Curiosità su Pompei che forse non conoscevi, una top 5

5 curiosità su pompei

Pompei, la città distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., è un luogo estremamente suggestivo e ricco di storia. La città è quasi interamente sopravvissuta alla pioggia di lava e lapilli e per questo è uno dei siti archeologici più importanti della Campania e d’Italia per il suo valore storico e culturale. Visitare Pompei consente di fare un salto nel passato e di assaporare un’atmosfera unica nel suo fascino, infatti turisti da tutto il mondo si recano ogni anno numerosissimi per visitarla. Secondo la classifica dei “Musei italiani più visitati del 2022” Pompei è addirittura al secondo posto, sorpassata solo dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze. In questo articolo non parleremo, però, della storia della città, ormai nota a tutti, ma del suo lato nascosto che non tutti conoscono. Ecco, quindi, 5 curiosità su Pompei di cui forse non eri a conoscenza!

I pompeiani non sapevano che il Vesuvio era un vulcano

La prima delle 5 curiosità su Pompei e forse la più sorprendente è che i pompeiani non erano a conoscenza del fatto che il Vesuvio fosse un vulcano, poiché quest’ultimo non eruttava da più di 1000 anni e nessuno aveva testimonianze riguardo l’accaduto. Anche le scosse di terremoto che ci furono nell’area limitrofa non furono mai collegate ad una possibile attività vulcanica, perché il Vesuvio era considerato solamente come un monte ricoperto da folta vegetazione. L’eruzione fu una sorpresa spiazzante e questo evento ebbe un impatto tale da portare, da parte degli antichi romani, alla creazione del termine “vulcano” (Divinità del fuoco distruttrice)  per designare la montagna. 

L’anfiteatro di Pompei è il più antico al mondo

L’anfiteatro di Pompei, costruito intorno al 70 d.C., è il meglio conservato e più antico del mondo, questa la seconda curiosità su Pompei che vi proponiamo. Nell’antica città questo luogo era sede di giochi circensi e lotte tra gladiatori mentre al giorno d’oggi è utilizzato per ospitare concerti e spettacoli teatrali. La sua perfetta condizione e acustica lo rende ancora oggi, come nel 70 d.C., un luogo molto frequentato e perfetto per ospitare eventi di grande portata. 

Esiste un colore dedicato alla città 

Guardando gli affreschi e gli edifici di Pompei è evidente il ricorrente utilizzo di un colore molto particolare. Si tratta di una tonalità di rosso che alcuni ritengono sia stata ottenuta attraverso la lavorazione dell’inchiostro ricavato dai molluschi, mentre altri la attribuiscono ad un processo di trasformazione del giallo ottenuto in seguito al contatto del colore con il gas dell’eruzione. Questo colore è stato denominato “Rosso Pompeiano”. 

Le fontane della città riportano le impronte dei cittadini

Un’ulteriore curiosità su Pompei era il fatto che la città fosse ricca di grandi fontane disseminate per le strade principali in modo tale da poter rinfrescare i cittadini. Era solito poggiarsi sul bordo di pietra con le mani per sporgere il capo sotto l’acqua e berla durante le giornate più calde. Nel corso del tempo la pietra ha riportato segni di usura provocati dalle mani di chi si poggiava per abbeverarsi e tutt’ora è possibile vederli sui resti delle fontane. 

Pompei produce vino

L’ultima curiosità su Pompei riguarda la bevanda più amata dai pompeiani, ovvero il vino. Il vino non solo era prodotto nei dintorni della città ma era così amato dai cittadini da comparire su numerosi affreschi dell’epoca. Attualmente, nelle aree verdi del sito archeologico di Pompei, il vino continua ad essere prodotto grazie alla piantagione di numerosi vigneti.

 

Foto in evidenza: Pixabay

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