Scopriamo cosa a vedere a Vienna: splendida capitale, città dell’imperatrice Sissi.
Quando Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, duchessa di Baviera, denominata affettuosamente Sissi dalla sua famiglia e dal marito Francesco Giuseppe, imperatore austro-ungarico, arrivò per la prima volta a Vienna, probabilmente rimase colpita dalla sfarzo e dalla bellezza di questa città.
Vienna: la storia della capitale del regno asburgico
Situata nel nord-est dell’Austria, Vienna è attualmente sede di organizzazioni internazionali come l’ONU e il suo centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO. L’antica colonia romana fondata nel 100 d.C. (Vindobona), si è sviluppata sulla riva destra del fiume Danubio e visse un lungo periodo di pace fra il ‘600-‘700 conoscendo un’intensa attività architettonica , in cui eccelsero gli stili barocco e rococò. Fu, però, soprattutto durante il periodo di regno di Maria Teresa (nel XVIII secolo) e di suo figlio Giuseppe II, i cosiddetti “sovrani illuminati”, che Vienna si trasformò in una capitale europea.
Dopo il burrascoso periodo napoleonico, in cui la città venne occupata due volte fra il 1805 e il 1809 e il celebre congresso che diede inizio alla Restaurazione (1814-1815), Vienna visse un periodo di grande splendore, in particolare nel periodo asburgico. Fra il 1857 e il 1865, con l’abbattimento delle mura cittadine, venne costruita, infatti, la Ringstrasse, un lungo viale di 6 km, dotato di marciapiedi e “corsie per cavalcare su entrambi i lati” così da costituire “una sorta di decorazione che alterni edifici monumentali a spazi aperti destinati a giardino” (come venne descritta dallo stesso imperatore Francesco Giuseppe nel decreto del Natale 1857), allo scopo di demolire le fortificazioni medioevali e costruire nuove residenze e infrastrutture pubbliche.
L’Hofburg di Vienna, la città dell’imperatrice Sissi
Se cercate cosa vedere a Vienna, non potete perdere l’Hofburg! Nel centro della città di Vienna, come una “città nella città”, si erge la splendida residenza imperiale asburgica (dal 1282 al 1918), l’Hofburg, di impronta neoclassica e barocca, che si articola intorno a 16 cortili e ben 3 piazze e ha forma di un grandioso emiciclo compreso tra due piccoli corpi semicircolari a colonne, coronati da cupole e statue. Dalla parte centrale eretta da F. Kirschner (1881-1893) si accede agli appartamenti imperiali (Kaiserliche Appartements), al museo della corte e dell’argenteria, alla Burgkapelle (Cappella di Corte) e alla Camera del Tesoro (Schatzkammer), che raccoglie il tesoro sacro e profano degli Asburgo.
Negli appartamenti imperiali, nella camera dell’imperatore Francesco Giuseppe non potrete non notare la ricca stufa in maiolica e i quattro ritratti dell’amata moglie Sissi, e l’appartamento dell’imperatrice con una sala per la toeletta alla quale ella sedeva mentre la sua dama le spazzolava i lunghi capelli e una con la spalliera alla quale Sissi faceva intensi e frequenti esercizi fisici. Infatti Elisabeth, che da giovane trascorreva i mesi estivi nel castello di Possenhofen dove praticava equitazione (per il loro fidanzamento nel 1853, Franz le regalò un ritratto a cavallo nel parco del castello bavarese) e amava passeggiare all’aria aperta, sembra fosse ossessionata dalla sua bellezza (soprattutto dopo il suo arrivo a Vienna), e ad una dieta ferrea affiancava lunghi allenamenti. Nonostante questo, Sissi era piuttosto golosa e il suo dolce preferito era la Torta Imperial, creata dal maestro pasticcere della futura imperatrice: una mattonella in cui strati di torta margherita si alternano a pasta di mandorle, crema al cioccolato e glassa di cioccolato e marzapane con decorazioni di dischi di cioccolato al latte.
Un’ulteriore testimonianza della grande vivacità della corte viennese asburgica, amante di feste e ricchi banchetti, è riscontrabile nella Silberkammer, un museo ricco di preziosi servizi da tavola non solo in ceramica (come il bellissimo servizio floreale) anche di origine giapponese e cinese, argenterie, stoviglie e candelabri, vetri di Sèvres, cristalleria boema, centrotavola, vassoi di manifattura fiorentina, di uso quotidiano (come le posate in oro di Maria Teresa) e per le occasioni ufficiali.
Prima di visitare la Camera del Tesoro (non perdetevi lo smeraldo da 2680 carati tagliato in forma di vaso per unguenti di Miseroni e la corona imperiale di Ottone I di Reichenau del 962), passeggiando nel Volksgarten (“giardino del popolo”), troverete l’Elisabeth-Denkmal, eretto dopo l’assassinio a Ginevra di Sissi nel 1898 che ritrae la composta imperatrice, e il tempietto di Teseo, che prima conservava il Teseo e il Centauro di Canova.
Mentre nell’altro giardino che circonda la residenza, il Burggarten (“giardino del castello”), prima destinato ai soli membri della corte, c’è la statua del celebre musicista viennese Mozart e dell’imperatore e una Palmenhaus, una serra di vetro per le palme Jugendstil, prima voliera per farfalle tropicali.
