Cosa vedere in Galizia: 6 città imperdibili

La Galizia, nel nord-ovest della Spagna, è una terra dove la fine del mondo sembra essere vicina. Si tratta di un territorio antico, a ridosso del mare. Le coste frastagliate nascondono i rías (fiordi all’iberica), che a loro volta fanno capolinea a immense spiagge dorate. L’entroterra, invece, è ricco di valli, boschi, con qualche villaggio qua e là che sembra essere sospeso nel tempo. È un luogo selvaggio, aperto, e quindi ventoso; una regione autonoma con una forte identità culturale. Qui la lingua più parlata insieme allo spagnolo è proprio il galego, che assomiglia molto al portoghese, data anche la vicinanza geografica. Ecco sei città imperdibili (piccole, ma con personalità) in Galizia se stai programmando un viaggio nel nord-ovest della penisola iberica, tra le montagne della Meseta e l’Oceano Atlantico, al di là dei soliti itinerari naturalistici. Cosa vedere in Galizia?

Cosa vedere in Galizia: 6 città imperdibili

1. Santiago de Compostela: il cuore spirituale della Galizia

Non si può parlare di Galizia senza partire dal suo cuore pulsante: Santiago de Compostela, meta finale dell’omonimo e celebre cammino. Qui ogni anno si riuniscono fedeli da ogni parte del mondo per ammirare la cattedrale che custodisce le spoglie dell’apostolo Giacomo. Santiago non è però solo meta per turismo religioso: infatti, il suo centro storico, vero e proprio dedalo di vicoli in pietra, portici, piazze, ostelli e taverne, è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO. Merita perciò una visita, al di là della fede. Santiago ospita anche una delle università più antiche della Spagna, fondata nel 1495, che attira tantissimi giovani dalla Spagna e dal mondo intero, conferendo alla città anche un’aria dinamica e giovanile.

Da non perdere il Mercado de Abastos, per assaggiare prodotti di mare come empanadas e frutti di mare; il Museo do Pobo Galego, per capire la cultura popolare galiziana; e infine, il Parque da Alameda, che ha una splendida vista sulla città vecchia.

Cosa vedere in Galizia
Cattedrale di Santiago de Compostela. Fonte immagine: Wikipedia (Fernando Pascullo)

2. A Coruña: tra faro romano e vita sull’oceano

A Coruña si affaccia direttamente sull’Atlantico e perciò è legata indissolubilmente al mare. È una città aperta, luminosa, elegante e viva. Il suo simbolo principale è la Torre di Ercole, che è l’unico faro romano ancora in funzione al mondo, oggi patrimonio UNESCO. Questa sentinella di pietra veglia sulla costa galiziana da ben duemila anni. Salire fino alla cima regala una vista mozzafiato sull’oceano che ruggisce contro le scogliere.

Il lungomare di A Coruña è tra i più lunghi dell’intera Europa. Da un lato, le onde; dall’altro, moderni palazzi a vetri e quartieri marinari. Il centro storico, la Ciudad Vieja, è articolato in vicoli stretti, chiese romaniche, antichi portali, piccole piazze: qui la storia si mescola alla vita universitaria; di giorno per le lezioni, la sera per un cocktail al bar.

Da visitare assolutamente Plaza de María Pita, intitolata all’eroina che nel 1589 guidò la resistenza contro l’invasione inglese. Questo è il cuore civico e simbolico della città. Poi, il Castillo de San Antón: si tratta di una fortezza cinquecentesca che oggi ospita un museo archeologico con vista sul porto. Infine, la Domus, un museo interattivo sul corpo umano, firmato da Arata Isozaki, che fa il paio con l’Aquarium Finisterrae, che invece è dedicato alla fauna atlantica. A Coruña è ovviamente anche gastronomia: qui si respira il sapore vero dell’oceano. Quando cala la sera, le strade si riempiono di persone, tra pulperías e ristoranti di pesce.

