La traduzione automatica (in inglese *Machine Translation* o MT) è un sottocampo della linguistica computazionale. Consiste nel processo con cui un software traduce un testo da una lingua di partenza a una lingua di arrivo in modo autonomo. Se in passato la sua qualità è stata spesso criticata, negli ultimi anni i sistemi di traduzione automatica, specialmente quelli neurali, hanno affinato le proprie capacità, avvicinandosi in alcuni contesti alla fluidità delle traduzioni umane.
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L’evoluzione della traduzione automatica: gli approcci
I software di traduzione automatica si sono evoluti attraverso diversi approcci tecnologici. Questa tabella riassume i principali.
Approccio tecnologico (MT) | Come funziona |
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Basato su regole (RBMT) | Usa dizionari e regole grammaticali complesse impostate dai linguisti. Rigido e poco fluido. |
Statistico (SMT) | Analizza enormi quantità di testi bilingue (corpora) per calcolare la probabilità che una parola o frase sia la traduzione corretta. Più fluido ma spesso letterale. |
Neurale (NMT) | Usa l’intelligenza artificiale e le reti neurali per tradurre il significato di intere frasi, considerando il contesto. È l’approccio più moderno e qualitativo (es. Google Translate, DeepL). Per approfondire, si può consultare il blog di Google AI. |
Il ruolo umano: pre-editing e post-editing
Non esiste una netta separazione tra traduzione automatica e umana, ma piuttosto un continuum. Spesso si parla di traduzione assistita, dove l’intervento umano è fondamentale. Questo avviene in due modi principali:
- Pre-editing: il traduttore umano prepara e semplifica il testo di partenza per renderlo più facilmente comprensibile al software, eliminando ambiguità e frasi complesse.
- Post-editing: il traduttore umano revisiona e corregge la “traduzione grezza” prodotta dal software per migliorarne la qualità, la fluidità e l’accuratezza.
Viceversa, la traduzione umana può avvalersi di strumenti automatici come correttori grammaticali e ortografici per ottimizzare il lavoro.
Gli utilizzi pratici della traduzione automatica
La traduzione automatica è utile in moltissimi contesti lavorativi e scolastici. I suoi usi possono essere classificati in diverse categorie:
- Assimilation tool: per avere un’idea generale del contenuto di un testo straniero (es. un articolo di giornale), senza badare troppo alla perfezione formale.
- Information access tool: per accedere a informazioni in lingua straniera, ad esempio traducendo una pagina web o i risultati di un motore di ricerca.
- Dissemination tool: per produrre una traduzione grezza da usare come base per un successivo lavoro di post-editing, con l’obiettivo di pubblicare il testo.
- Interchange tool: per comunicare in tempo reale con persone che parlano altre lingue (es. chat o app di traduzione vocale).
Memorie di traduzione e CAT tools
Nell’ambito professionale, la traduzione automatica si integra spesso con i CAT Tools (*Computer-Assisted Translation*). Questi software utilizzano le cosiddette memorie di traduzione: database che archiviano frasi o segmenti di testo già tradotti in passato da un traduttore umano. Quando il software incontra un segmento identico o simile, suggerisce la traduzione precedentemente approvata, garantendo coerenza terminologica e velocizzando il lavoro, specialmente su testi tecnici o ripetitivi.
Articolo aggiornato il: 09/09/2025