Pompei: fotostoria di Augusto De Luca

Era da moltissimo tempo che desideravo tornare agli scavi di Pompei e, finalmente, qualche anno fa, era esattamente il 2011, io e Nataliya mia moglie, decidemmo di fare una visita proprio a quello stupendo sito archeologico, rimasto intatto per secoli sotto la cenere del Vesuvio. La giornata era splendida e il cielo terso; per l’occasione, portai con me la piccolissima fotocamera Leica D-Luxe, con soli 10 megapixels. In verità non avevo nessuna intenzione di lavorare, volevo al massimo fare qualche foto ricordo. Quella mattina, per mia fortuna, c’era davvero poca gente e quella straordinaria città deserta appariva in tutta la sua bellezza piena di fascino, che riportava alla mente ricordi di una vita dove riecheggiavano suoni ed immagini fantasma di un passato lontano. Cominciammo a girare per le antiche strade vuote, un tempo trafficate e piene di vita, e, quasi automaticamente, guardavo e scattavo, senza neanche rendermene conto. Tutto mi sembrava interessante e fotograficamente accattivante. Perlustrammo il luogo in lungo e in largo per qualche ora, senza accorgercene e io feci davvero molte istantanee.

Quegli scatti volevano essere soprattutto degli appunti di viaggio, dei ricordi di scorci e frammenti che colpivano di volta in volta il mio sguardo facendomi sognare ad occhi aperti, senza nessuna pretesa e finalità professionali: souvenir di una mattina diversa in un luogo misterioso e magico, che apparteneva alla memoria, e che sollecitava in maniera così feconda la mia fantasia. Tornato a casa, nel tardo pomeriggio, lavorando i file al computer, ho cercato di elaborare le immagini in modo da dare un carattere e un gusto retrò, che credo si addica meglio ad una città così antica e piena di storia; però, non è detto che cambi idea modificandole nuovamente, perché ancora non sono sicuro che quelle istantanee abbiano raggiunto la loro perfezione e la loro completezza, almeno per me. Forse, prima o poi, attraverso di esse riuscirò a restituire, inequivocabilmente, proprio le stesse emozioni che provavo al momento dello scatto; mi occuperò presto di loro.


Augusto De Luca

Altri articoli da non perdere
Ballo dell’Opera di Vienna: cos’è e come partecipare
ballo dell'opera di vienna

In tutte le più importanti e maestose corti reali, i balli hanno da sempre rappresentato l'apice dell'eleganza e della raffinatezza. Scopri di più

Teatro cinese in epoca Yuan: Tutto ciò che c’è da sapere

Il teatro cinese in epoca Yuan: dalle origini rituali alla scena Il teatro cinese in epoca Yuan ebbe probabilmente origini Scopri di più

Storia della yakuza: struttura e attività della mafia nipponica
Storia della yakuza: struttura e attività della mafia nipponica

Gli yakuza (ヤクザ), noti formalmente in Giappone come bōryokudan ("gruppi di violenza"), sono i membri della tradizionale criminalità organizzata giapponese, Scopri di più

Tony Cercola: fotostoria di Augusto De Luca

Se c’è un elemento che accomuna tutti i napoletani ed è contenuto nel loro DNA è la musica; in Tony Scopri di più

La sepoltura egizia: mummificazione e rituali per la vita eterna
I riti di sepoltura e la mummificazione nell'Antico Egitto

La sepoltura egizia è il termine comune per gli antichi rituali funerari, come la mummificazione, riguardanti la morte e il Scopri di più

Chi era Agrippina, la madre di Nerone
Chi era Agrippina, la madre di Nerone?

Nell’antica Roma, la condizione femminile mutò significativamente con il passaggio dalla Repubblica all’Impero. Se prima la donna era relegata al Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Redazione Eroica Fenice

Vedi tutti gli articoli di Redazione Eroica Fenice

Commenta