Il Brutalismo è una corrente architettonica che ha lasciato un segno indelebile nel panorama urbano di molte città, e Praga non fa eccezione. Caratterizzato dall’uso massiccio del cemento grezzo (béton brut), da forme geometriche audaci e da una monumentalità spesso imponente, questo stile ha suscitato ammirazione e critiche, ma rimane una testimonianza importante di un’epoca. Scopriamo insieme gli edifici brutalisti più significativi di Praga, simboli di un passato controverso e di un presente in continua evoluzione.
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Cos’è il brutalismo? origini e caratteristiche
Il Brutalismo nasce tra gli anni ’50 e ’70 del Novecento, e trae ispirazione dall’opera di Le Corbusier, in particolare dalla sua Unité d’Habitation a Marsiglia. Il termine deriva dal francese béton brut, che significa “cemento grezzo” o “cemento a vista”, il materiale prediletto da questa corrente. Le Corbusier usò questo materiale nel dopoguerra per la ricostruzione in Francia, mettendo in mostra la struttura dell’edificio senza orpelli. Gli edifici brutalisti si distinguono per la loro imponenza, le forme geometriche squadrate, la ripetizione di elementi modulari e per l’uso del cemento a vista.
Il brutalismo a Praga: un’eredità del periodo comunista
Praga, capitale dell’allora Cecoslovacchia comunista, fu un terreno fertile per la diffusione del Brutalismo. Molti edifici pubblici, centri commerciali e stazioni furono costruiti in questo stile tra gli anni ’60 e ’80. Con la loro estetica austera e imponente, rappresentavano la forza e la modernità del regime. Oggi, molti di questi edifici sono oggetto di un acceso dibattito: alcuni li considerano simboli di un passato da dimenticare, mentre altri ne apprezzano l’originalità e il valore storico, sostenendone la conservazione.
Gli edifici brutalisti più significativi di Praga
Per chi desidera seguire un itinerario tematico, Praga offre diversi esempi notevoli di questa corrente architettonica. Molti si trovano in posizioni centrali e sono facilmente raggiungibili. Qui di seguito una tabella riassuntiva per orientarsi.
Edificio | Dettagli principali |
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Complesso Transgas (demolito) | Architetto: Václav Aulický, Jiří Eisenreich | anno: 1978 | indirizzo: Vinohradská |
Nuovo edificio del Museo Nazionale | Architetto: Karel Prager | anno: 1973 | indirizzo: Vinohradská 1 |
Centro commerciale Kotva | Architetti: Věra e Vladimír Machonin | anno: 1975 | indirizzo: Náměstí Republiky 656/8 |
Nová Scéna (Nuova Scena) | Architetto: Karel Prager | anno: 1983 | indirizzo: Národní 1393/4 |
Approfondimento su alcuni edifici iconici
Il complesso Transgas: un simbolo perduto
Costruito tra il 1972 e il 1978, il complesso Transgas è stato a lungo uno degli esempi più discussi di brutalismo a Praga. Nonostante le campagne per la sua salvaguardia, è stato demolito nel 2019, un evento che ha acceso il dibattito sulla conservazione di questo patrimonio architettonico.
Il Nuovo edificio del Museo Nazionale: dalla Borsa a Radio Free Europe
Situato vicino a Piazza San Venceslao, il Nuovo edificio del Museo Nazionale di Praga è un’imponente struttura in cemento grigio. Costruito originariamente per ospitare la Borsa cecoslovacca, ha accolto successivamente la sede di Radio Free Europe. Oggi, l’edificio fa parte del complesso museale e ospita mostre temporanee ed eventi culturali.
Il centro commerciale Kotva: un alveare di cemento e vetro
Nel centro della Città Vecchia si trova il centro commerciale Kotva, uno dei primi grandi magazzini della Cecoslovacchia. Progettato dalla coppia di architetti Věra e Vladimír Machonin, l’edificio si distingue per la sua particolare forma ad alveare, con moduli esagonali in cemento che si ripetono sulla facciata.
La Nová Scéna: un audace dialogo tra vecchio e nuovo
La Nová Scéna, la nuova scena del Teatro Nazionale, è forse l’edificio brutalista più discusso della città. Progettato da Karel Prager, è un parallelepipedo rivestito da oltre 4000 blocchi di vetro soffiato. La sua collocazione accanto agli edifici neorinascimentali del Teatro Nazionale genera un contrasto audace che ancora oggi anima il dibattito architettonico.
Altri esempi e la valorizzazione dello stile
Oltre agli edifici menzionati, Praga offre altri esempi di architettura brutalista, come l’Hotel InterContinental e alcune stazioni della metropolitana. Progetti come Zupagrafika, fondato da David Navarro e Martyna Sobecka, si dedicano alla documentazione e promozione dell’architettura modernista dell’Europa orientale. Grazie al loro lavoro, molti di questi edifici stanno ricevendo una nuova attenzione, aprendo una riflessione importante sul futuro di questo patrimonio.
Immagine in evidenza: Wikimedia commons
Articolo aggiornato il: 10/09/2025