Love is…di Puuung: chiediamoci cos’è l’amore

Puuung

PuuungLove is… sembra l’inizio della nota canzone da discoteca del 1978 “Love is in the air” di John Paul Young (noto ai fan con il nome di JPY o Squeak). E invece è il titolo di un progetto artistico molto interessante dell’illustratrice coreana Puuung. Un nome impronunciabile, dietro il quale si nasconde un talento ancora in parte ignoto alla stampa internazionale.

L’artista coreana Puuung ha ideato questa serie di tavole pubblicate ogni martedì e ogni venerdì non solo sulla sua pagina Facebook (che conta ormai più di 200.000 fan), ma anche sul suo sito personale per cercare di continuare questa definizione, per cercare di riempire il vuoto di quei puntini sospensivi che lasciano a chiunque un dubbio. Un dubbio legato al tentativo di non cadere nella scelta di parole che rendano la definizione del sentimento universale, troppo banale, troppo semplice.

Eppure Puuung ha cercato di sfatare ogni dubbio e nei suoi disegni così delicati, così romantici sembra abbia inserito dopo l’espressione Love is… l’espressione simply things. L’amore è nelle cose semplici. Nei piccoli (e apparentemente insignificanti) gesti quotidiani.

«Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi». Antoine de Saint Exupéry

In un periodo storico in cui sono trasmessi dati sorprendenti sulle vittime femminili della violenza di uomini che dichiarano di amare le loro partner dopo averle uccise o picchiate, in un periodo storico in cui ci si chiede se si debba permettere che Persone, al di là del sesso, della razza e della religione, si amino, in un periodo storico in cui i valori fondamentali, i legami indissolubili dovrebbero rappresentare la priorità, proprio per azzerare le distanze create dalla tecnologia e dalla smania di guadagno, ebbene, proprio ora, Puuung crede che l’amore risieda nelle small things.

Appuntamento settimanale per gli affezionati fan dell’artista coreana, che vedono i due protagonisti delle tavole (che non hanno nome, ma hanno i nomi di chi si immedesima in loro) dormire abbracciati in una stanza tappezzata di foto attaccate al muro con lo scotch, giocare sotto un lenzuolo adibito a tenda da campeggio, mangiare un gelato mentre si guardano intensamente, coprirsi a vicenda con il lenzuolo, fotografarsi reciprocamente su un balconcino, ballare un lento, baciarsi, consolarsi, piangere, guardare le stelle, ridere, cucinare insieme, osservare il mare, leggere, guardare un film mangiando pop corn…

«L’amore è una cosa che tutti possono vedere ma a volte arriva silenzioso in modi facilmente trascurabili nella nostra vita quotidiana, quindi cerco di trovare il significato dell’amore in una giornata normale e di farne un’opera d’arte», scrive Puuung sulla sua pagina ufficiale

Una vita semplice. Una vita quotidiana che procede per inerzia. Una storia, tante storie troppo sdolcinate. Così, probabilmente commenterebbe chi non si è mai interrogato sull’amore, chi non ha mai esplorato la bellezza delle piccole cose, chi non ha mai provato il desiderio di creare e di curare un nido di pascoliana memoria. Chi non ha mai sentito il bisogno di osservare, ritratti con la delicatezza che contraddistingue i disegni di Puuung, gli inconfessabili segreti di un amore.

Un amore lecito, permesso, non violento, vero, semplice. Quello di due Persone che si amano.

«Ho capito che amare significare ringraziare l’altro di esistere». Alejandro Jodorowsky

Eleonora Vitale

A proposito di Eleonora Vitale

Nata a Napoli il 29 luglio 1988, conduce studi classici fino alla laurea in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico. Da sempre impegnata nella formazione di bambini e ragazzi, adora la carta riciclata e le foto vintage, ama viaggiare, scrivere racconti, preparare dolci, dipingere e leggere, soprattutto testi della letteratura classica e mediorientale.

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