Sant Jordi, la festa dei libri e delle rose

Sant Jordi

La festa di Sant Jordi è una celebrazione catalana che unisce la tradizione dei libri e delle rose e si festeggia ogni anno il 23 aprile, un’usanza che sta prendendo piede anche in Italia.

Ogni 23 aprile, in Catalogna, si celebra il Diada de Sant Jordi, la giornata dedicata a San Giorgio, patrono e protettore della regione. Si tratta di una festa molto sentita, una sorta di San Valentino primaverile in cui le strade si riempiono di coppie che si scambiano doni simbolici: tradizionalmente, gli uomini regalano una rosa alle donne, che ricambiano con un libro. Ma da dove nascono queste usanze? La risposta si trova in un’antica leggenda e in una data importante per la letteratura mondiale.

Sant Jordi: il significato dei doni Origine e significato
La rosa Simbolo di amore e passione, nasce dalla leggenda di Sant Jordi che, dopo aver sconfitto il drago, donò alla principessa una rosa nata dal sangue della creatura.
Il libro Simbolo di cultura e conoscenza, la tradizione si lega alla Giornata mondiale del libro, istituita dall’UNESCO il 23 aprile, data commemorativa della morte di Cervantes e Shakespeare.

La leggenda di Sant Jordi: l’origine della rosa

La tradizione di regalare una rosa affonda le sue radici in una celebre leggenda medievale. Si narra che la città di Montblanc fosse terrorizzata da un terribile drago che per placarsi esigeva un sacrificio umano all’anno. Un giorno, la sorte designò la figlia del re. Proprio quando la principessa stava per essere divorata, apparve un cavaliere su un cavallo bianco che trafisse il drago con la sua spada. Quel cavaliere era Sant Jordi. Dal sangue del drago sgorgò un roseto e il cavaliere colse la rosa più rossa per donarla alla principessa. Questa leggenda ha dato origine alla tradizione, attestata fin dal XV secolo, di scambiarsi rose durante la Fira dels Enamorats (Fiera degli Innamorati).

Il 23 aprile: perché si regalano i libri?

L’usanza di regalare un libro è più recente e si lega a una data simbolica per la letteratura mondiale. Nel 1995, l’UNESCO ha istituito la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore proprio il 23 aprile. La data non è casuale: in questo giorno del 1616 si commemora la scomparsa di due giganti della letteratura come Miguel de Cervantes e William Shakespeare. L’unione delle due tradizioni, quella antica della rosa e quella moderna del libro, ha dato vita alla festa di Sant Jordi come la conosciamo oggi, unendo amore e cultura.

Come si festeggia Sant Jordi in Catalogna

Sant Jordi è una festività che trasforma la Catalogna. Le strade, in particolare la celebre Rambla di Barcellona, si riempiono di bancarelle che vendono libri e rose di ogni tipo. L’atmosfera è gioiosa e culturale. Oggi, superando la rigida tradizione, è comune che ci si scambi sia il libro che la rosa, indipendentemente dal genere. È un’occasione per incontrare autori famosi per il firmacopie, scoprire nuove letture e visitare edifici storici come il Palazzo della Generalitat o la meravigliosa Casa Batlló di Gaudí, la cui architettura si ispira proprio alla leggenda del drago. A Montblanc, invece, si tiene la “Settimana medievale“, una rievocazione storica con spettacoli e mercati. Tipico di questa giornata è anche il Pane di Sant Jordi, preparato con formaggio e sobrassada per richiamare i colori della bandiera catalana.

La festa di Sant Jordi arriva in Italia

La magia di Sant Jordi ha superato i confini catalani. Anche in Italia, grazie alle delegazioni del governo della Catalogna e a numerose iniziative, è possibile celebrare questa giornata. Molte librerie in città come Roma, Torino e Napoli aderiscono alla festa, regalando una rosa a chi acquista un libro di un autore catalano il 23 aprile. Proprio a Napoli, grazie all’impegno delle Università Orientale e Federico II, vengono organizzati eventi e letture, come quella dedicata al poeta Ausiàs March presso la libreria The Spark. Il 23 aprile, quindi, regaliamo una rosa e un libro a chi vogliamo bene. Se siete soli, dedicate questa giornata a voi stessi: celebrate l’amore per la letteratura e per voi. Siamo certi che a Sant Jordi non dispiacerà!

Immagine di copertina: Pixabay

Articolo aggiornato il: 27/09/2025

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A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

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