Cosa visitare in Corea del Sud: 4 tappe obbligatorie

Cosa visitare in Corea del Sud: 4 tappe obbligatorie

Viaggiare in Corea del Sud è una tappa obbligatoria almeno una volta nella vita, come del resto in tutta l’Asia Centrale. Raggiungere questo luogo vuol dire saperne apprezzare la magia e l’unicità; toccare con mano una cultura e tradizione ben lontana dalla nostra e lasciarsi incantare: la Corea del Sud non si fa mancare nessuno di questi dettagli. Questa terra, nel suo piccolo, ha tanto da offrire ai nuovi turisti che, soprattutto negli ultimi tempi, non possono fare a meno di visitarla.

Scopriamo insieme cosa fare, quando e dove andare in Corea del Sud.

Perché viaggiare in Corea del Sud?

Oltre la magnificenza dei suoi luoghi, progettare di far un salto in Corea del Sud ha un suo vantaggio anche nell’aspetto economico. Quante volte vi sarà capitato di rinunciare a un viaggio per via del costo? In questo caso, non avete nulla da temere. Assaporare il cibo tipico e soffermarsi sui paesaggi incantevoli senza spendere troppo è possibile. Uno dei più grandi pregi di viaggiare in Corea del Sud è sicuramente questo: volo e soggiorno vi costeranno meno di quanto possiate mai immaginare!

Dove e cosa visitare in Corea del Sud

  1. Seoul

Seoul, capitale della penisola sudcoreana non bisogna farsela scappare. Modernità e tradizione coesistono e si amalgamano perfettamente. Spostarsi nella capitale è facile e veloce, grazie all’immensa linea metropolitana che scorre sotto e sopra le strade della cittadina.

  • Bukchon Hanok Village

Le 900 case tradizionali, costruite in pietra, legno e carta, sono l’attrazione dell’antico quartiere. È severamente vietato alzare la voce in quanto case abitate.

  • Gyeongbokgung Palace

È uno dei cinque palazzi reali che si innalzano nel cuore della capitale. Dall’entrata sud del palazzo si possono vedere anche due grossi monumenti in onore di due grandi figure: Re Sejong, creatore dell’alfabeto coreano, e l’ammiraglio Yi Soon Shin che liberò la Corea dalla prima invasione giapponese del 1592, fino alla seconda del 1597. Il palazzo è immenso, attenti a non perdervi!

  • Namsan Tower

La torre che sorge sul monte omonimo è tappa d’obbligo per ogni turista. Nei pressi della torre è possibile avere una panoramica perfetta della città a 360°. Qui, vi potrà capitare di assistere a diversi spettacoli tradizionali di danza o musica, e se volete lasciare un vostro segno del vostro passaggio non esitate a legare un lucchetto con la vostra dedica lungo le ringhiere. Inoltre, la torre ogni sera si illumina di un colore specifico: blu, verde, gialla o rossa. Ogni colore sta ad indicare i livelli di inquinamento atmosferico in quell’esatto momento; nel caso in cui essa sia rossa è preferibile indossare la mascherina. 

  • Insa-dong

La via più importante per i commercianti, qui troverete i miglior street food della corea, negozi tipici e diverse case del tè.

  • Hongdae

Questa zona è anche detta “zona universitaria” in quanto pullula di gioventù. Molti giovani, ma non solo, si dilettano a intrattenere il pubblico in piccole esibizioni di ballo kpop e canto. A rende ancora più vivace la via sono i diversi norebang, letteralmente “stanza della canzone”, dove potete divertivi in compagnia o in perfetta solitudine, e cantare a squarciagola senza che nessuno vi dica nulla, a giudicarvi sarà solo il punteggio a fine esibizione.

  1. Jeonju
  • Villaggio Hanok

Passeggiare tra le stradine del Villaggio Hanok vuol dire attraversare gli anni e tornare indietro nella storia. I turisti e anche gli abitanti del posto, amano incamminarsi in queste vie con addosso il tipico abito tradizionale – hanbok – , mangiare tipo tradizionale, e provare l’ebrezza di dormire anche in una casa tipica, chiamata per l’appunto Hanok.

  • Chiesa Cattolica Jeondong

Costruita in onore dei martiri cattolici del periodo Joseon e non solo. La costruzione non iniziò fino al 1908 e terminò nel 1914, durante il dominio giapponese.

  • Santuario Gyeonggijeon

Questo santuario venne eretto nel 1410 e al suo interno si può trovare il ritratto del Re fondatore della Dinastia Joseon il Re Tae-jo e di altri suoi successori.

