L’estetica giapponese è tra le più affascinanti al mondo: in campo artistico, la sua attrattiva risiede nell’armonia, nell’equilibrio e nella spiritualità che caratterizzano ogni opera. L’arte giapponese è un linguaggio in grado di unire Oriente e Occidente, arrivando a parlare a chiunque, indipendentemente dalle differenze culturali. Per apprezzare al meglio la ricca produzione artistica del Giappone, scopriamo insieme i 4 quadri giapponesi più famosi: opere conosciute a livello mondiale, ma che possono sempre offrirci nuove sfumature da scoprire e interpretare.

I quadri giapponesi più famosi
1. Katsushika Hokusai, La grande onda di Kanagawa (1830-32)
Realizzata durante il periodo Edo (1615-1868), La grande onda di Kanagawa è una stampa xilografica di Katsushika Hokusai. L’immagine mostra il contrasto tra un’onda minacciosa che si innalza verso l’alto e il Monte Fuji sullo sfondo. Vediamo inoltre tre barche, al largo del porto di Kanagawa, probabilmente di ritorno da Edo (oggi Tokyo) dopo aver venduto pesce fresco ai mercati ittici. L’opera può essere interpretata come una metafora della condizione di fragilità umana di fronte alla natura; altri critici l’hanno invece messa in relazione con il timore legato alle incursioni straniere, paura molto diffusa in quel periodo in Giappone. Di questa immagine, la quale fa parte della serie Trentasei vedute sul Monte Fuji, esistono numerose copie che derivano dalla stampa originale e sono ad oggi conservate in vari musei, tra cui il British Museum e il Museo giapponese Ukiyo-e.

2. Hasegawa Tōhaku, Pini nella nebbia (1595)
Shōrin-zu byōbu, tradotto come Pini nella nebbia, è un dipinto dell’artista giapponese Hasegawa Tōhaku. Si tratta di una coppia di paraventi a 6 ante ciascuno, nei quali vediamo alberi di pino avvolti dalla nebbia. L’opera è realizzata attraverso una tecnica pittorica basata sull’inchiostro nero, utilizzato in diverse intensità. Il quadro può essere considerato una metafora della meditazione zen e si riallaccia a temi buddisti e giapponesi, come il concetto di Ma, ovvero l’idea che nell’arte il vuoto sia necessario per far emergere le forme artistiche, e quello di Wabi, legato all’estetica della semplicità, nonché a tutto ciò che evoca in noi una sensazione di malinconia. È possibile vedere questi paraventi al Museo nazionale di Tokyo.

3. Hiroshi Yoshida, Il Monte Fuji visto dal Lago Kawaguchi (1926)
Hiroshi Yoshida, pittore del XX secolo, è stato uno dei principali rappresentanti del movimento Shin-hanga (tradotto con “nuove stampe”), in cui gli artisti condividevano il processo di realizzazione delle stampe con incisori, stampatori ed editori. Esperto di pittura ad olio, una delle sue opere più conosciute è Il Monte Fuji visto dal Lago Kawaguchi, in cui vediamo il Monte Fuji sullo sfondo e, in primo piano, il Lago Kawaguchi. L’opera comunica un senso di armonia e tranquillità, dato dalla quasi totale presenza di elementi naturali: a esclusione di una barca e altri piccoli dettagli, ciò che emerge è soprattutto il paesaggio innevato rappresentato. Ad oggi una copia è conservata al Museum of Fine Arts di Boston.

4. Ogata Kōrin, Iris
Iris è un’opera costituita da due paraventi a sei pannelli dell’artista Ogata Kōrin, uno dei maggiori esponenti della scuola di Rinpa, basata sul design elegante e la scelta di soggetti naturali. Si tratta di una composizione minimalista, dove vediamo solo tre colori: il blu degli iris giapponesi, il verde del fogliame, e il color oro dello sfondo. La tecnica utilizzata è quella dell’inchiostro su carta e si sposa perfettamente con la semplicità generale dell’opera, dove l’armonia e la bellezza emergono proprio dalla stilizzazione dei fiori. I paraventi sono esposti al Museo di Nezu.
Questi 4 quadri giapponesi, con la loro bellezza senza tempo, sono diventati famosi a livello mondiale e ancora oggi continuano a essere ammirati. Le produzioni artistiche rappresentano sempre un mezzo privilegiato per avere uno sguardo sulla cultura di un determinato Paese, e in questo caso tali dipinti giapponesi rivelano una profonda attenzione ai significati simbolici e al rapporto con la natura.
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