Quadri di Paul Cézanne: i 4 da conoscere

Quadri di Paul Cézanne

Paul Cézanne è stato uno dei più grandi pittori francesi del XIX secolo. Aveva origini italiane: la sua famiglia proveniva infatti dal Piemonte e aveva cognome “Cesana”, poi francesizzato in “Cézanne”. Il suo modo di dipingere, incentrato sul rappresentare la natura così com’era ma rifiutando categoricamente le solite regole della prospettiva, era rivoluzionario per l’epoca, cosa che spingeva la critica francese dell’epoca (schierata in generale contro gli Impressionisti) a guardarlo con sospetto. Nonostante ciò, Cézanne è passato alla storia dell’arte come uno dei suoi artisti più interessanti; scopriamo dunque insieme quali sono i quattro quadri di Paul Cézanne da conoscere assolutamente!

1. I giocatori di carte: Cézanne e la geometria

I giocatori di carte (fonte: Wikipedia)
I giocatori di carte (fonte: Wikipedia)

I giocatori di carte è una serie di cinque quadri di Paul Cézanne in cui l’artista dipinge due uomini concentrati sul gioco delle carte, seduti l’uno di fronte all’altro; quello a destra è in tensione in quanto la prossima mossa è sua, mentre quello a sinistra è più calmo (ciò non si coglie dalle loro quasi inesistenti espressioni facciali, ma dalla loro postura e dai colori che l’artista ha scelto per rappresentarli – il giocatore di destra è illuminato, dunque è dipinto con colori più chiari). La versione più famosa è quella del 1895, riportata in alto.
La rappresentazione si basa su uno schema particolare: tutte le forme riscontrabili sono semplificate e riconducibili a figure geometriche. In particolare:
– Il cappello del giocatore di destra è una semisfera;
– Il cappello del giocatore di sinistra è sormontato da una calotta sferica;
– La bottiglia di vino (che costituisce il centro della scena e la divide in due) e parte delle braccia sono cilindri;
– Le braccia dei giocatori sono costituite anche da coni tronchi;
– Il tavolo è costituito da parallelepipedi;
– Anche la tovaglia, per la sua rigidità, sembra essere composta da forme geometriche semplici.
L’idea di volume viene data attraverso pennellate organizzate in pezzature di colore diverso.

2. Montagne Sainte-Victoire: un soggetto a più riprese

Montagne Sainte-Victoire (fonte: Wikipedia)
Montagne Sainte-Victoire (fonte: Wikipedia)

Montagne Sainte-Victoire è un ciclo di quadri di Paul Cézanne realizzato in più di un ventennio; la più famosa – la versione riportata in alto – è del 1905.
Il soggetto dell’intero ciclo è appunto la montagna Sainte-Victoire, elemento reale e suggestivo del paesaggio di Aix-en-Provence (la città dove l’artista è nato), vista dal basso e da lontano. Al momento della realizzazione di questa versione del quadro, si è agli albori dell’Astrattismo: gli artisti si concentrano non più sulla precisa rappresentazione del mondo ma su come essi interpretano quel mondo che li circonda.
La scelta di questo particolare soggetto ricade principalmente sul fatto che fosse l’elemento più imponente che Cézanne poteva vedere dal terrazzo della sua casa a Lauves, a nord di Aix-en-Provence, dove aveva collocato anche il suo atelier.
Inizialmente aderente alle novità introdotte nell’arte dagli Impressionisti, Cézanne si allontanò progressivamente dal loro linguaggio artistico per svilupparne uno completamente suo, che si rivelerà essere rivoluzionario; prova di ciò si può riscontrare nel modo in cui più si va cronologicamente avanti con il ciclo di quadri e più l’artista smette di rappresentare fedelmente la luce e come essa illumini sia la montagna che il paesaggio attorno ad essa, e nel modo in cui la montagna viene pian piano ridotta solo alla sua forma, caratteristica immutabile della sua natura – così facendo, Cézanne rende ogni figura intuibile (anticipando le correnti del Cubismo e dell’Astrattismo).

3. La casa dell’impiccato: Cézanne e l’Impressionismo

La casa dell'impiccato (fonte: Wikipedia)
La casa dell’impiccato (fonte: Wikipedia)

La casa dell’impiccato è uno dei tre quadri di Paul Cézanne che vennero presentati alla prima mostra impressionista, nel 1874.
Il soggetto dipinto è una parte di quella che sembra essere una piccola città di campagna, con stradine, alberelli, e una piazzetta (la quale è antistante all’elemento che dà il nome al dipinto).
A differenza delle due opere analizzate in precedenza, qui l’artista adotta uno stile molto vicino a quello dei suoi allora colleghi di corrente (sebbene l’impronta tipica di Cézanne come l’artista che conosciamo oggi, soprattutto nelle forme, sia comunque più che evidente): un soggetto semplice quale una casa è dipinto con colori in maggior parte chiari e con pennellate frammentate.
Lo spazio si apre sulla piazza: da lì, l’occhio tende naturalmente a guardare oltre quel punto, verso il villaggio lontano e la collina sullo sfondo. Anche qui, non c’è l’uso della prospettiva ma la sovrapposizione di volumi e di contrasti di luminosità per articolare lo spazio attraverso le forme del paesaggio.

4. Le grandi bagnanti: il nudo in Cézanne

Le grandi bagnanti (fonte: Wikipedia)

Le grandi bagnanti (fonte: Wikipedia)

Le grandi bagnanti è la prima versione (realizzata nel 1898) di tre quadri di Paul Cézanne il cui soggetto sono delle bagnanti nude che trascorrono una giornata in riva a un fiume.
Se si dà uno sguardo alla produzione complessiva dell’artista, è possibile notare come il tema del nudo sia stato trattato molte volte, e in periodi diversi: la prima volta fu negli anni Settanta, quando il corpo faceva parte della natura, come da spunto impressionista; negli anni Ottanta, il nudo assume una fisicità monumentale, fino a sembrare antinaturalistica; per finire, dal 1895, Cézanne si focalizza esclusivamente sul corpo femminile proposto con un estremo allungamento e combinato in maniere complesse – esempio di quest’ultima fase è appunto Le grandi bagnanti (il quale, a dire il vero, presenta anche un forte legame tra l’uomo e la natura, elemento che sarà caratteristico dell’Espressionismo tedesco).
In questo dei più particolari quadri di Paul Cézanne, la posizione degli alberi, i quali vanno ad unirsi nella parte alta del dipinto, creano al centro un vuoto che mette in risalto la distanza tra le bagnanti in primo piano (le cui figure sono contornate di nero con qualche accento bianco di “luce”) e quelle dall’altra parte della riva, la cui dimensione minore dà all’opera un senso di prospettiva.
Anche qui, le figure sono quasi totalmente stilizzate e geometriche, al punto che nessuna delle donne rappresentate ha dei tratti facciali o elementi che potrebbero essere considerati “provocatori”.

Fonte immagini: Wikipedia

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