Cosa vedere a Vienna: il Castello di Schönbrunn, il palazzo preferito di Sissi
Adibito a residenza estiva, in origine Schönbrunn era solo un casino di caccia, noto come Katterburg, acquistato nel XVI secolo da Massimiliano II. Divenuto quartier generale di Napoleone (1803-1809) era il palazzo preferito dell’imperatrice Sissi che amava il magnifico parco adorno di fontane (celebre quella di Nettuno e delle Naiadi), statue neoclassiche e dalla Gloriette, lo zoo e l’orto botanico. Gli splendidi interni ricchi di stucchi, preziosi lampadari, stufe, mobili, arazzi e specchiere contrastano con la semplicità della stanza in cui si spense Franz nel 1916. Ma è sicuramente la Grande Galleria a far da padrona nel castello, grandioso salone delle feste lungo 43 m in stile rococò, oggi usato per le cerimonie di rappresentanza, scandito da semicolonne corinzie, e con lampadari di cristallo e affreschi di G. Guglielmi.
Nel parco, il museo delle carrozze ospita il carro funebre imperiale usato per le esequie degli imperatori e per la sepoltura dell’ultima imperatrice Zita nel 1989 e quello rosso usato per il corteo funebre dei non regnanti alla cappella dei Cappuccini, ma anche carrozze da viaggio, per le parate militari e i gala. Al piano superiore, fruste, selle e ritratti dei cavalli posseduti dalla casa imperiale.
Il Prater: il divertimento della tradizione viennese
Cosa vedere a Vienna per divertirsi? Il parco che ricorda il Paese dei Balocchi di Collodi, il Prater, ospita la storica ruota panoramica, considerata una delle più famose attrazioni al mondo. Alta circa 65 m, fu costruita nel 1897 e dal cabinato, cui è dedicato un piccolo ma grazioso museo, si può vedere il panorama unico della città. Nel Praterstern potete vedere la ferrovia della giungla con il cinguettio degli uccelli tropicali, la galleria degli specchi, i pony, i dinosauri, i castelli gonfiabili, e acquistare zucchero filato, pop corn e krapfen al cioccolato.
Cosa vedere a Vienna: musei da visitare e Duomo di S. Stefano
Da non perdere il Kunsthistorisches Museum, con una ricca collezione egizia, greco- romana (da ammirare il sarcofago delle Amazzoni e la Gemma Augustea, cammeo in onice con l’apoteosi di Augusto-I d.C.), scultorea, barocca, bronzea, pittorica (fra cui Ecce Homo di Tiziano e Giuditta del Veronese, L’infanta Maria Teresa di Velàzquez); e l’Albertina che ospita la Papyrussammlung, collezione di papiri musicali antichi come l’Oreste di Euripide (408 a.C.), il più antico libro musicale al mondo, o gli spartiti di Bach, Schubert, Strauss (la cui statua è nello Stadtpark), Beethoven.
Dopo la visita, concedetevi una fetta di Torta Sacher, composta da pan di spagna al cacao e confettura di albicocca, creata nel 1830 dal giovane pasticcere che le ha dato il nome per il cancelliere Metternich, poi divenuto famoso per questo pregiato dessert amato dalle teste coronate d’Europa e dai grandi artisti dell’epoca.
Un po’ più fuori città troverete uno dei musei più belli di Vienna, il Belvedere, uno splendido complesso residenziale estivo voluto da Eugenio di Savoia, collezionista d’arte e mecenate, circondato da degradanti giardini e fontane, oggi adibito a museo con numerose opere di Klimt (come Il Bacio). Nel caffè vetrato e antico del palazzo potrete gustare un’ottima fetta di Torta Mozart al cacao o marzapane o di Torta Esterházy alle nocciole.
Nel quartiere del Graben visitate il Duomo gotico di S. Stefano, poco lontano dalla casa natale di Mozart: eretto nel XII secolo, era di costruzione romanica, danneggiato poi da un incendio nel 1258 fu completato nel XVI secolo, e nel 1945 subì il crollo della navata centrale e del transetto. Fra le splendide navate cercate la Maria von Pötsch, icona russo-carpatica, la Madonna più venerata dai viennesi, e il pulpito gotico scolpito (in cui si nota anche l’autoritratto dell’artista Pilgram).
A conclusione del viaggio nella capitale austriaca, visitate la Cappella dei Cappuccini, dedicata a S. Maria degli Angeli che ospita le sepolture dei membri imperiali, compresa Sissi, il cui sarcofago è posto fra quello di Franz e dell’amato figlio suicida Rodolfo. L’unica estranea alla famiglia imperiale qui sepolta è Karoline Fuchs- Mollard, dama di compagnia e istitutrice di Maria Teresa.
Dopo aver acquistato un libro, una stampa o una cartolina vintage al mercato dell’antiquariato Zeitreise-Antikmarkt, un globo di neve di Manufaktur Perzy (inventore austriaco di questo oggetto), un bicchiere di vetro prodotto da Lobmeyr o una tazza in porcellana Augarten, scattate una foto in riva al Danubio e esprimete un desiderio: tornare a Vienna!
Marcello Affuso e Eleonora Vitale
“Cosa vedere a Vienna”, fonte immagine: archivio personale