Tempio di Serapide: nuova luce per l’antico macellum di Pozzuoli

Tempio di Serapide: nuova luce per l'antico macellum di Pozzuoli

Nel cuore di Pozzuoli, sorge il tempio di Serapide, uno dei più importanti siti archeologici della Campania. La struttura risalente all’età Flavia, è conosciuta in tutto il mondo per le sue peculiarità architettoniche e geologiche; ma purtroppo, come spesso accade per il patrimonio storico italiano, essa non è valorizzata come meriterebbe. 

Per molto tempo, a causa del ritrovamento nel 1750 di una statua del dio egizio Serapide, si è erroneamente ritenuto che l’opera fosse un luogo di culto, ma oggigiorno, superata ogni incertezza, gli archeologi hanno chiarito che essa era l’antico macellum di Pozzuoli, cioè il mercato cittadino.

Il tempio di Serapide si presenta alla vista come una piazza di forma quadrata incorniciata dai resti di un porticato dal quale si accedeva alle botteghe. Era costituito originariamente da 36 colonne di granito grigio, sormontate da capitelli corinzi decorati da conchiglie contenenti piccoli delfini. Al centro della piazza è presente una struttura circolare sopraelevata, un tempo circondata da colonne.

Il monumento, bellissimo ed imponente, ricorda altri macellum che sono stati rinvenuti in città come Roma e Pompei, però da essi si differenzia grazie ad una peculiarità che lo rende unico nel suo genere.

Il tempio di Serapide, il macellum di Pozzuoli, infatti, oltre ad essere un meraviglioso sito archeologico, assume anche un importantissimo rilievo scientifico in quanto caratterizzato dal fenomeno del bradisismo flegreo

Il bradisismo è un fenomeno vulcanico che consiste in un abbassamento o innalzamento del livello del suolo. Non è percepibile in via immediata ma può essere constatato nel corso degli anni grazie alla sommersione o emersione di edifici e coste. Il tempio di Serapide per molto tempo è stato lo strumento adoperato per rilevare questo fenomeno. Le colonne dell’antico macellum infatti fino al 1983 erano parzialmente sommerse, mentre adesso sono al di sopra del livello del mare, testimoniando in modo inconfutabile il bradisismo.

Appurata la notevole importanza che il tempio riveste sia in ambito geologico che archeologico, è necessario constatare come esso fino ad oggi non ha ricevuto adeguata attenzione, ed è per questo che assume rilievo l’iniziativa del comune di Pozzuoli, che si propone, mediante un ambizioso progetto curato dall’architetto Filippo Cannata, di esaltare la bellezza del macellum. A partire dalla prossima primavera, dopo tanto buio, il tempio di Serapide sarà illuminato da un nuovo impianto di luci colorate a LED, appositamente pensato per realizzare giochi di colori volti a valorizzare questa splendida opera.

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A proposito di Francesco La Barbera

Nato e cresciuto in provincia di Napoli, sono il classico studente con la valigia sempre pronta e la testa tra la nuvole. Un ragazzo che ama viaggiare, scoprire e raccontare!

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