L’abbazia di Montecassino, situata nel basso Lazio, è una vera e propria perla del patrimonio storico e spirituale italiano. Questo imponente monastero benedettino è considerato il secondo più antico d’Italia, con una storia plurisecolare fatta di distruzioni e rinascite che lo hanno reso un simbolo di resilienza e fede.
Oggi l’abbazia è un luogo polifunzionale: ospita celebrazioni religiose, è sede di importanti musei, è una meta turistica per la sua meravigliosa architettura barocca ed è un centro di pellegrinaggio per la presenza della tomba di San Benedetto. Al suo interno si trova anche una delle biblioteche più antiche e preziose d’Europa.
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La storia: distruzioni e rinascite
L’abbazia di Montecassino fu fondata nel 529 d.C. da San Benedetto da Norcia, che stabilì qui la sua comunità e scrisse la famosa Regola “Ora et labora”. Il monastero sorse sulla sommità del monte, dove prima si trovava un tempio pagano dedicato ad Apollo. Per tutto il Medioevo, fu un faro di cultura, dove i monaci amanuensi conservarono e trascrissero innumerevoli opere dell’antichità. La sua storia è segnata da quattro distruzioni totali, seguite da altrettante ricostruzioni.
Data della distruzione | Causa e conseguenze |
---|---|
577 d.C. | Invasione e saccheggio da parte dei Longobardi. I monaci fuggirono a Roma. |
883 d.C. | Incursione e incendio da parte dei Saraceni. |
1349 | Un violento terremoto rase al suolo l’abbazia, che fu poi ricostruita. |
1944 | Bombardamento alleato durante la Seconda Guerra Mondiale. |
Tra il Seicento e il Settecento, l’abbazia assunse l’aspetto monumentale che la rese un modello dell’arte del Barocco napoletano.
La Battaglia di Cassino e il bombardamento del 1944
La distruzione più recente e drammatica avvenne durante la Seconda Guerra Mondiale. Trovandosi sulla Linea Gustav, il fronte che bloccava l’avanzata degli Alleati, l’abbazia fu al centro della sanguinosa battaglia di Cassino. Il 15 febbraio 1944, l’aviazione alleata la bombardò pesantemente, nella convinzione (poi rivelatasi errata) che fosse utilizzata come postazione militare tedesca. Il bombardamento uccise centinaia di civili rifugiati al suo interno e la ridusse in macerie.
Molte opere d’arte e il prezioso archivio furono salvati grazie all’intervento dell’abate Gregorio Diamare e dell’ufficiale tedesco Julius Schlegel. Paradossalmente, il bombardamento si rivelò un errore strategico: i tedeschi occuparono le rovine, trasformandole in una formidabile fortezza. La ricostruzione iniziò nel 1948, seguendo il motto “dov’era, com’era”, e si concluse nel 1956.
Cosa vedere oggi nell’Abbazia di Montecassino
- La Basilica Cattedrale: Ricostruita in stile barocco, custodisce sotto l’altare maggiore le spoglie di San Benedetto e Santa Scolastica.
- I Chiostri: L’abbazia ne conta tre, tra cui il magnifico Chiostro del Bramante, con al centro una cisterna ottagonale.
- Il Museo: Espone reperti archeologici, manoscritti preziosi, dipinti e paramenti sacri che raccontano la lunga storia del monastero.
- La Biblioteca: Dichiarata monumento nazionale, conserva un patrimonio inestimabile di manoscritti, incunaboli e documenti antichi, tra cui i famosi Placiti Cassinesi.
Altre informazioni e curiosità sull’Abbazia di Montecassino
Chi ha bombardato l’Abbazia di Montecassino e perché?
L’abbazia fu bombardata il 15 febbraio 1944 dalle forze aeree alleate (principalmente americane e britanniche) durante la Seconda Guerra Mondiale. L’azione fu decisa sulla base di informazioni, poi rivelatesi false, secondo cui le truppe tedesche utilizzavano il monastero come punto di osservazione e postazione difensiva. L’operazione fu un tragico errore che causò la morte di molti civili.
Perché l’Abbazia di Montecassino è famosa?
La sua fama deriva da più fattori: è il monastero madre dell’Ordine Benedettino, fondato da San Benedetto in persona; per secoli è stato uno dei più importanti centri culturali d’Europa; la sua resilienza, simboleggiata dalle quattro ricostruzioni dopo altrettante distruzioni, l’ha resa un simbolo universale di fede e perseveranza.
Chi è sepolto nell’Abbazia di Montecassino?
Sotto l’altare maggiore della basilica sono custodite le spoglie del fondatore, San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa, e di sua sorella gemella, Santa Scolastica. La loro tomba è il cuore spirituale dell’abbazia e una meta di pellegrinaggio per fedeli da tutto il mondo.
Fonte immagine: Wikipedia.com
Articolo aggiornato il: 03/09/2025