddito. É un sistema aperto e tecnico in quanto senza l’interazione in nuovi mercati non si vende e  dinamico, poiché la dinamicità sta nell’adattamento e il contesto globale in cui viviamo è in continuo cambiamento.
L’internazionalizzazione delle imprese è un fattore comune al giorno d’oggi, soprattutto con l’avvento della globalizzazione. 

Quali sono gli elementi distintivi per l’internazionalizzazione delle imprese?

  1. la presenza di un’organizzazione: gestione delle risorse;
  2. svolgimento di processi di produzione: se l’impresa non produce non sopravvive;
  3. relazione di scambio con entità esterne: relazione con i clienti e i fornitori;
  4. finalità imprenditoriale di produzione di reddito.

Cos’è e in cosa consiste l’internazionalizzazione delle imprese?

L’internazionalizzazione delle imprese è un processo derivante dallo svolgimento di una o più delle attività che ne caratterizzano il funzionamento lungo una dimensione che coinvolge diverse nazioni. Affinché un’impresa si internazionalizzi deve seguire delle fasi:
1. Export occasionale o indiretto:
il piccolo produttore vende una tantum il suo prodotto oppure un produttore che vende un prodotto che non viene venduto tutto solo periodicamente.
2. Export sperimentale:
l’impresa inizia a stringere accordi con i rivenditori locali in modo frequente.
3. Export regolare:
stringe rapporti costanti nel tempo con soggetti locali che vendono sul mercato .
4. Filiali:
Punti vendita autonomi senza accordi con attori locali.
5. Delocalizzazione:
l’impresa sposta le attività di produzione o parte di essere su un altro territorio.

Quali sono le dinamiche  rilevanti per l’internazionalizzazione delle imprese?

  1. Il mercato, nuovi mercati geografici rappresentano nuove opportunità, è considerato come l’arena di scambio di informazioni, in cui si svolge la concorrenza, è un ambiente fisico o virtuale in cui acquirenti e venditori si incontrano;
  2. la concorrenza;
  3. l’organizzazione delle attività produttive, in particolare l’organizzazione economica ed efficiente delle risorse a disposizione;
  4. lo sviluppo del capitale umano e delle risorse immateriali: la conoscenza e le competenze delle risorse umane.

 Le conseguenze dell’internazionalizzazione delle imprese:

Le conseguenze all’internazionalizzazione sono la minaccia, in quanto si è più esposti alla concorrenza e le maggiori opportunità, in quanto è possibile estendere i propri affari più rapidamente, per acquisire maggiore posizione estera. Questo ha delle conseguenze per le imprese locali che rimangono ancorate al mercato geografico d’origine. Nonostante ciò le economie emergenti sono caratterizzate da tutti quei territori considerati economicamente marginali fino a quarant’anni fa e che, mediante l’omogeneizzazione delle esigenze e dei comportamenti su scala globale, hanno potuto competere con le grandi potenze internazionali. I vantaggi di tale espansione all’estero sono stati principalmente l’acquisizione delle logiche internazionali e la competizione con i grandi leader mondiali. 

Fonte immagine per l’articolo sull’internazionalizzazione delle imprese: Wiki commons

 

 

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