L’influenza araba-romana ha dato il via allo sviluppo della storia della Spagna; ciò che diversifica la predominanza delle due popolazioni sta nel fatto che i romani hanno agito utilizzando ingegno e forza, mentre gli arabi hanno cercato di convivere con le popolazioni locali, creando famiglie miste.
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Influenza romana vs influenza araba in Spagna
Dominazione Romana (dal 218 a.C.) | Dominazione Araba (dal 711 d.C.) |
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Approccio: Conquista militare, imposizione politica e culturale. | Approccio: Conquista rapida seguita da un lungo periodo di convivenza (*convivencia*). |
Eredità Linguistica: Imposizione del latino, base delle lingue romanze (spagnolo, catalano). | Eredità Linguistica: Forte influenza sul lessico spagnolo (circa 4.000 parole, es. *aceite*, *alcalde*). |
Eredità Architettonica: Grandi opere pubbliche: acquedotti (Segovia), teatri (Mérida), strade. | Eredità Architettonica: Architettura moresca: moschee (Cordova), palazzi (Alhambra di Granada). |
Religione: Introduzione e imposizione del Cristianesimo come religione di stato. | Religione: Introduzione dell’Islam, con tolleranza verso cristiani ed ebrei (“popoli del Libro”). |
L’influenza romana: unificazione e infrastrutture
L’influenza romana fu diversa perché gli arabi, rispetto ai romani, giunsero in Spagna in gruppi meno numerosi. Con la Seconda Guerra Punica (218 a.C. – 205 a.C.), Scipione l’Africano si diresse verso Sagunto per cacciare i cartaginesi, e in seguito la Spagna venne divisa nelle province Ulteriore e Citeriore.
I romani apportarono diverse modifiche, partendo da un’introduzione graduale del latino attraverso l’imposizione della religione cristiana e l’uso della lingua a livello burocratico. Introdussero anche la leva militare obbligatoria. Sono stati protagonisti della costruzione di molti elementi architettonici, come l’acquedotto di Segovia, i complessi di Baelo Claudia (Tariffa) e Italica (Siviglia), e di nuove città come Corduba (Cordova) e Valentia (Valencia).
L’influenza araba: cultura, scienza e convivenza
L’influenza araba fu diversa. I musulmani arrivarono nel 711 attraversando lo Stretto di Gibilterra, il cui nome viene dall’arabo Jabal Ţāriq (Monte di Tariq), dal nome del condottiero berbero Tariq ibn Ziyad.
Gli arabi furono molto più tolleranti, l’unico elemento introdotto fu il pagamento di una tassa da parte dei cristiani. Nello stesso anno fondarono il califfato di Al-Andalus, che oggi corrisponde all’Andalusia, introducendo l’arte mozarabica e molte spezie ancora oggi usate, come coriandolo e zenzero.
L’influenza araba ha colpito profondamente il lessico spagnolo; molti termini spagnoli derivano dall’arabo, spesso assimilando l’articolo “al-“. Un esempio è azul (azzurro) o guitarra (chitarra).
La fine della dominazione araba e la Reconquista
La presenza araba iniziò a frammentarsi nel 1031 con la divisione del califfato in taifas, piccoli regni indipendenti. Essendo deboli, le taifas divennero dipendenti dai re cristiani del nord, che avviarono un lungo processo noto come Reconquista. Questo si concluse nel 1492 con la caduta di Granada e l’Editto di espulsione, che portò alla persecuzione dei non cristiani per imporre il cristianesimo come unica religione di stato.
Altre informazioni e curiosità sull’influenza araba-romana in Spagna
Quanto tempo sono stati gli arabi in Spagna?
La dominazione musulmana nella penisola iberica, nota come Al-Andalus, è durata quasi 800 anni, dal 711 d.C., anno dell’invasione, fino al 1492, anno della caduta dell’ultimo regno musulmano, l’Emirato di Granada. È stato uno dei periodi più lunghi di presenza islamica in Europa.
Cosa hanno lasciato i Romani in Spagna?
I Romani hanno lasciato un’eredità fondamentale. Dal punto di vista linguistico, il latino è la base dello spagnolo, del catalano e del galiziano. Dal punto di vista infrastrutturale, hanno costruito una vasta rete di strade, ponti, acquedotti e città. Dal punto di vista legale e religioso, hanno introdotto il diritto romano e il cristianesimo.
Quali sono le più importanti influenze arabe in Spagna oggi?
L’eredità araba è visibile in molti campi. Nell’architettura, con capolavori come l’Alhambra di Granada e la Moschea di Cordova. Nella lingua, con migliaia di parole di origine araba. Nell’agricoltura, con l’introduzione di nuove coltivazioni (agrumi, riso) e sistemi di irrigazione. E nella scienza, poiché Al-Andalus fu un centro fondamentale per la trasmissione del sapere antico all’Europa medievale, come documentato da fonti autorevoli come l’Enciclopedia Britannica.
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Articolo aggiornato il: 30/08/2025