Cosa vedere in Galizia
A Coruña. Fonte immagine: Wikipedia (Bibliotecadicoruna)

3. Lugo: dove il tempo è rimasto romano

Rispetto alle altre città galiziane, Lugo è meno nota ai turisti, ma non può mancare in un articolo su cosa vedere in Galizia. La città è stata fondata dai Romani con il nome di Lucus Augusti ed è una vera e propria chicca per gli amanti della storia. Si tratta, infatti, dell’unica città al mondo a conservare una cinta muraria romana completamente intatta, lunga oltre 2 chilometri, con 85 torri e 10 porte monumentali. Questo camminamento in pietra è percorribile a piedi, offrendo la possibilità di affacciarsi su scorsi suggestivi per ammirare la città vecchia dall’alto; sullo sfondo, le valli galiziane. Il centro storico, molto raccolto e facilmente esplorabile a piedi, offre terme romane ancora visibili, una cattedrale romanico-gotica e il Museo Provincial, che custodisce reperti della Hispania romana.

Lugo non è solo un museo a cielo aperto, anzi. Tra una visita e l’altra ci si può fermare in uno dei tanti bar della città e provare la tapa gratuita con ogni bevanda ordinata, esperienza tipica galiziana. Lugo è una delle poche città spagnole dove questa tradizione è ancora in vita e non rappresenta l’eccezione alla regola. Una volta seduti, si possono provare i sapori tipici del posto: polpo alla galiziana, crocchette, empanadas, formaggi e salumi.

In più, ogni autunno c’è un festival, l’Arde Lucus, in occasione del quale le strade di Lugo vengono riportate indietro di duemila anni, con l’impiego di uomini e donne che si vestono da legionari e sacerdotesse celtiche, con l’allestimento di mercati romani fedelmente riprodotti, che danno l’impressione suggestiva di essere tornati indietro nel tempo.

Cosa vedere in Galizia
Lugo. Fonte immagine: Wikipedia (AdriPozuelo)

4. Ourense: la città delle acque termali

Ourense rappresenta una sorpresa della Galizia interna. Infatti, questa città si trova lontano dalle rotte più battute lungo la costa: è adagiata lungo le rive del fiume Miño ed è conosciuta come “la ciudad de las Burgas”, ovvero “la città delle acque”, grazie alle sue antiche sorgenti termali che sgorgano nel cuore della città. Le Burgas, fonti calde già note in epoca romana, sono ancora oggi visitabili nel centro storico. Da apprezzare anche le piscine termali (naturali e gratuite) che si snodano tutte lungo il fiume, tra le strade e i ponti della città, e la vegetazione selvaggia galiziana. Tra le più famose, ci sono Outariz, Muiño da Veiga e Termas de A Chavasqueira.

Il centro storico di Ourense è composto da vicoli medievali in pietra, portici scolpiti, piazze animate e enoteche dove degustare i corposi vini della Ribeira Sacra. La Cattedrale di San Martiño, che risale al XII secolo, è un gioiello del romanico-gotico galiziano e custodisce il sorprendente Pórtico del Paraíso, il quale è decorato con sculture policrome che evocano il celebre Pórtico della Gloria di Santiago.

Il simbolo della città è il Ponte Romano, con i suoi archi possenti. Lo attraversavano i pellegrini della Via della Plata, una delle vie meno battute del Cammino di Santiago. Ancora oggi, rappresenta un ponte tra passato e benessere, collegando la città antica alla zona termale. Tra vapore e vino, Ourense è il luogo ideale per chi vuole rallentare.

Non lontano da Pontevedra, nel borgo marinaro di Cambados, si nascondono le rovine di Santa Mariña Dozo, un luogo che sembra sospeso tra architettura gotica e memoria collettiva. Questa chiesa in rovina del XV secolo è circondata da soli vigneti e silenzio ed è oggi un cimitero a cielo aperto, dove le croci di granito punteggiano un paesaggio fatto di archi spezzati e ombre. Lo scrittore galiziano Álvaro Cunqueiro la definì “il cimitero più malinconico del mondo”, e forse aveva ragione: visitarla al tramonto, quando la luce filtra tra le nervature gotiche, è un’esperienza suggestiva. Un luogo fuori dal tempo, che racconta un altro volto della Galizia: quello intimo, decadente e spirituale, dove la bellezza si confonde con la perdita.

