Quali sono i tesori mai trovati: scopriamolo insieme

Quali sono i tesori mai trovati: scopriamolo insieme

Quali sono i tesori mai trovati? Sicuramente chiunque nel corso della propria vita avrà avuto modo di guardare film nei quali si parlava di tesori nascosti, tra mistero e immaginazione.

L’interesse per i tesori mai trovati è cresciuto anche grazie alla storia, attraverso miti e leggende e ha da sempre affascinato, alimentando quel velo di mistero che aumenta sempre più. Sono molti i tesori mai portati alla luce del sole, ed elencarli tutti sarebbe impossibile, ma vediamone insieme qualcuno.

Quali sono i tesori mai trovati: “Alla ricerca di oggetti preziosi”

Lo scettro di Dagoberto. Si tratta di uno dei gioielli in oro puro, appartenuti alla famiglia reale francese, creato nel VII secolo per l’incoronazione del re Dagoberto appunto.
Lo scettro fu custodito nella Basilica di Saint-Denis fino al 1795, quando scomparve e non fu mai ritrovato. Si ritiene che sia stato rubato, ma ancora oggi le cause sono sconosciute e non si sa che fine abbia fatto.

Il mondo, infatti, è pieno di tesori dall’esistenza storicamente provata, che nessuno, per ora, è riuscito a trovare; si tratta di veri e propri misteri ancora non risolti, né collocabili geograficamente.

Un altro tra i tesori mai trovati è il Tesoro di Napoleone, ben ottanta tonnellate di oro, saccheggiate dall’esercito francese nel 1812; secondo quanto dichiarato dagli storici che lavorano al “caso”, il tesoro sarebbe stato sepolto sotto ad uno spesso e profondo strato di terra a centinaia di chilometri da Mosca.
Un vero e proprio mistero irrisolto che coinvolge numerosi storici ed esperti, i quali hanno provato a scovare il bottino, che però è ancora nascosto.

Un altro tesoro mai trovato sono le uova di Fabergé: prezioso oggetto riconosciuto sin da subito come una vera e propria opera d’arte della gioielleria mondiale.
Durante una mostra i gioielli di Fabergé furono notati dallo Zar Alessandro III in persona, il quale decise di onorarlo con il titolo di Gioielliere per nomina speciale della Corona Imperiale. Dopo il primo uovo, Fabergé continua a realizzarne fino alla Rivoluzione del 1917.
La storia delle uova Fabergé è da sempre affascinante; rappresenta uno dei tesori mai ritrovati, bello non solo per la minuzia dei dettagli, ma soprattutto per quell’aurea di mistero che lo caratterizza e che rende l’oggetto interessante nonostante siano trascorsi tanti anni. Cinque delle uova non si trovano, ma si sa dell’esistenza grazie alle fotografie scattate dalla famiglia dello Zar. Le altre tre uova, invece, esistono grazie ai “nomi” che appaiono sui contratti della Maison Fabergé. Nessuno sa come siano fatte, e non si hanno indizi circa la loro collocazione. Un mistero che ossessiona gli storici dell’arte da decenni.

Ricordiamo che la pratica di ricercare tesori è ancora oggi molto sentita e viva e coloro che si dedicano a tale attività sono sempre più numerosi.
Si potrebbe definire un campo di indagine, che potrebbe essere molto fruttuoso. Un ambito oggettivamente interessante, misterioso ed affascinante al tempo stesso.
Una passione che sfocia nell’ossessione, una smania di scovare, ricerca minuziosa nei luoghi della storia, nelle viscere della terra o nei fondali dei mari.
A tal proposito, come dichiarò Vittorino Andreoli: “I cacciatori di tesori mai trovati; sono accomunati dalla stessa passione, ma al contempo, riconoscerli nelle vesti di esploratori, è complicato. Il segreto è una parte importante della nostra identità. E nessun esploratore di mappe preziose ti rivelerà di possederne una”.
Ovviamente i tesori nascosti mai ritrovati sono tanti anche in Italia. Probabilmente il più famoso di tutta Italia è il diamante di Palazzo dei Diamanti, a Ferrara. Si tratta di un edificio in stile rinascimentale, di grande suggestione, ricoperto sulle pareti esterne da un gran numero di piccole piramidi. A questa particolare decorazione deve il suo nome, ma non solo, perché sembrerebbe che un vero e proprio diamante sia nascosto tra le sue mura.

Per quanto riguarda i tesori nascosti in Italia, sicuramente il Castello di Novara si può menzionare come un luogo di grandissimo interesse. Esiste una leggenda, che menzionerebbe l’esistenza di un cavallo d’oro disegnato addirittura dallo stesso Leonardo da Vinci. Sembrerebbe che il cavallo di cui si parla fosse stato realizzato per Ludovico il Moro e poi successivamente nascosto nei meandri del famoso Maniero, celato talmente bene che non è mai stato ritrovato.

A proposito dei tesori mai trovati, come non menzionare Maurizio Ponticello, celebre giornalista e scrittore, che nella sua opera “I misteri di Piedigrotta”, parla di un presunto tesoro maledetto seppellito con le truppe francesi e mai più ritrovato.
Secondo la leggenda i francesi furono scaraventati nella grotta assieme ai tesori razziati durante la campagna militare nel Regno di Napoli, un patrimonio enorme e mai ritrovato, che nei secoli a venire ha alimentato la fame dei cercatori della città, in un continuo mescolarsi tra storia e leggenda.

I tesori nascosti rappresentano una realtà di cui, seppur si son perse le tracce, vi è ampia ed appurata nota nei libri di storia.
Non si tratta semplicemente di tesori nascosti (come quelli tanto agognati dai pirati), ma di oggetti spesso preziosi, persi e mai rinvenuti e che magari un giorno potrebbero essere ritrovati.

Immagine in evidenza: Pixabay

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