Sciamanesimo in Corea, origini e rituali

Sciamanesimo in Corea, origini e rituali

Con una storia che risale ad almeno 5000 anni fa, lo sciamanesimo coreano, noto come Muism (무교, Mugyo) o Sinism (신교, Singyo), è la credenza religiosa indigena più antica della penisola. Sebbene le sue radici sembrino affondare in contatti culturali con l’Asia Centrale e la Siberia, si è evoluto in una forma spirituale unicamente coreana.

Scopriamo insieme le origini dello sciamanesimo in Corea e le ripercussioni che ha avuto e continua ad avere sulla società.

Origine e ruolo nella società antica

In epoca antica, l’economia della penisola coreana si basava sull’agricoltura, motivo per cui i primi rituali sciamanici erano legati a pratiche per favorire la caccia e il raccolto. La buona riuscita di questi riti era direttamente collegata alla legittimità e al potere dell’imperatore. Sebbene questa forma di spiritualismo sia oggi una credenza autoctona, la sua origine si deve collocare al di fuori del territorio coreano. Il Muism è una credenza animistica che considera tutte le cose del mondo, soprattutto naturali, ricche di energia e presenza spirituale. Da qui deriva la pratica della Geomanzia, ancora oggi utilizzata per ottimizzare il posizionamento di edifici e oggetti al fine di favorire la fortuna.

La figura del Mudang: i mediatori tra i mondi

I praticanti dello sciamanesimo in Corea sono i Mudang (무당), un ruolo storicamente affidato soprattutto alle donne. A differenza di altre tradizioni asiatiche, i Mudang coreani non fanno uso di sostanze psicotrope per comunicare con gli spiriti. Essi fungono da mediatori tra il mondo umano e un pantheon complesso di divinità, spiriti e antenati, considerati sacri anche in Cina. Esistono due vie principali per diventare Mudang.

Tipo di Mudang Origine del potere e caratteristiche
Seseummu (세습무) Ereditari: il ruolo e le conoscenze vengono tramandati di generazione in generazione, tipicamente per via matrilineare. Non sperimentano la possessione spiritica.
Gangshinmu (강신무) Prescelti: vengono “scelti” da uno spirito attraverso un’esperienza chiamata Sinbyeong (신병), o “malattia dello spirito”, una crisi psicofisica che si risolve solo accettando il proprio destino e diventando sciamani.

Indipendentemente dalla loro origine, tutti i Mudang devono superare un rito di iniziazione. Sebbene non seguano dogmi rigidi, ogni Mudang ha una divinità protettrice a cui dedica un piccolo altare nella propria casa, chiamato Shindang (신당).

I rituali sciamanici (Kut) e i loro strumenti

Il rituale sciamanico per eccellenza è il Kut (굿), una cerimonia complessa in cui il Mudang fa da ponte tra un committente umano e una divinità. Un momento fondamentale del rito è il canto dei miti sciamanici, chiamati Bonpuri, accompagnato da danze estatiche, spesso ritratte nei K-drama per la loro intensità. Durante il Kut, il Mudang utilizza tre strumenti sacri: uno specchio rotondo (simbolo del cosmo), delle campanelle per richiamare gli spiriti e un ventaglio, usato per canalizzare la possessione dello spirito nel proprio corpo.

Lo sciamanesimo nella Corea del Sud moderna

Lo sciamanesimo in Corea vive un paradosso. Da un lato, la rapida modernizzazione della Corea del Sud ha portato a considerare queste pratiche come “pacchiane” e frutto di superstizione. Dall’altro, il Muism sta vivendo una riscoperta, sia attraverso la sua rappresentazione nei media globali, sia grazie al suo riconoscimento ufficiale. Infatti, come documentato dall’UNESCO, diversi rituali Kut sono stati designati come Patrimonio Culturale Immateriale della Corea, proteggendo un’eredità spirituale e culturale che rischiava di scomparire. Le figure sciamaniche, quindi, continuano a tramandare un patrimonio immenso, in bilico tra passato e futuro.

Fonte immagine di copertina per l’articolo “Sciamanesimo in Corea, origini e rituali”: Wikipedia

Articolo aggiornato il: 12/09/2025

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