Poesie sulle donne: le 5 più belle da conoscere

poesie sulle donne

Da sempre la poesia è lo strumento atto a concretizzare i sentimenti. Oltre a celebrare l’amore, in ogni tempo la poesia rende onore alla bellezza. Tema centrale di innumerevoli celebrazioni liriche è dunque la donna. Descritta nelle sue fattezze, con occhi come stelle e guance associate ai fiori, il suo splendore è pari a quello delle bellezze angeliche. Il poeta celebra il suo amore o esorta l’amata a ricambiare, scontrandosi spesso con bellezze evanescenti e sdegnose.

Autore Poesia La Donna rappresentata
Dante Alighieri Tanto gentile e tanto onesta pare La donna angelo, tramite tra l’uomo e Dio.
Eugenio Montale Ho sceso dandoti il braccio La donna come guida e unica vera interprete della realtà.
Francesco Petrarca Quand’io movo i sospiri… La donna inarrivabile, fonte di lode poetica e di sofferenza.
Charles Baudelaire A una passante La donna come mistero fuggitivo, un lampo di bellezza nella folla.
Alda Merini A tutte le donne La donna come figura complessa, fragile e potente, che grida vendetta e innalza canti d’amore.

5 poesie che celebrano la donna

1. Dante Alighieri – Tanto gentile e tanto onesta pare

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ’ntender no la può chi non la prova:

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.

Come non citare Dante, fondatore del Dolce stil novo. Con una delle sue poesie più belle, attribuisce alla sua donna i caratteri di un angelo sceso in terra. Beatrice è una concretizzazione del divino. È lei che, con la sua bellezza sovrannaturale, avvicina l’uomo a Dio. Una donna enfatizzata, che col solo sguardo reca salute al poeta, sebbene non ricambi il suo amore.

2. Eugenio Montale – Ho sceso dandoti il braccio

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
Non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Montale riprende il concetto della donna angelicata in chiave differente. La donna lo allontana dalla crudele realtà storica per condurlo verso una dimensione ultraterrena. Nelle sue ultime raccolte, il tramite per un ritorno alla realtà sarà ancora la donna, capace di leggere ciò che la circonda più di quanto il poeta sia mai riuscito a fare. La moglie sarà infatti donna-mosca. Il poeta ci mostra la sua necessità di guardare il mondo solo attraverso le pupille offuscate della sua vita.

3. Francesco Petrarca – Quand’io movo i sospiri a chiamar voi

Quand’io movo i sospiri a chiamar voi,
e ‘l nome, che nel cor mi scrisse Amore,
LAUdando s’incomincia udir di fore
il suon de’ primi dolci accenti suoi.

Vostro stato REAl, che ‘ncontro poi,
raddoppia all’alta impresa il mio valore;
ma, — TAci, — grida il fin: — che farle onore
è d’altri omeri soma, che da’ tuoi —.

Così LAUdare, e REverire insegna
la voce stessa, pur ch’altri vi chiami,
o d’ogni reverenza, e d’onor degna;

se non che forse Apollo si disdegna,
ch’a parlar de’ suoi sempre verdi rami
lingua morTAl presuntüosa vegna.

Il sonetto di Petrarca, il quinto del suo Canzoniere, dedicato a Laura, ci propone una figura femminile differente. Laura è una donna inarrivabile, fonte di ogni suo dolore, ma al contempo la più degna di lode, con l’oro dei suoi capelli e le rose delle sue guance. Il sentimento di Petrarca è contrastante: l’intero Canzoniere è intessuto delle lodi alla donna e della sofferenza per il suo atteggiamento sdegnoso. Il nome stesso della donna “invoglia a lodarla”, identificandola con il lauro, simbolo della gloria poetica.

4. Charles Baudelaire – A una passante

La via assordante strepitava intorno a me.
Una donna alta, sottile, a lutto, in un dolore
immenso, passò sollevando e agitando
con mano fastosa il pizzo e l’orlo della gonna
agile e nobile con la sua gamba di statua.

Ed io, proteso come folle, bevevo
la dolcezza affascinante e il piacere che uccide
nel suo occhio, livido cielo dove cova l’uragano.

Un lampo, poi la notte! – Bellezza fuggitiva
dallo sguardo che m’ha fatto subito rinascere,
ti rivedrò solo nell’eternità?

Altrove, assai lontano di quì! Troppo tardi! Forse mai!
Perché ignoro dove fuggi, né tu sai dove io vado,
tu che avrei amata, tu che lo sapevi!

Il poeta francese Charles Baudelaire ha celebrato la donna in ogni sua sfaccettatura. Ella rappresenta per il poeta un mistero con una doppia faccia, che attrae e spaventa. La donna è sensuale, ma anche spaventosa, un fulmine, un lampo, un’ incantatrice che rapisce l’uomo con la forza del suo sguardo, detentrice delle più forti passioni e dei più bassi dolori.

5. Alda Merini – A tutte le donne

Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.

In ogni epoca è prevalentemente il poeta uomo a celebrare la donna. Le donne sono oggetto delle liriche e solo in rari casi soggetto. Caso esemplare è quello di Alda Merini, che con la poesia riesce a sopraffare la prigionia, anche quella privata. Con questo componimento, simbolo del grido di una donna contro la violenza, chiudiamo questa rassegna, nella speranza che la poesia compia il suo viaggio verso una realtà più giusta e nella quale ogni donna sia reale, tanto quanto ogni uomo.

L’articolo è stato aggiornato in data 24 agosto 2025.

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