Ourense. Fonte immagine: Wikipedia (JCNazza)

5. Pontevedra: modello di città sostenibile

Pontevedra è un modello quasi perfetto di città vivibile. Il suo centro storico è tra i meglio conservati di tutta la Spagna ed è completamente pedonale. Per questo motivo, Pontevedra è diventata un simbolo internazionale di urbanismo sostenibile, esempio per gli architetti di tutto il mondo da riprodurre nei propri progetti. Come Ourense, anche questa è una città lenta, una di quelle che vengono in mente quando ci si chiede cosa vedere in Galizia: niente clacson, poche auto, nessuna fretta di fare. L’atmosfera qui invita ad ascoltare il rumore delle fontane, dei passi sulla pietra, degli schiamazzi dolci nei bar.

Le sue piazze sono tutte acciottolate e sembrano uscite da un’altra epoca. Le più famose? Plaza da Leña, Plaza de la Verdura e Praza da Ferraría. Tutte sono circondate da portici in granito e antichi palazzi nobiliari, con mercatini, bar e spettacoli dal vivo a rendere l’aria più vivace e dinamica. Quasi sempre c’è una chiesa romanica a fare da protagonista.

La chiesa della Virgen Peregrina è la più famosa. È stata costruita nel XVIII secolo su pianta a forma di conchiglia e trovandosi sul Cammino di Santiago, è diventata una tappa amata per la sua accoglienza. Pontevedra ha un’anima calma, ma è culturalmente viva: infatti, oltre i turisti, anche la presenza universitaria ravviva le serate in città.

Pontevedra. Fonte immagine: Wikipedia (Luis Miguel Bugallo Sánchez)

6. Vigo: la Galizia metropolitana

Vigo è la città più grande e frenetica della Galizia. È adagiata alle pendici di una baia spettacolare sull’Oceano Atlantico e naturalmente la sua vita è strettamente collegata a quella del mare. Persone, barche, navi, porti, bar, pescherecci, auto: tutti questi elementi si intrecciano gli uni agli altri in un via vai continuo.

Il cuore pulsante della città è il quartiere di O Berbés. È un’antica zona marinara, oggi rinata grazie a locali alternativi, botteghe d’artisti e caffè indipendenti. Qui si percepisce l’anima autentica di Vigo, un’anima popolare, orgogliosa; con una bellezza ruvida, ma che conquista. I murales e le installazioni di street art punteggiano i muri del centro e danno voce a una scena artistica giovane e in fermento.

Ma Vigo non è solo energia urbana. A pochi minuti di barca, infatti, si trova uno dei segreti meglio custoditi di tutta la Spagna: le Isole Cíes, riserva naturale parte del Parque Nacional Marítimo-Terrestre de las Islas Atlánticas. Qui si può godere di spiagge bianchissime come Playa de Rodas, acque cristalline e sentieri immersi nella pineta. Queste isole sono un vero e proprio paradiso protetto, accessibile solo in determinati periodi dell’anno.

La città offre anche angoli di quiete e belvedere spettacolari. Salendo al Monte do Castro, si può ammirare una vista mozzafiato sulla ría, tra rovine celtiche e cannoni ottocenteschi. Più in basso, il Mercado da Pedra è il posto perfetto per assaggiare ostras freschissime, servite direttamente dalle “ostreiras” su banchetti improvvisati, con un bicchiere di vino Albariño. Vigo è insomma la città perfetta per chi cerca cosa vedere in Galizia: un qualcosa meno da cartolina, ma più in movimento.

Vigo. Fonte immagine: Wikipedia (kai670)

Cosa vedere in Galizia?

Conclusione: cosa vedere in Galizia?

Cosa vedere in Galizia? Sei città, sei anime diverse: spirituale, marittima, romana, termale, sostenibile, urbana. La Galizia si svela così, un frammento alla volta, in tutta la sua eterogeneità, lasciando che siano i dettagli a parlare. Ci si ferma a bere una tazza di vino con uno sconosciuto, ad apprezzare l’odore salmastro che arriva dal porto, il silenzio di una cattedrale all’alba, la pietra tiepida sotto i piedi, l’eco di una gaita in una piazza vuota.

È una terra orgogliosa e antica, che guarda con diffidenza all’inizio, ma che poi resta attaccata addosso a chi la attraversa. Una terra verde e rocciosa allo stesso tempo, piena di pioggia, ma anche di luce. Ha anche una vena malinconica, ma di quelle belle, che fanno compagnia.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia (Adbar)

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