  • Jeonju Hyanggyo – La scuola confuciana

È una scuola confuciana locale fondata durante la dinastia Joseon (1392-1910). Questo era un centro educativo durante il periodo Joseon, e da più di dieci anni è famoso per essere il luogo di ripresa di due serie tv coreane popolari: “Sungkyunkwan Scandal” e “Moonlight Drawn by Clouds”

  1. Gyeongju
  • Tempio Bulguksa

È una reliquia rappresentativa della cultura Buddista del regno di Silla. Il tempio è stato costruito nel 528 d.C per augurare pace e prosperità. Al suo interno vi sono diversi tesori nazionali.

  • Tempio nella Grotta di Seokguram

Fa parte del complesso del tempio di Bulguksa, si trova sul monte Tohamsan. Per arrivare alla grotta bisogna prima percorrere una lunga discesa o salita – dipende da che direzione vogliate partire – della montagna, che sta a simboleggiare l’ascesa o viaggio spirituale verso il nirvana. All’interno del tempio si trova la famosa statua di Buddha seduto, alto ben 3,5 metri.

  • Palazzo Donggung e Stagno Wolji

Il Palazzo Donggung e lo Stagno Wolji, precedentemente noto come Anapji, è uno stagno artificiale nel Parco Nazionale di Gyeongju, in Corea del Sud. Faceva parte del complesso del palazzo dell’antica Silla. Fu costruito per ordine del re Munmu nel 674 d.C

  • Cheomsongdae

L’osservatorio Cheomseongdae è un importante resto culturale della Corea del Sud che riflette lo stato della scienza astronomica del periodo in cui fu creato. Il nome Ch’omsongdae letteralmente significa “Torre per l’osservazione delle stelle”. Intorno a questo osservatorio si stende un immenso prato verde con bellissimi papaveri rossi dove è possibile passeggiare e scattare tante belle foto al tramonto.

  • Complesso Tombe Dereungwon

All’interno del complesso della tomba di Daereungwon si trova la tomba di Cheonmachong, che è stata scavata nel 1973. La tomba di Cheonmachong è costituita da una bara di legno collocata all’interno di una camera sotterranea. All’interno della tomba sono stati scoperti un totale di 11.526 manufatti, tra cui Cheonmado, un’opera d’arte considerata di grande valore in quanto è la prima opera d’arte della Corea.

  1. Busan
  • Tempio Haedong Yonggungsa

Uno dei pochi templi costruiti su una costa. Il tempio Haedong venne costruito durante la Dinastia Goryeo nel 1376, in onore di Haesu Gwaneum Daebul, una dea buddista che si crede viva nel mare, dove cavalca un cavallo.

Fonte immagine: viator.com
  • Gamcheon Culture Village

Il posto più colorato che ci sia! Quest’area è nata negli anni 20 e 30 del Novecento per dare dimora a tutte le famiglie povere della zona di Busan rimaste senza abitazione a causa dell’invasione giapponese. Essendo stata una zona molto povera della città, nel 2009 è stata oggetto di un progetto di rinnovamento finanziato dal governo coreano, richiedendo a giovani artisti di renderla un’area culturale.

Fonte immagine: lonelyplanet.net

 

  • Foresta Ahopsan

Un luogo di pace e serenità nel cuore di una grande metropoli. La vasta foresta ha preservato le sue caratteristiche per ben 400 anni, non essendo stata aperta al pubblico per via dell’invasione giapponese, l’occupazione giapponese e la guerra delle due coree. Oltre il bambù, ci sono pini rossi, cipressi, querce e altre tipologie di piante. Ahopsan è una parola coreana che sta ad indicare “Abbracciare le nove valli”.

Quando visitare la Corea del Sud?

Domanda scontata! Come ogni Paese Asiatico che si rispetti, autunno e primavera sono i migliori periodi dell’anno!

Fonte immagine in evidenza: pixabay.com

A proposito di Simona Cimmino

Simona, 24 anni. Nata a Napoli ma vive a Ferrara. Appassionata di lingue orientali, studia coreano e giapponese all'Università degli studi di Napoli l'Orientale. Nella musica, teatro e cinema, cerca sempre di trovare l'innovazione e profondi insegnamenti morali da cui prendere spunto. Nel tempo libero, si dedica al ruolo di traduttrice sulla piattaforma streaming video Viki, che conta un vasto catalogo di film e serie tv asiatiche.

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